L’e-commerce non è mai stato così redditizio, ma per approfittarne al massimo i retailer devono monitorare le tendenze di frontiera

7 tendenze e-commerce rivoluzioneranno la customer experience

L’e-commerce non è mai stato così redditizio: secondo Statista, nel 2019 il valore totale delle vendite dell’e-commerce ha superato i 3400 miliardi di dollari. Ecco perché i negozi online dovrebbero tenersi costantemente aggiornati sulle novità dell’e-commerce così da mantenere marchio e prodotti sempre attrattivi per i consumatori della rete. Per il nuovo Kooomo illustra 7 tendenze e-commerce in grado di garantire esperienze di acquisto completamente nuove.

“La regola fondamentale da seguire: la salvaguardia della verità e della correttezza delle informazioni e dei contenuti – spiega Anastasia Sfregola, sales director per il mercato italiano di Kooomo, piattaforma e-commerce internazionale di base a Dublino. Viviamo nell’era della misinformation, ossia il momento storico in cui è facile diffondere informazioni non precise o false – continua Sfregola – creare, gestire e verificare contenuti chiari ed affidabili spingerà i consumatori a fidarsi del rivenditore. Se aumenta la credibilità del negozio è molto probabile che si verifichi un aumento naturale delle vendite.”

  1. Acquistare tramite messaggi vocali

    Lo shopping vocale è esploso negli Stati Uniti e continuerà a crescere nei prossimi anni. Con questa nuova modalità di acquisto si potrà fare ricerca su un e-commerce tramite la voce, chiedendo all’assistente vocale di mostrare il prodotto in base a preferenze di colori, misure e altri dettagli.

  2. Il ruolo chiave dei social media

    I social media si sono ormai evoluti come strumento di marketing, consentendo ai marchi di ampliare il loro target. Instagram e Facebook sono dotati di pulsanti di acquisto diretto, che permettono ai negozi online di vendere attraverso queste piattaforme. È bene che le aziende dell’e-commerce elaborino strategie di social marketing con le quali permettere ai clienti di cliccare su prodotti specifici all’interno di un post delle loro pagine social per essere condotti direttamente al sito. In questo modo si facilita l’acquisto attraverso la pubblicità online.

  3. Facilitare lo shopping da mobile

    Gli utenti non usano i dispositivi mobili solo per fare acquisti, ma anche per cercare i prodotti e esaminarli prima di acquistarli. Sempre secondo i dati raccolti da Statista, le vendite da dispositivi mobili rappresenteranno circa il 73% di tutte le vendite dell’e-commerce alla fine del 2021. Questo dato da solo dimostra quanto sarà importante lo shopping mobile per l’e-commerce nei prossimi anni.

  4. Semplificare le opzioni di pagamento

    L’abbandono del carrello all’ultimo momento è ancora molto comune. Se si vuole rendere il proprio negozio online più competitivo, si deve semplificare il processo di checkout con opzioni di pagamento più flessibili. Per capire quale metodo fa al caso del singolo negozio, può essere molto utile rivolgersi a un fornitore di questi servizi.

  5. Sempre più realtà aumentata e virtuale

    Cresce il numero di aziende che si affida alle opportunità offerte dalla realtà aumentata e virtuale per la presentazione dei prodotti. Tramite la telecamera dello smartphone l’utente può, per esempio, collocare virtualmente un mobile in casa o provare un abito per capire come veste. L’immagine realistica aiuta il cliente a prendere decisioni di acquisto migliori.

  6. Personalization è una delle parole chiave

    Proporre al consumatore quello che vuole o ciò di cui ha bisogno prima ancora che lui lo sappia. Si può fare attraverso appositi software di raccolta dati che usano l’intelligenza artificiale e sono in grado di riconoscere immediatamente i gusti e le necessità del cliente e proporre un’esperienza d’acquisto personalizzata.

  7. Più attenzione all’ambiente

    La sempre maggiore attenzione per la sostenibilità ambientale è un chiaro segno che i venditori online devono impegnarsi a intraprendere pratiche rispettose dell’ambiente. Le aziende possono farlo proponendo prodotti che offrono un beneficio sociale o ambientale e riducendo i rifiuti di spedizione, utilizzando materiali riciclati o biodegradabili.

Al centro restano i contenuti e molti degli store online presentano ancora informazioni non del tutto corrette o addirittura sbagliate: dalla scheda prodotto ai sistemi di pagamento, fino ai tempi di spedizione e alle procedure di reso.

“Al di là dei trend, la chiarezza e la verifica dei contenuti resta ancora il primo obiettivo da perseguire. L’invito per gli imprenditori – conclude Sfregolaè quello di investire in risorse legate alla gestione dei contenuti online e ovviamente di conoscere la lingua dei paesi nei quali si opera. Se si vuole internazionalizzare è necessario puntare su una traduzione precisa dei contenuti.”