L’infrastruttura garantirà una connessione a una velocità fino a 50 GB/sec, in linea con gli obiettivi fissati dall’Agenda Digitale Italiana

Grazie al completamento dell’anello di rete in fibra ottica che scorrerà nelle reti fognarie, per un totale di 2.210 km di dorsale telematica, la Città Metropolitana di Milano si appresta a diventare una delle città più cablate e interconnesse d’Europa. L’accordo stipulato tra Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato sul territorio, e Città Metropolitana si avvia infatti verso la sua fase finale, con il cablaggio di 9 nuovi comuni – Bollate, Paderno Dugnano, Cusano Milanino, Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Cernusco sul Naviglio, Carugate, Pessano con Bornago – e 10 sedi del Gruppo.

Progetti simili sono già stati realizzati in altre importanti metropoli del mondo come New York e Los Angeles, dove i cavi della fibra ottica sono stati posati lungo la rete idrica antincendio dismessa e nei tunnel della metropolitana, sulle condutture di servizio dei mezzi di trasporto sotterraneo al fine di utilizzare strategicamente le infrastrutture già esistenti per permettere una copertura capillare del territorio e ridurre i disagi per la mobilità urbana.

L’infrastruttura garantirà una connessione a una velocità fino a 50 GB/sec, in linea con gli obiettivi fissati dall’Agenda Digitale Italiana, e consentirà l’avvio di servizi ultra broadband in grado di trasformare il territorio in un asset strategico rivolto sia agli operatori TLC sia alle Pubbliche Amministrazioni, in un’ottica di non sovrapposizione degli impegni, ma di integrazione. Grazie a questo accordo infatti la Città Metropolitana di Milano potrà velocizzare la propria rete informatica, apportando vantaggi concreti in luoghi pubblici come biblioteche, ospedali, scuole, di cui i cittadini sono i primi fruitori. Chiusura_dorsale_e_sedi_CAP

Gruppo CAP, con un investimento di 2 milioni e mezzo di euro, provvederà alla posa e cura dell’ultimo tratto di fibra ottica inserendola direttamente nei collettori fognari, riducendo così i costi dell’infrastruttura e l’impatto sull’ambiente. Al Gruppo sarà inoltre concesso di utilizzare in esclusiva per 50 anni il 20% dei cavi spenti e la possibilità di connettersi gratuitamente alla rete, raggiungendo 10 sedi aziendali in moda da azzerare i propri costi di trasmissione dati (con un ritorno dell’investimento di 8 anni) e sviluppare ancora di più politiche in logica mobile nella gestione del servizio idrico.

Città Metropolitana di Milano introietterà le royalties che deriveranno dalla posa del cavo in fibra, brevettato e registrato nel 2013 allo European Patent Office dalla allora Provincia di Milano, una soluzione innovativa che rappresenta il primo esempio concreto su vasta scala del piano Smart City presentato a fine 2015 dal Governo Italiano.

Questo accordo rappresenta non solo l’impegno di Gruppo CAP nell’innovazione del servizio idrico ma anche l’attenzione che riserviamo a progetti di pubblica utilità che possono offrire un ritorno, anche economico, ai Comuni del territorio. – ha commentato Alessandro Russo, presidente del Gruppo CAP, durante la conferenza stampa dedicata – Con il completamento dell’anello ci impegniamo, insieme ai Comuni, ad offrire ai cittadini un servizio di qualità e un’eredità importante per lo sviluppo di tutto il territorio della Città Metropolitana di Milano che trarrà da questa infrastruttura innumerevoli vantaggi per la gestione di tutta la rete che connette le amministrazioni locali e gli edifici pubblici”.

Il completamento dell’anello di fibra ottica è un passo importante e decisivo verso la creazione di una vera e propria Smart City metropolitana. – commenta Monica Chittò, consigliera delegata ai servizi pubblici di interesse generale Città Metropolitana di Milano –L’accordo stipulato con Gruppo CAP rappresenta il concreto impegno della Città Metropolitana di Milano nell’attività di ricerca e sviluppo al fine di poter offrire servizi sempre più moderni e all’avanguardia ai cittadini e ai Comuni”.