In un mondo sempre più digitale, le ore passate davanti ai dispositivi elettronici sono fortemente in aumento con conseguenti problematiche relative ai nostri occhi. Questo perchè gli schermi di PC, notebook, smartphone e dei televisori rilasciano costantemente particolari onde luminose che, sebbene invisibili perchè comprese tra i 380 nm e i 500 nm, possono però provocare numerosi danni. Stiamo parlando di quel fenomeno ormai noto come luce blu.
I danni provocati dalla luce blu
L’utilizzo di device digitali per parecchie ore al giorno può provocare sia effetti temporanei sull’occhio che, nel lungo periodo, conseguenze anche molto gravi, capaci di sfociare in vere e proprie patologie croniche. Tra gli effetti più comuni, l’esposizione prolungata alla luce blu causa stanchezza visiva (astenopia), secchezza oculare, irritazioni o arrossamenti degli occhi. Non solo: si osserva inoltre una riduzione nella produzione della melatonina. Questa è la ragione per cui è sconsigliato utilizzare i dispositivi digitali sopratutto prima di dormire perchè la luce blu aumenta il rischio di insonnia. A tutto questo si aggiungono la possibilità di avere mal di testa o cali di concentrazione, fenomeno derivante anch’esso dall’alterazione della melatonina.
Molto gravi possono essere invece i danni a lungo termine: la luce blu può favorire lo svilupparsi della maculopatia (degenerazione del tessuto retinico) e della cataratta. Diversi studi evidenziano inoltre possibili peggioramenti della miopia.
Proteggersi dalla luce a bassa frequenza
Al fine di eliminare le conseguenze spiacevoli della luce blu esistono sul mercato occhiali capaci di contrastare le onde luminose a bassa frequenza. Questi particolari occhiali anti luce blu possono essere dotati di lenti neutre per chi non ha problematiche legate alla vista, oppure montare lenti da vista o da lettura per chi soffre di miopia o presbiopia.
“I problemi derivanti dalla luce a bassa frequenza sono ormai noti da alcuni anni. Nonostante ciò non tutti ne sono ancora a conoscenza. Oltre che a livello privato, anche le aziende, nella valutazione dei rischi connessi al lavoro in ufficio o in smart working per il proprio personale, dovrebbero iniziare a definire la possibilità di dotare la forza lavoro di soluzioni capaci di preservare la salute degli occhi dei dipendenti” ha spiegato Gino Repetto, CEO di Nowave, start-up specializzata nella realizzazione di occhiali certificati proprio contro la luce blu.
L’azienda, nel giro di pochi anni, è diventata leader nel settore grazie a prodotti di qualità, ampia scelta e prezzi molto concorrenziali grazie ad una filiera molto corta.
“I nostri occhiali con lenti neutre si acquistano direttamente da internet senza la presenza di alcun intermediario. Per facilitare la scelta tra le diverse montature, colori e materiali, è disponibile un particolare tool che consente, tramite un software e l’accesso alla webcam, di provare virutalmente i diversi modelli disponibili. Nei prossimi mesi saranno presentate anche occhiali adatti a persone miopi o presbiti” ha concluso Repetto.
