Un nuovo sondaggio rivela che i dati sono considerati più preziosi dell’hardwarei e circa il 10% degli utenti intervistati è disposto a pagare più di 500 euro per recuperare i file persi

Un nuovo studio globale sponsorizzato da Acronis e condotto da Google, realizzato in occasione del World Backup Day, la Giornata internazionale del backup, rivela una sempre maggiore consapevolezza del valore e della responsabilità nei confronti della protezione dei dati personali su computer, cellulari e tablet. Più della metà dei partecipanti al sondaggio ha a casa più di tre dispositivi da proteggere e il 45% ha paura soprattutto di perdere foto e filmati. Fra i requisiti chiave per il backup dei dati vi sono la sicurezza e la privacy.

 

Preoccupazioni crescenti per la protezione dei dati personali

La tradizionale paura di guasti hardware e di cancellazioni accidentali non sono più le sole ragioni per le quali le persone temono le perdite di dati. Minacce di natura telematica come i malware o i più recenti ransomware, un tipo di software maligno progettato per bloccare l’accesso al sistema di un computer e ai suoi dati fino al pagamento di un riscatto, sono una minaccia sempre crescente per privati e aziende. Secondo l’Internet Crime Complaint Center (IC3), una partnership tra l’FBI e l’associazione non profit National White Collar Crime Center, da aprile 2014 a giugno 2015 sono state ben 992 le vittime che hanno contattato l’IC3 per reclami legati ad attacchi di CryptoWall (un ransomware), con danni complessivi per oltre 18 milioni di dollari. Il backup è un’opzione di ripristino efficace per questo tipo di attacchi.

 

Il sondaggio sulla protezione dei dati condotto da Google per conto di Acronis era incentrato sulla comprensione del comportamento di protezione dei dati e ha coinvolto utenti da Stati Uniti, Canada, Europa, Giappone e Australia. Qui sono riportati alcuni dei principali risultati ricavati dagli oltre 4.000 intervistati:

  • Le caratteristiche più importanti concernenti la protezione dei dati sono state la facilità d’uso (citata dal 30% dei partecipanti), la sicurezza al 36% e la privacy al 26%.
  • Il 54% ha a casa più di tre dispositivi (computer, PC portatili, smartphone).
  • Al momento il 38% effettua backup su drive esterni.
  • Il 58% dei consumatori effettua i backup di notte, il 27% mentre guarda la TV.

 

Una nuova categoria di “protettori dei dati”

Poiché una famiglia media possiede almeno quattro dispositivi, si sta diffondendo una nuova tendenza di utenti chiamati “protettori dei dati di famiglia”. Il drastico aumento dei dati catturati in immagini e filmati mobili, file musicali e documenti di famiglia scannerizzati fa sì che il protettore dei dati di famiglia debba preparare e proteggere la famiglia, sia quella immediata che quella estesa, contro le perdite di dati.

 

Le perdite di dati dovute a guasti hardware, cancellazione di file e ransomware sono fattori ai quali la maggior parte delle persone non pensa nel quotidiano. Ma quando si verificano, i risultati sono devastanti”, spiega John Zanni, CMO di Acronis. “Gli esiti del nostro sondaggio mostrano una crescente consapevolezza generale del valore dei dati salvati su computer e dispositivi di famiglia, specialmente considerato il prezzo che le persone sono disposte a pagare per i propri dati. Ci auguriamo che queste nuove informazioni presentate al World Backup Day incoraggino sempre più persone ad effettuare backup dei propri dati e a proteggere le loro informazioni personali”.

 

Tre semplici passaggi per migliorare la propria protezione dei dati

Per chiunque, ma soprattutto per i protettori dei dati di famiglia, mantenere le memorie digitali e i documenti fiduciari protetti, al sicuro e strettamente riservati, è una responsabilità che può essere facile ed economica da esercitare.

  • Fate sempre un backup dei dati critici, dei documenti, delle fotografie e dei filmati di famiglia.
  • Mantenete sempre aggiornati i vostri sistemi operativi. Le patch di sicurezza e gli aggiornamenti dei software sono fondamentali.
  • Prestate attenzione a e-mail sospette e non aprite link inviati da fonti sconosciute, poiché potrebbe trattarsi di phishing o di un malware.