Avere dei membri del team IT in ruoli di leadership porta un valore significativo per l’intera organizzazione

Il segreto per il successo: CEO con competenze tecnologiche

Secondo l’81% dei vertici aziendali in Italia e quasi i tre quarti (71%) in tutta l’area EMEA, perché le aziende abbiano maggior successo è necessario che le posizioni di CEO e di leadership siano ricoperte da persone con un’esperienza nel settore tecnologico.

A rivelarlo è una nuova ricerca realizzata da Vanson Bourne commissionata da VMware, che evidenzia che avere dei membri del team IT in ruoli di leadership porta un valore significativo per l’intera organizzazione. Nell’identificare i benefici specifici, il 51% dei responsabili aziendali italiani evidenzia un miglioramento dell’efficienza in tutta l’organizzazione, il 44% riconosce una maggiore agilità, il 42% un maggiore potenziale di innovazione e il 40% una migliore esperienza dei clienti.

“I responsabili aziendali non sono mai stati coinvolti in così tanti cambiamenti come negli ultimi mesi, e così dirompenti. Quindi, chi ha una conoscenza intrinseca della tecnologia e una comprensione di come le applicazioni possano aiutare ad adattarsi a qualsiasi condizione di mercato e a disegnare le prestazioni e aumentare la resilienza ha un reale vantaggio. In effetti, tre quarti dei leader aziendali mondiali concordano sul fatto che un set di competenze tecnologiche all’interno dell’azienda porterà al successo”, ha dichiarato Ed Hoppitt, EMEA Director Modern Apps and Cloud Native Platforms di VMware.

Ciò si colloca in un contesto in cui la trasformazione digitale – il modo in cui la tecnologia trasforma o migliora i modelli di business – è stata confermata essere un aiuto per i leader e le loro organizzazioni ad adattarsi alle dinamiche di mercato in rapido cambiamento, ai modelli di business in evoluzione e alla mobilità dei dipendenti, specialmente nel particolare momento storico che stiamo vivendo.

Un cambiamento di mentalità delle persone e della percezione nelle organizzazioni

La ricerca evidenzia anche come le organizzazioni abbiano tratto vantaggio dall’uso di moderne applicazioni per adattare e mantenere l’agilità e l’affidabilità durante la pandemia da COVID-19.

Lo studio rivela anche una migliore percezione dell’allineamento e della collaborazione tra sviluppatori di applicazioni, responsabili IT e responsabili aziendali, nel corso della pandemia: gli intervistati hanno evidenziato differenze fra le priorità aziendali e fra i rapporti durante l’emergenza sanitaria rispetto a prima. L’allineamento tra i diversi reparti è un fattore di successo e, in tempi complessi come quelli che abbiamo vissuto, la sua importanza aumenta in modo esponenziale.

Le moderne applicazioni possono aiutare le organizzazioni ad avere successo durante la pandemia

Le moderne applicazioni non solo aiutano le organizzazioni a operare e a mantenere la loro agilità e affidabilità durante l’emergenza, ma sostengono anche gli sforzi di trasformazione digitale.

Per quanto riguarda l’area EMEA e il nostro Paese, gli intervistati hanno evidenziato i vantaggi della modernizzazione delle applicazioni durante la pandemia, ad esempio, per migliorare le prestazioni e la resilienza:

  • Più della metà (57%) ha evidenziato il ruolo delle moderne applicazioni per consentire ai dipendenti di lavorare da remoto, dato che in Italia ha raggiunto ben il 72%, la percentuale più alta in EMEA
  • Più di un terzo ha fatto riferimento alla capacità di dare continuamente impulso agli aggiornamenti in risposta al panorama mutevole (39% in EMEA, 41% in Italia)
  • Il 33% degli intervistati in EMEA, il 26% in Italia, ha evidenziato la capacità di ridurre i costi

Inoltre, più di tre quarti (80%) degli sviluppatori di applicazioni e dei leader tecnologici dell’area EMEA ritengono che, senza una modernizzazione efficace delle applicazioni, le organizzazioni non saranno in grado di offrire ai clienti un’esperienza ottimale. A ciò fanno eco i top manager, con l’88% di questi che ritiene che l’evoluzione dei portafogli di applicazioni migliorerà l’esperienza del cliente, che è direttamente legata alla crescita dei ricavi2.

Secondo gli sviluppatori e gli IT decision makers (ITDMs) intervistati, la modernizzazione delle app porta:

  • Una migliore user experience (per il 46% in EMEA, il 48% in Italia)
  • Un incremento delle performance del software (per il 44% in EMEA, il 47% in Italia)
  • Un uso più efficiente del tempo di sviluppo di app/software (per il 40% in EMEA, il 31% in Italia)

Quasi tutti gli intervistati (il 97% sia in EMEA che in Italia) hanno registrato un miglioramento, grande o piccolo, nei loro sforzi di trasformazione digitale. A questo proposito, le priorità nel percorso di trasformazione digitale evidenziate dagli intervistati sono:

  • Aumentare l’efficienza di business: (per il 48% in EMEA, il 47% in Italia)
  • Aumentare la customer experience (per il 42% in EMEA, il 41% in Italia)
  • Aggiornare le piattaforme tecnologiche esistenti (per il 37% in EMEA, il 44% in Italia)

“Dalle decine di milioni di persone e studenti che ora lavorano e studiano da casa, ai Governi che creano applicazioni di contacting tracing, alle banche in grado di scalare per fornire flussi di entrate significativi, alle aziende e ai rivenditori che prendono in considerazione le diverse opzioni delle piattaforme digitali quasi da un giorno all’altro, questa pandemia ha portato a un decennio di trasformazione digitale in pochi mesi, ha continuato Hoppitt. È la capacità di queste app aziendali, che forniscono informazioni e servizi agli utenti, laddove necessario, che crea successo e stimola realmente il coinvolgimento dei clienti. Avere la tecnologia nel proprio DNA, insieme a una digital foundation abilitata dal software rappresenta una combinazione vincente”.

Phares Kariuki, CEO di Node Africa, concorda sul fatto che la competenza tecnologica sia un fattore chiave comune che unisce alcuni dei leader di maggior successo al mondo: “Che si tratti di sanità, manufacturing o finanza, un’enorme parte del business è abilitata alla tecnologia. E per questo motivo, oggi le persone migliori per guidare le organizzazioni sono quelle con un background tecnologico. Chi altro può ideare meglio strumenti e servizi competitivi per far interagire i clienti?”

Un vantaggio competitivo nato dal continuo sviluppo di nuove applicazioni e servizi, che è confermato dai risultati dello studio di Vanson Bourne, secondo cui le aziende high-performing3 in EMEA hanno un tasso di sviluppo delle applicazioni più efficiente ed efficace. Nelle aziende high-performing, a essere pubblicate sono il 66% delle nuove applicazioni, contro il 41% nelle organizzazioni underperforming4, mentre il 70% delle applicazioni viene pubblicata nei tempi previsti nelle organizzazioni high-performing, contro appena il 41% nelle organizzazioni underperforming.