Oltre ad una maggiore scalabilità e alla riduzione delle spese, la nuvola consente lo snellimento delle operazioni aziendali

Nel corso degli ultimi anni di recessione dei mercati, sono stati provati i vantaggi finanziari che derivano dal cloud computing: alcuni service provider hanno osservato come proprio questa particolare situazione sia il terreno ideale in cui il cloud può fiorire grazie ai vantaggi per le imprese che, pressate da difficoltà economiche, grazie a questa tecnologia riescono a scalare le risorse in base alle reali necessità, riducendo di conseguenza i costi. Quindi nei periodi di incertezza finanziaria, il cloud rappresenta il modello perfetto. Flessibilità unitamente ad un basso TCO sono gli aspetti che molte organizzazioni hanno citato come elementi di prova che hanno determinato il passaggio ad un modello basato su cloud computing.

A maggior ragione, secondo Cisco, l’attenzione nei confronti del potenziale di crescita economica offerta dalle tecnologie cloud deve rimanere alta nel momento in cui si registrano segnali di ripresa per riuscire a controllare la riduzione dei costi. Le imprese hanno già tratto enorme beneficio con il trasferimento su Infrastructure as a Service (IaaS) per cloud privato o su piattaforme cloud pubbliche a basso costo come Amazon Web Services. Grazie al ritorno sugli investimenti (ROI) e i benefici che il cloud computing può garantire, aumentano le aziende che adottano questo modello.

Tuttavia c’è qualcosa di più oltre l’aspetto del taglio dei costi. Il cloud consente lo snellimento delle operazioni, senza eliminare la necessità della gestione IT ma liberando il CIO e il team IT in modo che possano concentrarsi sulle attività più strategiche. Poiché le applicazioni di core business sono erogate da terze parti su cloud e gli aggiornamenti avvengono senza soluzione di continuità e silenziosamente, la divisione IT può focalizzarsi sul lavoro con i decision maker aziendali per favorire la crescita e migliorare i processi esistenti.

Con una ripresa economica che rimane debole in molti paesi, le aziende frenano su iniziative e nuovi progetti che non diano garanzia di rendimento e ritorno degli investimenti. Il cloud computing aiuta a superare questa diffidenza, consentendo alle aziende di muoversi rapidamente e perseguire nuove opportunità senza dover impegnare risorse iniziali. Ciò consente di calcolare i rischi con la certezza che, in caso di problemi, la ricaduta negativa sul business potrà essere limitata.

Per le aziende più piccole, il cloud livella il campo di gioco competitivo poiché non è più necessario sostenere i costi di un proprio reparto IT, come le grandi aziende, grazie all’erogazione dei servizi su cloud. Mentre una volta investire in un sistema di Enterprise Resource Planning (ERP), ad esempio,  era prerogativa solo delle grandi aziende, ora anche le piccole imprese possono scegliere tra una serie di alternative cloud con una frazione del costo.

Il passaggio al cloud supporta la diffusione delle politiche di lavoro flessibile e di Bring Your Own Device (BYOD). Oggi i dipendenti delle aziende hanno la necessità di lavorare da casa, in viaggio o in una qualsiasi location (bar, ristorante, hotel ecc.) utilizzando il proprio dispositivo in dotazione: telefono, laptop o tablet. Essere in grado di accedere alle principali applicazioni aziendali da remoto attraverso il cloud computing estende il concetto di lavoro al di fuori dei confini fisici dell’ufficio dove viene relegato tradizionalmente. I dipendenti sono più felici e più produttivi contribuendo maggiormente alla crescita del business aziendale e contemporaneamente riducendo i costi degli immobili e degli spazi in ufficio.

Quando la crisi economica è iniziata, il modello di cloud computing è stato perseguito dalle aziende più lungimiranti. Secondo Cisco, poiché tale crisi finirà, il cloud computing deve diventare ‘business as usual’ per le organizzazioni che vogliono competere – e vincere – nell’economia digitale di oggi.