Cresciuto il numero di partecipanti. Numerosi gli interventi sul mondo dei Big Data

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Anche la novità del 2016, la collaborazione con Start up Saturday che ha permesso di organizzare il Databeers a fine evento, si è rivelata una sorpresa molto gradita. Un format veloce e interattivo che è riuscito a cogliere l’attenzione di tutti i presenti: slot di 12 minuti dove sono stati raccontati casi pratici di utilizzo dei Big Data e poi tante domande e spazio al pubblico. Sempre più spazio ai techpartner, che quest’anno per la prima volta sono stati coinvolti durante tutta l’assemblea plenaria grazie ad un open space che ci ha permesso di facilitare le attività di networking.

Cercando di rimanere fedele al format originale, ma allo stesso tempo di far fronte alle esigenze del momento, il bdt quest’anno ha presentato diversi temi che fanno discutere molto in questo periodo:

Augmented intelligence e Machine Learning applicato al social e broadcast monitoring: attività come face e image recognition, text from image, text to speech, diventano semplici e immediate con una soluzione come Idol che si occupa di analisi di testi, video, immagini e audio.

Riduzione della spesa pubblica nel settore sanitario: questo è stato senza dubbio uno degli argomenti di maggior interesse; attivare un processo che permetta un risparmio economico sostanziale per quanto riguarda la spesa farmaceutica della regione Lazio.

IoT e Big Data, la nuova cartella clinica del paziente: recupero ed esposizione controllata della cartella clinica di un paziente ed una ricerca immediata di tutto ciò che gli ruota intorno. Tutto grazie ad una app che permette di visualizzare tutte le informazioni relative al paziente, dalle patologie, ai farmaci somministrati, allergie e così via.

Social marketing Intelligence: attività di monitoraggio e listening dei canali social, per essere in grado di fare sentiment analysis, analisi predittiva e quindi attività di social listening e social profiling. Gli scopi sono molteplici: dall’arricchimento del CRM per una visione a 360° gradi del cliente, alla creazione di una nuova campagna e di un nuovo prodotto proprio come nel case study presentato da BNova.

La new customer experience per la grande distribuzione organizzata: anche quest’anno il contributo dell’Università di Pisa, rappresentata da Anna Monreale, è stato di fondamentale importanza per il successo di questa giornata. Un progetto pilota che sta monitorando le abitudini di acquisto dei clienti di un noto supermercato rendendoli parte attiva del progetto e restituendo agli stessi del valore reale derivante dall’uso di questi dati.