Pubblichiamo la dichiarazione di Andrea De Micheli, presidente di Web 3 Alliance, in merito a quanto emerso sul New York Times sull’operazione dell’Arabia Saudita in campo AI

Andrea De Micheli, presidente di Web 3 Alliance, il primo Consorzio italiano che riunisce i player del Web 3.0, ha dichiarato in merito a quanto emerso sul New York Times di ieri sull’operazione dell’Arabia Saudita in campo di Intelligenza Artificiale:

Secondo fonti riservate del NYT, il governo dell’Arabia Saudita starebbe pianificando la creazione di un fondo di circa 40 miliardi di dollari dedicato agli investimenti in Intelligenza Artificiale. I soggetti interessati sarebbero PIF (Public Investment Fund), il fondo sovrano Saudita, ricco di circa un trilione di dollari, Andreessen Horowitz, uno dei più prestigiosi e ricchi fondi di venture capital statunitense (circa 4 miliardi), molto attivo nella Silicon Valley, oltre ad altri investitori. Nulla sarebbe ancora deciso in modo definitivo, ma se questo scenario si realizzasse, il regno Saudita diventerebbe il maggior investitore del mondo in AI. Il costo per la creazione e il training dei programmi di Gen AI è altissimo. Sam Altman, CEO di Open AI, dopo aver ricevuto 10 miliardi di dollari da Microsoft, pare stia ora negoziando un enorme investimento dal governo degli Emirati Arabi Uniti per aumentare la produzione dei chips necessari a far funzionare l’AI generativa.

Il contesto appena descritto fa capire che l’Europa, che pure è stata pioniera nella regolamentazione del fenomeno, rischia tuttavia di perdere la partita più importante sull’intelligenza artificiale: quella della ricerca e dell’innovazione. Se anche l’Arabia Saudita, che ha 36 milioni di abitanti e meno di un trilione di PIL, mette in campo risorse enormi in sinergia con investitori americani, una sudditanza di conoscenza per l’Europa rischia di essere concreta. L’Europa, infatti, ha 450 milioni di abitanti e 16 trilioni di PIL, e dovrebbe quindi avere molte più risorse da mettere in campo.

Dobbiamo impegnare le nostre energie per stimolare i governi europei a pianificare velocemente un piano di sviluppo e di investimenti per l’intera piattaforma continentale in modo da portare il Sistema Europa a competere sullo stesso piano con USA, CINA e Arabia Saudita. La Web3Alliance, portavoce di quella parte di mondo aziendale attento ai segnali di cambiamento, promuove fermamente questa spinta verso lo sviluppo di un piano di Intelligenza Artificiale Europea”.