La security vale 32,6 miliardi di dollari e crescerà anche nel 2015.

Il settore della sicurezza IT sta affrontando una delicata quanto fondamentale fase di trasformazione legata allo spostamento sempre più sostenuto delle aziende verso le tecnologie della Terza Piattaforma caratterizzata da un accesso mobile ad alta velocità, dal Cloud, dai Big Data dai Social media.

Nel 2013, il mercato mondiale delle soluzioni per la sicurezza IT ha infatti rallentato la sua corsa, fermando la crescita al 3,6% per un valore di 30,6 miliardi di dollari. Sospinta però dall’introduzione di prodotti specificamente disegnati per rispondere alle nuove minacce emerse con la consumerizzazione, la mobility e il cloud computing, la crescita è tornata a farsi più sostenuta nel corso del 2014, chiuso secondo i dati preliminari di IDC a 32,6 miliardi di dollari di valore, ovvero con un incremento del 6,7%. E il 2015 promette di mantenere questo ritmo: il mercato mondiale dell’IT security si prevede che toccherà un valore di 34,9 miliardi di dollari entro la fine dell’anno. Oggi le aziende stanno infatti realizzando che occorre tornare a investire in soluzioni di sicurezza IT per stare al passo con “attaccanti” sempre più organizzati e dedicati.

Cambiare il sistema di difesa

Il mercato della sicurezza IT sta evolvendo verso strumenti di rilevamento e risposta proattivi e predittivi, in grado di prevenire rischi, minacce e attacchi mirati. E proprio una delle quattro grandi tecnologie alla base della Terza Piattaforma – la Big Data Analytics – è diventata una preziosa alleata dei “difendenti”, permettendo di innalzare le probabilità di rilevamento delle minacce e ponendo le organizzazioni aziendali in grado di rispondere di conseguenza. Molti vendor hanno negli ultimi mesi riposizionato la propria offerta, enfatizzando la maggiore sicurezza offerta dall’integrazione di tecnologie analitiche capaci di passare al setaccio enormi volumi di informazioni, log e attività di rete in tempo reale, per identificare potenziali minacce.

L’impiego di tecnologie analitiche real time da parte dei produttori di soluzioni di sicurezza IT aiuterà le aziende non solo a difendersi meglio, ma anche a liberare risorse preziose. Meno tempo sarà speso ad analizzare log e attività sensibili per la sicurezza del sistema informatico e più tempo potrà essere dedicato ad altre aree critiche della sicurezza aziendale. Vi sarà maggiore visibilità sulle minacce e vulnerabilità alle quali le organizzazioni saranno esposte e i CISO potranno ottenere una vista olistica dell’esposizione aziendale al rischio per prendere decisioni mirate a contenere particolari minacce.

A tal proposito, IDC prevede che nel 2016 il 25% delle grandi aziende deciderà di effettuare investimenti mirati alla sicurezza IT sulla base della determinazione analitica del rischio. Entro il 2017, il 75% delle grandi aziende riceverà report personalizzati di threat intelligence in base al segmento d’industria, al brand, alle dimensioni aziendali, allo scenario economico