Come sta evolvendo il mondo del payment nei diversi Paesi? Numero i vantaggi della digitalizzazione

bitcoin

Negli ultimi due anni, la Danimarca ha fatto notizia per la decisione di diventare la prima società senza più contanti. Già da tempo molti paesi scandinavi preferiscono optare per le transazioni digitali piuttosto che per i contanti per le più disparate motivazioni.  Che si tratti di pagare un autista di autobus o di un piccolo venditore di hot dog, molti svedesi ad esempio preferiscono usare la carta. Diversi negozi norvegesi hanno anche rimosso il loro registratore di cassa perché era diventato solo un ricettacolo di polvere. Dopo la Danimarca, la Svezia e la Norvegia anche l’Australia si sta avviando pian piano ad un futuro cashless.
Una società senza contanti “non è più un’illusione, ma una visione che possiamo raggiungere entro un ragionevole lasso di tempo”, ha detto Michael Busk-Jepsen, direttore esecutivo dell’associazione dei banchieri danesi.

Del resto si tratta di un ragionamento piuttosto comprensibile, le transazioni sono più convenienti, più igieniche e più facili da tracciare. Oltre a questo, il governo può risparmiare denaro da spendere nella stampa dei contanti.
Ma ci sono aspetti negativi di un mondo senza contanti e cosa significherebbe per le nostre finanze?

Vale sicuramente la pena approfondire brevemente la storia delle transazioni digitali. Le prime carte di debito e di credito sono state introdotte negli Stati Uniti durante gli anni ’60, anche se solo negli anni ’80 il metodo di pagamento rivoluzionario ha iniziato a diffondersi e i primi bancomat sono comparsi in tutto il paese. Nel 2010, il 55% dei consumatori americani ha riferito di aver usato le carte di debito o di credito per più della metà dei loro acquisti. Con l’avanzamento della globalizzazione, le grandi banche hanno cominciato ad emettere carte di pagamento internazionali da utilizzare in diversi paesi. Successivamente venne introdotta anche la possibilità di controllare il conto on-line su internet e l’E-commerce mosse i primi passi fino ad arrivare ad oggi  dove con un clic si possono ordinare prodotti provenienti da tutto il mondo pagando attraverso transazioni digitali.

La ‘’moneta virtuale’’ sta quindi cambiando piano piano il modo in cui pensiamo ai soldi.

Negli ultimi dieci anni sono state introdotte valute create appositamente per le transazioni online, che non possono essere trasformate in denaro fisico e possono quindi essere solo usate in digitale. In altre parole, la differenza fondamentale tra moneta digitale e virtuale è che la moneta digitale rappresenta una moneta fisica, mentre la moneta virtuale esiste solo on-line. In genere le valute virtuali sono spesso acquistate con le valute “reali” come una forma di investimento, in quanto il valore di una certa somma di moneta virtuale potrebbe aumentare in futuro.

Recentemente le monete virtuali sono cresciute molto fino a diventare riconosciute anche dai governi, Bitcoin è l’esempio più notevole.

Nonostante la fama mondiale e la sua introduzione come metodo di pagamento all’interno di molti siti, c’è ancora molta diffidenza su Bitcoin e sul suo funzionamento. Principalmente l’idea che un individuo possa aver creato e introdotto una nuova forma di moneta solleva questioni riguardanti la possibilità che ciò accada di nuovo e l’improvvisa introduzione di nuove valute imponibili potrebbe significare un grosso cambiamento per l’economia. In secondo luogo, l’assenza di un intermediario (le banche ad esempio) suggerisce che ci potrebbe essere la possibilità che il potere di questa moneta possa facilmente decadere in futuro soprattutto se deciso da istituzioni finanziarie.

“Se Bitcoin sopravvive o no, la tecnologia sulla quale è stato creato rimarrà comunque. Essa diventerà sempre più influente e gli sviluppatori potranno creare cloni e versioni migliori”, ha scritto il Wall Street Journal a proposito della moneta.
L’incredibile crescita della valuta ha portato molte aziende ad introdurla come metodo di pagamento, in particolare diverse sale da poker online e marchi tecnologici hanno scelto di accettare solo Bitcoin nel pagamento.

Il Kenya fornisce un altro interessante esempio di ciò che può essere descritto come un crescente sviluppo delle transazioni digitali. A partire dal 2007, i maggiori fornitori di rete mobile nel paese (tra cui la Vodafone) hanno introdotto M-Pesa, una forma di moneta che viene trasferita per telefono. Entro il 2014, oltre 17 milioni di account M-Pesa erano stati creati in Kenya, con il 43% del PIL del Kenya che fluisce attraverso questo metodo di pagamento. Uno dei principali vantaggi di M-Pesa è stata la “riduzione del crimine ” e il modo in cui essa ha dato alla gente un maggiore controllo finanziario, in particolare a coloro che non avevano un facile accesso a una banca. Senza dubbio, M-Pesa è diventata la forma più efficace di moneta telefonica in tutto il mondo.

Come dimostra la storia del Kenya le valute digitali hanno numerosi vantaggi: riduzione della criminalità, convenienza ed efficienza innegabili. E per quanto riguarda gli svantaggi? Ci sono alcuni potenziali aspetti negativi da considerare quando si discute sulla possibilità di un mondo senza contanti. Questo ha soprattutto a che fare con la suscettibilità agli attacchi informatici. Mentre le banche cercano sempre di migliorare i metodi per proteggersi da frode e contraffazione, le monete digitali non dispongono degli stessi sofisticati controlli ma, potenti mezzi a parte,  il rischio di un attacco  dalle conseguenze disastrose è sempre dietro l’angolo quando ci sono di mezzo soldi.

Tuttavia a parte questi rischi non si devono sottovalutare i potenziali benefici di investire in una moneta virtuale promettente e forse un giorno il salvadanaio diventerà solo un’icona del passato.