Secondo il sondaggio reichelt elektronik dedicata agli standard di connettività le aziende saranno sempre più orientate al 5G.

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In un mondo ormai completamente digitalizzato è fondamentale avere connettività veloci e sicure. Linee di produzione automatizzate, sistemi di trasporto a guida autonoma e comunicazioni uomo-macchina o macchina-macchina fanno tutti affidamento su una trasmissione dati fluida e in tempo reale. Ma per quanto riguarda gli standard di connettività, le aziende italiane sono dotate degli strumenti necessari per affrontare le sfide imposte dallo scenario attuale? C’è margine di miglioramento?

Reichelt elektronik, distributore europeo online di elettronica e di tecnologie IT, con un portfolio di oltre 130.000 prodotti, in collaborazione con la società di ricerca OnePoll ha condotto un recente studio su 250 aziende italiane per analizzare il loro approccio agli standard di connettività.

Affidabilità, sicurezza e 5G: i capisaldi per le aziende

Diversi standard di connettività ottimizzano l’integrazione di macchine, sensori, attuatori e controller, che aiutano ad aumentare l’efficienza, ad ottimizzare i processi industriali e a diagnosticare i guasti in modo molto più rapido. Per questo motivo, la connettività gioca un ruolo fondamentale per le aziende del comparto industriale. Dall’analisi commissionata da reichelt elektronik alla società di ricerca OnePoll emerge infatti come le aziende italiane considerino l’elevata sicurezza (38%) e affidabilità (32%) due elementi cruciali quando si tratta di connettività. Seguono trasmissione dei dati in tempo reale con ritardi minimi (26%) e capacità di trasmissione di pacchetti di dati particolarmente grandi (24%).

Questo spiega perché le aziende facciano affidamento, in primo luogo, su reti wireless a banda larga, come WiFi (64%) e Bluetooth (42%). A questi si aggiunge anche lo standard di comunicazione mobile 5G, relativamente nuovo, utilizzato dal 42% delle aziende italiane rispondenti al sondaggio di reichelt elektronik, che ha così superato – seppur di poco – il suo predecessore 4G (40%).

Per coprire tutte le specifiche tecniche, le aziende optano per sistemi hardware, al fine di ottenere il massimo dagli standard di connettività. Secondo le aziende italiane, i requisiti hardware più importanti coincidono con resistenza alla polvere (38%), all’acqua (36%) e al calore fino a 55 gradi (31%).

Il 40% delle aziende italiane intervistate ha anche dichiarato di fare affidamento sul router WLAN, seguito da server (37%), firewall (30%) e dal cavo LAN (25%).

Standard di connettività: aziende italiane in cerca di maggiori funzionalità, ma temono gli investimenti

Oltre agli attacchi informatici in continuo aumento, sono molte le sfide che le aziende devono affrontare a causa dei molteplici device e componenti connessi. Tra queste, l’80% delle aziende italiane rispondenti al sondaggio sugli standard di connettività di reichelt elektronik ha affermato di riscontrare difficoltà nella trasmissione di dati dettata, ad esempio, dalla lentezza (26%) o da sistemi generalmente sovraccarichi di dati (22%). A queste si aggiungono problemi causati da tempi di latenza troppo lunghi (19%), difficoltà nella connessione di diversi dispositivi con uno standard di connessione coerente (16%) e elevati consumi energetici del sistema o dei dispositivi individuali (16%).

Ciononostante, il 75% delle aziende italiane intervistate non ha in programma alcun investimento nei sistemi hardware per i prossimi due anni, principalmente a causa degli elevati costi richiesti per la posa di nuovi cavi per l’implementazione di soluzioni e dell’espansione necessarie. Per quanto riguarda il possibile acquisto di nuove tecnologie, le aziende chiedono prezzi inferiori per l’hardware (35%), maggiore velocità di trasmissione di grandi pacchetti di dati (30%), migliore compatibilità tra diversi dispositivi (29%).

5G, cybersecurity e interoperabilità

Nel complesso, in materia di investimenti, il 38% dei rispondenti guarda allo standard di comunicazione mobile 5G come il futuro della connettività e afferma che investirebbe in questa direzione. Il 40% degli intervistati in Italia spera in un miglioramento delle prestazioni nei prossimi cinque anni, oltre ad essere particolarmente sensibile al tema della sicurezza informatica (38%), motivo per cui il 38% delle aziende italiane investirebbe nell’espansione della propria infrastruttura di cybersecurity.

Per quanto riguarda il sistema hardware, il 26% delle aziende si aspetta un miglioramento dell’interoperabilità tra le singole componenti entro il 2028.

La connettività non può essere sottovalutata. Le aziende sono oggi ben posizionate e apprezzano l’affidabilità delle trasmissioni di dati, ma questo è solo l’inizio. Nei prossimi anni assisteremo a grandi cambiamenti in questo contesto, determinati dall’utilizzo su larga scala del 5G. Questi protocolli di trasmissione dati aprono la strada a molteplici opportunità per le aziende, ma allo stesso tempo le portano a dover ripensare la loro infrastruttura, a partire dall’hardware”, ha commentato Thomas Kruse, Product Manager for network technology di reichelt elektronik.