Il sistema consente di gestire gli ingressi riducendo a zero le code, problema cronico del celebre museo

Microdata

Microdata ha sviluppato, in collaborazione con l’Università dell’Aquila, un algoritmo che consentirà agli Uffizi di Firenze di gestire gli ingressi azzerando le code, problema cronico del museo.

Il metodo, allo studio da due anni ed elaborato dalle Gallerie degli Uffizi insieme al Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell’Informazione e Matematica dell’Università degli studi dell’Aquila, e l’azienda Microdata Sistemi Srl di La Spezia che ha prodotto gli 8 Totem Touch Screen.

Il nuovo sistema è stato sperimentato nel suo funzionamento completo per la prima volta ieri, in occasione dell’ultima domenica di accesso gratuito al museo in alta stagione, tradizionalmente una giornata di afflusso critico di persone in galleria: nonostante ben 7.561 visitatori si siano presentati alla porta dellagalleria (+10,35% rispetto ai 6.852 della prima domenica di settembre), tutti sono entrati senza rimanere in coda.

Il sistema è basato su un tagliando, emesso da chioschi interattivi posizionati sotto il loggiato degli Uffizi, che, al momento dell’arrivo del visitatore, gli assegna l’orario ‘giusto’ di visita durante la giornata, quello cioè in cui, ripresentandosi all’ingresso, non dovrà aspettare nemmeno un minuto per riuscire ad entrare. Tale orario viene calcolato in base ad un modello statistico dei dati realizzato e raffinato in un biennio di raccolta dati, modellazioni e sperimentazioni: considerando il tempo di visita medio dei turisti, le variabili della giornata in base a svariate tipologie di informazioni tra le quali anche quelle meteorologiche, il numero di accessi, ed altri parametri monitorati e comparati con i dati storici in real time, si è sviluppato l’algoritmo che permette di massimizzare la capienza del museo nel rispetto dei suoi vincoli strutturali, e individuare con esattezza il momento in cui ‘dare appuntamento’ ai visitatori. Così è possibile dare inizio al tour negli Uffizi all’orario programmato senza problemi, spendendo agevolmente il tempo d’attesa in altri musei o passeggiando per la città: proprio a questo meccanismo, tra l’altro, è legato anche l’aumento del 62% delle visite registrato ieri a Palazzo Pitti, con un record storico di 10.805 ingressi nella giornata di ieri, rispetto ai 6.683 visitatori la prima domenica di settembre.

Effetto Uffizi. L’aumento dei visitatori è notevole anche rispetto alla stessa prima domenica di ottobre dell’anno precedente: l’incremnto dei visitatori tra il mese di ottobre 2017 e quello del 2018 è stata rispettivamente di +12,60% per gli Uffizi, +22,08% per Palazzo Pitti e +23,61% per i Giardini di Boboli.

“Sono contento che i turisti e gli amanti dell’arte per la prima volta dopo tanto tempo siano potuti entrare in Galleria senza essere esausti, dopo ore di coda” ha commentato il direttore Eike Schmidt. “Finalmente niente ‘serpentoni’ di turisti frustrati, niente spintoni, niente traffico di biglietti abusivi e bagarinaggio, nessun borseggiatore. E anche la sicurezza se ne avvantaggia: le code sono un bersaglio facile, e in questo periodo di allerta antiterrorismo eliminarle è un vantaggio per tutti.”