Dark Data: quando i Big Data vengono dimenticati

[section_title title=Dark Data: quando i Big Data vengono dimenticati – Parte 2]

Definire il valore dei dati aziendali

Per soddisfare l’esigenza di immagazzinare le informazioni, e per utilizzarle produttivamente per l’azienda, è necessario identificare quali dati hanno valore per l’organizzazione, per quale divisione sono rilevanti e per quanto tempo mantengono un valore.[7] Una volta che i dati sono stati valutati e indicizzati correttamente, le aziende sono in grado di determinare come e dove immagazzinarli, ad esempio in locale, nel cloud oppure utilizzando una combinazione di soluzioni. Il processo di classificazione, gestito dagli strumenti di file analysis, può inoltre supportare una strategia di gestione dati ben definita e può essere usato per implementare le procedure di governance delle informazioni. Come sottolinea Gartner, meno dell’1% delle aziende gestisce oggi i propri dati non strutturati, ma entro il 2018, si stima che lo farà fino al 25%[8]. Per questioni di budget, la gestione dei dati diventerà prioritaria. La classificazione automatizzata avrà un ruolo chiave nell’implementazione di procedure di gestione dati e di conseguenza si arriverà a un approccio più efficiente e a un risparmio sui costi.

Sostenere la e-Discovery

Senza gli strumenti di file analysis, identificare la grande quantità di informazioni irrilevanti contenute nei dati oscuri è un’operazione particolarmente gravosa. Scorrere i dati porta a un utilizzo non ottimale del tempo e dei budget dell’IT, lasciando minore disponibilità di tempo per le operazioni di maggiore importanza, oppure costringendo l’azienda a ricorrere a costose soluzioni in outsourcing. Gli strumenti di file analysis aiutano a localizzare i dati più rapidamente, e in uno scenario dove vi sono notevoli rischi associati alla localizzazione di dati sensibili, in caso di falle nella sicurezza o di richieste di tipo legale, i vantaggi offerti dalla e-Discovery porteranno diverse aziende ad adottare la FA per gestire i propri dati oscuri.[9]

Il più grande ostacolo all’adozione della file analysis da parte delle aziende sta nella loro riluttanza ad affrontare il compito di mettere ordine nella grande massa di dati oscuri contenuti nei loro sistemi informativi. Tuttavia, l’IT deve tenere presente che la gestione dei dati oscuri rappresenta una potenziale opportunità per trasformare l’azienda e che questa trasformazione può avvenire solo attraverso una combinazione di pratiche di migrazione efficiente dei dati, della loro eliminazione o del loro mantenimento sulla base dei contenuti. Una volta avviato il processo, i vantaggi sono immediatamente evidenti, sia in termini di riduzione dei costi, sia in termini di conoscenza dei contenuti grazie ai processi di e-Discovery. Gli strumenti di FA possono aiutare le aziende a “fare luce” sui dati oscuri, e la crescente consapevolezza del significativo ritorno sull’investimento associato a questi strumenti porterà a un loro utilizzo sempre più frequente.