I Giochi Olimpici e Paraolimpici avranno una struttura targata Atos che garantirà sicurezza e affidabilità. Significativo il ruolo del cloud

Atos, leader nei servizi di Information Technology e partner IT del Comitato Olimpico Internazionale a livello mondiale, ha attivato per i Giochi Olimpici e Paralimpici di Rio 2016 il suo IT Integration Testing Lab, struttura che sarà fondamentale nella corsa alle Olimpiadi della città brasiliana.

Sebbene invisibile ai non addetti ai lavori, l’IT fornita da Atos rivestirà un ruolo essenziale per il successo della manifestazione. La gestione dell’IT dei Giochi equivale, infatti, al controllo di un business di 200.000 collaboratori rivolto a quasi 5 miliardi di utenti, attivo 24 ore al giorno, sette giorni a settimana e operante in una differente sede ogni 2 anni. La complessità IT dell’evento – che prevede il coinvolgimento di circa 30.000 media, 14.700 atleti, 300.000 accrediti, 70.000 volontari e 37 strutture per le competizioni – richiederà oltre 200.000 ore di test IT e un dispiegamento di 250 server.

Proprio come gli atleti, anche il team Atos deve prepararsi alle Olimpiadi ed è nell’IT Integration Testing Lab che – per garantire il regolare svolgimento dell’evento – si effettuano la formazione del personale e i test di ogni sistema, applicazione e infrastruttura IT. Con i suoi 1.272 m², il laboratorio è un vasto spazio che unisce sotto il suo tetto i Giochi Olimpici e Paralimpici: la struttura è composta da 42 celle comprendenti tutti gli sport e da 12 celle riservate agli accrediti e ai sistemi di informazione sui risultati di gara.

I servizi IT forniti da Atos per l’evento includono il portale per il reclutamento e la formazione di 70.000 volontari; la soluzione che gestisce i 300.000 pass di ingresso delle persone coinvolte nei Giochi (atleti, giudici di gara, media e top partner,) che potranno così accedere alle rispettive aree durante la manifestazione; i sistemi che invieranno i risultati delle competizioni in tutto il mondo in meno di un secondo e che permetteranno di utilizzare i dati in televisione, online e sui differenti dispositivi.

I Giochi di Rio 2016 rappresentano un passo significativo nella strategia IT del Comitato Olimpico Internazionale, poiché abbracciano una trasformazione digitale che favorisce maggiormente la sicurezza delle operazioni, contiene i costi e influenza le esperienze e gli investimenti. Quelli di Rio saranno, infatti, i primi giochi estivi in cui i sistemi chiave, incluso il portale dei volontari e quello di accreditamento, saranno gestiti in cloud. Sarà, inoltre, l’ultima volta che l’IT Integration Testing LAB avrà sede nella città ospitante i Giochi: poiché tutti i sistemi IT e le applicazioni saranno gestiti tramite Canopy – il cloud di Atos – e un laboratorio di analisi permanente in Spagna supporterà tutte le prossime edizioni dei Giochi Olimpici. La scala e l’intensità delle operazioni IT necessarie per il corretto svolgimento delle Olimpiadi rendono essenziale la presenza di un’infrastruttura agile e sicura.

La sicurezza informatica

Nell’ambito dell’IT fornita da Atos per i Giochi Olimpici, riveste un ruolo fondamentale la piattaforma di Security, che garantisce la difesa dell’IT stessa da ogni possibile attacco informatico. Denominata AHPS (Atos High Performance Security) SIEM (Security Information & Event Management), durante le Olimpiadi di Londra 2012 la piattaforma ha rilevato e neutralizzato più di 4.500.000 di “attività anomale”, ovvero potenziali minacce/attacchi e dal 2002 ha fatto sì che nemmeno una singola interruzione dei servizi IT per i Giochi Olimpici sia avvenuta per motivi di sicurezza. In aggiunta ad AHPS SIEM, ATOS fornisce il servizio CSIRT (Computer Security and Incident Response Team) allo scopo di aiutare i clienti a gestire e porre rimedio ad ogni tipo di minaccia, con l’aiuto dei professionisti della sicurezza messi a disposizione da Atos.

«I test sono fondamentali per il successo dei Giochi Olimpici e Paralimpici e l’avvio delle attività di testing rappresenta un passaggio importante nella nostra roadmap tecnologica – afferma Giuseppe Di Franco, AD del Gruppo Atos in Italia – Rio 2016 è la sesta edizione delle Olimpiadi a cui partecipiamo, la quarta tra quelle estive, ed è il primo e importante step nel passaggio al digitale del Comitato Olimpico Internazionale, nel corso del nostro spostamento da un approccio IT “build each time” a un modello “build once and reuse”. Questa transizione porta benefici in termini di efficienza non solo per Rio 2016, ma anche per tutte le edizioni future dei Giochi.»