Fintech e Regtech sono i settori che hanno fatto registrare la crescita maggiore nel 2024: oltre 60 matchmaking con un focus su Open innovation e collaborazioni  internazionali

Fintech District

Fintech District è riuscito a ritagliarsi, nel corso degli anni, un ruolo sempre più rilevante all’interno dello scenario fintech italiano, sino a diventare un punto di riferimento per tutto il comparto. Con una community di oltre 300 fintech e techfin, attraverso progetti, attività e collaborazioni, Fintech District funge da catalizzatore di  innovazione, favorendo e valorizzando le sinergie in grado di generare valore per la  community e creare nuove opportunità di crescita per tutto il settore.

Una posizione che consente di godere di un punto di osservazione privilegiato su tutto  l’ecosistema, sui trend che caratterizzano il mercato attuale e, cogliendoli in anticipo, su  quelli caratterizzeranno l’immediato futuro.

Una community in forte espansione ed eterogenea 

F. District si avvia a chiudere il 2024, con 305 fintech protagoniste dello scenario italiano che comprendono realtà italiane e straniere con sedi in Italia. Insieme rappresentano il 60% di tutte le fintech operative in Italia, con una mappatura che include settori come pagamenti, techfin, regtech, lending, insurtech, wealthtech, neo bank, crypto e DeFi, invoice & tax management, real estate fintech, crowdfunding e PFM/BFM (Personal and Business Financial Management). 

In particolare, F. District ha visto crescere nell’anno le aziende Techfin da 70 a 81 (+11),  trainate dalla digitalizzazione dei servizi finanziari e dalla diffusione di tecnologie avanzate  come AI e Machine learning impiegate per l’analisi e la gestione di grandi volumi di dati. Anche il Regtech ha mostrato segnali di forte crescita: è più che raddoppiato il numero delle  aziende all’interno della Community, che sono passate da 7 a 15, sulla spinta della crescente  domanda di soluzioni che consentano di semplificare la compliance normativa e la  componente burocratica in un contesto altamente regolato come quello finanziario e  assicurativo.

Una dimensione internazionale 

Alle realtà italiane si sono aggiunte nel tempo – a conferma della rilevanza del lavoro svolto  negli anni – anche fintech nate in diversi Paesi del mondo, tra cui spiccano Francia, Gran Bretagna, Germania, Svizzera e USA.

Inoltre, il F. District si confronta costantemente con gli altri HUB fintech e le agenzie di  promozione internazionali – oggi sono 24 le collaborazioni attive – tra cui Portugal Fintech,  la community no-profit nata nel 2016 che annualmente pubblica un report sullo stato  dell’ecosistema fintech portoghese, che nell’ultima edizione vede un contributo di F.  District

F. District, dunque, si posiziona come riferimento per tutto il comparto italiano e, allo  stesso tempo, come punto di accesso e facilitatore per le realtà straniere che vogliono  entrare nel nostro mercato, grazie anche al programma di Soft Landing offerto insieme a Milano&Partners – l’agenzia ufficiale di promozione della città di Milano – per fornire tutto il  supporto necessario durante i primi step di ingresso.

Un ruolo confermato anche dalla partecipazione di F District, in qualità di Community  Partner, all’edizione 2024 del Salone dei Pagamenti, l’evento promosso dall’ABI e organizzato  da ABISERVIZI, che si svolgerà a Milano dal 27 al 29 novembre e che rappresenta uno dei  principali appuntamenti dedicati all’innovazione nel mondo dei pagamenti.

Clelia Tosi, Head of F District, e Chiara Padua, Deputy Head of F District, interverranno nel corso dell’evento in due panel dell’Agorà del futuro per affrontare temi chiave per il futuro del fintech quali l’Embedded finance e il ruolo delle super app.

Il valore della collaborazione 

Nel 2024 F District ha facilitato oltre 60 incontri di matchmaking, che hanno superato  quota 450 in totale, con l’obiettivo di promuovere partnership e collaborazioni che spaziano  dall’open innovation alla creazione di progetti pilota con i Corporate partner. In 7 anni più di 50 corporate di vari settori hanno collaborato attivamente con il Fintech District.

Fintech District, inoltre, è stato scelto come partner per l’Italia da Mastercard e Visa per il loro programmi dedicati alle fintech: il Mastercard For Fintechs Program, progettato per supportare le startup nel loro percorso di crescita, e il Visa Innovation Program, la  piattaforma nata per accelerare e scalare l’innovazione fintech.

Una lente di ingrandimento sulle tendenze del settore 

Fintech District offre una fotografia puntuale dei trend che caratterizzano il settore del fintech, cogliendo le direzioni e le risposte ai bisogni di uno scenario in continua evoluzione.  Lo fa anche attraverso il Community Insight, il report dedicato ai partner che, con uno  sguardo trasversale e di aggregazione, analizza e approfondisce le tendenze del comparto e le aree di collaborazione tra Corporate e fintech, insieme ad aggiornamenti sulle realtà della community e sui dati di mercato dell’ecosistema italiano e internazionale. Le prime due edizioni del report, lanciato quest’anno con cadenza quadrimestrale, si sono focalizzate, rispettivamente, sul tema dell’Identità digitale e del Regtech e sulla tokenizzazione dei pagamenti e il suo impatto sul futuro delle transazioni. 

I trend del futuro

Guardando al 2024, Fintech District ha individuato alcuni trend che continueranno a guidare  le conversazioni durante il nuovo anno:

  • Embedded finance – il modello che consente a realtà di qualunque settore di integrare nella  propria offerta servizi finanziari (es. pagamenti, assicurazioni, credito etc.) senza la necessità  di costruire un’infrastruttura finanziaria proprietaria o dover ottenere le autorizzazioni a  livello normativo.
  • Fintech for Good – l’approccio che combina finanza, tecnologia e sostenibilità con l’obiettivo  di generare un impatto positivo per la società, sviluppando e supportando progetti che  mirano a risolvere problematiche globali.
  • Partnership cross-settoriali – avvio di collaborazioni tra realtà di differenti settori per portare  i vantaggi del fintech anche in ambiti non finanziari come, per esempio, l’automotive.

Il Milan Fintech Summit

A conferma di un ruolo sempre più rilevante all’interno dell’ecosistema, il Fintech District ha  promosso e organizzato – in collaborazione con Business International – Fiera Milano, con il  supporto di Milano&Partners – il Milan Fintech Summit che si è svolto a Milano l’8 e il 9  ottobre con l’obiettivo di rafforzare il ruolo della città meneghina come capitale del fintech a  livello internazionale e accendere i riflettori sull’ecosistema del nostro Paese, rafforzando  l’interesse e gli investimenti da parte di player internazionali.

Clelia Tosi, Head of Fintech District ha commentato: “Attraverso il proprio ecosistema in  espansione, il Fintech District guida il settore del fintech italiano verso una dimensione  sempre più internazionale, promuovendo un ambiente favorevole all’innovazione e alla  cooperazione, anche grazie al Milan Fintech Summit, che alla quinta edizione ha portato a  Milano il 30% circa di partecipanti stranieri. L’Italia è pronta a consolidare il proprio ruolo come punto di riferimento a livello europeo per il settore, trasformando in realtà economica  e culturale le promesse del fintech. In Italia, il settore sta vivendo una significativa fase di  maturazione e, per questo, la capacità di collaborare e innovare sarà determinante per  affrontare le nuove sfide del mercato e cogliere le opportunità del 2025”.