Ecco alcune pratiche per rendere uffici e fabbriche il più sicuri possibili

come pulire e sanificare gli ambienti di lavoro

La fase 2 si sta rapidamente avvicinando, dando la possibilità ad alcune realtà aziendali di aprire i battenti: le attività produttive e industriali prevalentemente votate all’export e i cantieri per carceri, scuole, presidi sanitari, case popolari e per la difesa dal dissesto idrogeologico sono infatti già partite da qualche giorno. Dal 4 maggio invece saranno riaperte tutte le attività di manifattura, il commercio all’ingrosso e i cantieri privati. Alla luce di queste novità, una tematica importante da dover affrontare e mettere in pratica sarà quella di capire come pulire e sanificare gli ambienti di lavoro.

In fabbrica ed in ufficio, così come dovrebbe avvenire anche nelle proprie abitazioni, è necessario garantire ai lavoratori il più alto possibile livello di sicurezza per ridurre al minimo le possibilità di contagio.

Come ormai è ben noto la via di trasmissione più nota del virus avviene attraverso le goccioline del respiro delle persone infette, ad esempio quando queste starnutiscono, tossiscono o si soffiano il naso. Le aziende devono quindi garantire la distanza di sicurezza tra un lavoratore e l’altro, equipaggiarlo con mascherine e guanti oltre che fornire gel disinfettante per le mani. Tutto questo materiale, una volta utilizzato, dovrà essere buttato nel nero.

Oltre alla trasmissione aerea, le superfici rappresentano un altro vettore di trasmissione poiché  il virus rimane attivo anche per diverse ore sulle superfici, con punte massime di qualche giorno per oggetti e dispostivi metallici. Lo sa bene il Governo che, attraverso un recente decreto, ha pertanto stabilito che   le aziende devono “assicurare la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica di locali, ambienti, postazioni di lavoro e aree comuni e di svago”.

Come bisogna pulire e sanificare gli ambienti di lavoro quindi?

La strategia corretta passa da una duplice attività: come prima cosa è opportuno procedere alla rimozione dello “sporco visibile” presente sulle superfici e formato da sporcizia di qualsiasi natura (polvere, grasso, liquidi, materiale organico…). La pulizia è un’operazione preliminare ed indispensabile se si vogliono eliminare tutti i virus. Questo perché dopo aver pulito è necessario sanificare l’ambiente solitamente attraverso l’utilizzo particolari prodotti chimici detergenti che eliminano alla base qualsiasi batterio. Per uccidere invece il Coronavirus depositato sulle superfici è bene disinfettare con prodotti contenenti alcol (etanolo) al 75% o a base di cloro all’0,5% (candeggina). Pratica questa che deve essere fatta anche più volte al giorno sugli oggetti di uso frequente come ad esempio il telefono cellulare o gli auricolari” ha spiegato Rocco Veltro Amministratore Unico di VR Ambiente.

E’ bene infine ricordarsi la regola aurea: lavare spesso le mani!