Che fare startup sia complicato è ormai appurato: solo in Italia, ad oggi, ci sono 14mila startup che lottano ogni giorno per non finire nella terribile statistica che vede 9 startup su 10 fallire entro i 3 anni dalla fondazione. Eppure il mondo delle startup è ricco di storie di imprenditori e imprenditrici che sono riusciti a trasformare la loro idea in una vera e propria impresa selezionata e scelta da milioni di utenti. Tra queste c’è la storia di CoreView, scale up fondata da Ivan Fioravanti e David Mascarella, due ex consulenti IT che dopo anni di esperienza e di lavoro con le tecnologie Microsoft, decidono di aprire la loro startup internazionale nel 2014. Qualche anno prima c’era stato il boom delle tecnologie in cloud e si lavorava attivamente per trovare soluzioni che lasciassero fare alle automazioni il lavoro di diverse figure professionali, facendo risparmiare tempo e denaro alle aziende.
Così l’idea di unire le competenze apprese durante le loro precedenti esperienze e le possibilità del cloud e dell’automazione per creare un prodotto che riuscisse a migliorare i processi di tutte quelle aziende che dovevano gestire una gran mole di dati e operazioni utilizzando le tecnologie Microsoft. Così nasce il progetto 4ward365, divenuta nel 2018 CoreView, la cui tecnologia ad oggi è utilizzata da più di 10milioni di utenti in tutto il mondo.
La scale up che ottimizza il modern workplace 4.0
CoreView aiuta le aziende a ridurre la complessità di gestione di Microsoft 365, fornendo una visibilità a 360 gradi su tutto ciò che succede all’interno del proprio tenant, automatizzando i processi e le attività ripetitive e proteggendo il proprio l’ambiente cloud o ibrido.
Molto spesso i responsabili IT non hanno tempo a sufficienza per creare e manutenere gli script di PowerShell, necessari per gestire il proprio ambiente Microsoft o a verificare, periodicamente, che le configurazioni e i permessi del proprio ambiente siano conformi con i requisiti di sicurezza.
CoreView viene in soccorso, estendendo le funzionalità native dell’Admin Center, fornendo dati, report e metriche aggregate, fruibili in un’interfaccia unica (non più 13 diverse console di amministrazione). Non solo, Microsoft 365 è un ambiente in continua trasformazione. La capacità di rilevare configurazioni, autorizzazioni o attività fuori policy rispetto alle best practice o non più necessarie, e di gestirle velocemente, è una componente fondamentale per mantenere l’ambiente sicuro e conforme nel tempo. La scaleup offre queste funzionalità (non disponibili nativamente), insieme alla possibilità di ridurre, drasticamente, il tempo necessario per amministrare l’ambiente cloud, attraverso workflow pre-cofigurati, delega della gestione di utenti, servizi, licenze, configurazioni, rilevamento di eventuali problemi di sicurezza e molto altro ancora.
30 milioni di investimenti e la crescita: come si sviluppa una startup che punta a diventare un unicorno
Nonostante il panorama startup italiano fosse in ascesa in quegli anni, CoreView decide di provare a sviluppare il proprio business negli Stati Uniti mantenendo in Italia la sede centrale e tutte le figure chiave per lo sviluppo dell’azienda. Proprio grazie alla crescita del 600% del fatturato avuta tra il 2016 e il 2017, l’azienda riceve il primo investimento da 20 milioni di dollari da parte di Insight Partners nel 2018.
Questo è il momento in cui l’azienda inizia a costruire un team ancora più solido e a vendere il prodotto a nuovi clienti che fanno aumentare ancora di più la crescita dell’azienda. Questo porta Insight Partners a dare nuovamente fiducia a Fioravanti e Mascarella che ricevono un nuovo round da 10 milioni di dollari nel 2020.
Nonostante l’ingente investimento per una scale up italiana, oggi il team di CoreView formato da più di 100 persone, continua il suo lavoro per arrivare allo status di unicorno anche per dimostrare che è possibile creare un’impresa dal cuore italiano e renderla scalabile. Con più di 10 milioni di utenti, 40 partner tra cui Microsoft stessa e clienti in più di 100 country diverse che grazie a questo software dal cuore italiano riescono a ottimizzare la gestione di Microsoft 365.
Le sfide del fare startup e il futuro dei fondatori: sostenere l’ecosistema italiano
Se la strada per diventare un unicorno è ancora in salita, Ivan Fioravanti e David Mascarella nei loro 7 anni di esperienza nel far nascere e crescere CoreView hanno evidenziato due principali sfide nella costruzione e nello sviluppo di una startup.
“Una delle grandi sfide è stata quella di creare un team solido e coeso che potesse remare nella nostra visione di quello che volevamo che CoreView fosse. Il team è fondamentale ed è importante che sia allineato e focalizzato nella stessa direzione. Ma bisogna essere non solamente dei manager ma entrare nell’operatività: un team motivato è un team che riceve l’esempio di ciò che bisogna fare e non è mai abbandonato a sé stesso”, spiega Ivan Fioravanti, co-fondatore di CoreView.
“Un altro aspetto sfidante del fare startup è il focus sulla crescita nel senso stretto del termine. Ogni anno si pongono degli obiettivi sempre più ambiziosi e l’asticella della difficoltà sale insieme ad essi. Quando si ricevono degli investimenti si ha la possibilità di sviluppare il progetto in tutta la sua forma ma bisogna mantenere il focus, capire quali sono le cose importanti che saranno propedeutiche allo sviluppo del business e alla crescita dell’azienda”, spiega David Mascarella, co-fondatore di CoreView.
Grazie all’esperienza maturata negli ultimi anni, oltre a sviluppare il pieno potenziale di CoreView, i due fondatori stanno lavorando attivamente per supportare l’ecosistema italiano con attività di mentorship con l’obiettivo di poter dare alle nuove generazioni di imprenditori italiani il loro know how, quello che li ha portati a creare uno dei pochi software italiani utilizzati da più di 10 milioni di utenti, in tutto il mondo.