L’istituto targato Huawei gestirà le attività degli altri centri di ricerca e sviluppo della società in Europa. Obiettivo: digitalizzare il vecchio continente

L’innovazione in Europa passa dal Belgio: è proprio a Leuven che Huawei ha presentato il nuovo European Research Institute (ERI), nato per supportare il vecchio continente al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale e per rafforzare ulteriormente le partnership strategiche tra l’azienda cinese e l’industria europea.

All’Istituto sarà affidata la gestione delle attività dei centri di ricerca e sviluppo di Huawei in Europa e sovrintenderà ai 18 centri dislocati in 8 Paesi europei, le cui attività sono focalizzate sulle tecnologie per infrastrutture di ultima generazione. Al momento Huawei impiega in Europa più di 1.200 persone dedite ad attività di R&D.

L’Europa gode di un ecosistema industriale favorevole e costituisce il centro di competenza globale per Huawei. L’ERI gestirà le attività di ricerca e innovazione di Huawei Europa e rafforzerà la nostra cooperazione con il mondo industriale e accademico – ha commentato Guo Ping, CEO di Huawei. – Considerando che il passaggio al digitale sta trasformando tutte le tipologie di business, Huawei è impegnata con i propri partner ad agevolare il processo di transizione verso l’Europa 4.0” – la futura Unione Europea digitalizzata, nella quale tutto e tutti saranno interconnessi. Il nostro intento è quello di favorire una crescita intelligente del continente e di costruire un ecosistema europeo più interconnesso”.

Il nuovo ERI sarà guidato dal Dott. Zhou Hong che dal 2014 è a capo delle attività di ricerca e sviluppo di Huawei in Europa e delle attività di standardizzazione e cooperazione tecnica. Il Dott. Walter Weigel, ex General Director dell’European Telecommunication Standards Institute (ETSI), è stato eletto Vicepresidente dell’Istituto.

L’apertura del nuovo Istituto testimonia l’impegno di Huawei nel portare a termine i suoi ambiziosi piani europei di investimento. Presente in Europa dal 2000, alla fine del 2014 l’azienda impiegava 9.900 persone nel continente.