Enzo Risso direttore scientifico di SWG, tratteggia il profilo del consumatore digitale

Enzo Risso

Nel libro “Con rabbia e speranza” il nuovo volto dell’Italia in cerca di riscatto, Enzo Risso, direttore Scientifico della società di ricerche SWG e docente di sociologia, delinea attraverso circa settantamila interviste il profilo degli italiani di oggi.

Nell’analisi di Risso grande importanza viene data alle risposte degli intervistati sulla rete, sulle nuove modalità d’acquisto attraverso computer e telefoni. Si compone così la figura del digital consumer che trova nella rete la disponibilità, in termini informativi, temporali, economici, che questo consumatore richiede.

Risso individua e descrive una ventina di tratti di mutamento del nuovo consumatore digitale, riassunti di seguito.

L’uomo nella sua forma di consumatore digitale acquisisce in primo luogo più sicurezza. Infatti, pone massima attenzione, sia nel processo pre-acquisto, sia in quello post-acquisto e si concentra sulla capacità di scoprire le soluzioni e trovare gli oggetti e i servizi più adatti.

Continua Risso: “Aumenta inoltre la stima in sé stessi, il web, grazie alla possibilità di interazione con gli altri, alle forme di compresenza degli altri nelle fasi di scelta e acquisto e alla possibilità di confronto-narrazione post-acquisto, aiuta le persone nella messa a fuoco e dà le conferme necessarie di aver trovato la soluzione più adeguata per sé, incrementando, al contempo, l’apprezzamento delle proprie capacità”.

Dopo aver trovato il prodotto più adatto alle proprie esigenze, con un costo scontato rispetto al mercato normale, aver seguito il processo di consegna che è andato a buon fine, l’acquisto offre al digital consumer una forma di «godimento» prolungato, di soddisfazione libidica dilatata, generata sia dalla convinzione di aver trovato il miglior prodotto o servizio in circolazione, sia dalla possibilità di raccontare agli altri, di mettere in mostra le proprie performance affaristiche”.

L’e-commerce aumenta le competenze, infatti aumenta la conoscenza dell’articolo che si sta acquistando, agevola la vita, tutto è a portata di mano, amplia la sensazione di libertà di scelta e di sovranità del consumatore, l’acquirente può valutare il prodotto e scambiare con la comunità le proprie esperienze, costruendo percorsi di autenticità intorno a sé stessi, potendo raccontare le proprie esperienze intorno al prodotto e la propria vita. Leggendo i commenti altrui il consumatore digitale scopre altri come se stessi, e si può sentire parte di una tribùcontinua l’autore.

L’e-commerce dal canto suo, come definito da Risso “alimenta il bisogno di democratizzazione del lusso, di accesso facile ai prodotti di alta gamma, avvicina lo shopping a tutti, permettendo alle persone di visitare i negozi online anche lontano da casa propria. Permette a chi vive nei piccoli centri di accedere a prodotti, materiali, marchi che altrimenti non avrebbe se non facendo chilometri di strada. Produce nuovi bisogni e richiede sempre di più la personalizzazione dei servizi. Genera un approccio al consumo più riflessivo e mediato, ma aumenta le tentazioni e infine sviluppa nelle persone una coscienza dei diritti di consumatore”.