Dal sondaggio sull’uso delle VPN emerge che le donne italiane utilizzano questa tecnologia più delle donne straniere, ma non superano gli uomini.

VPN

Fortunatamente il tema cybersecurity diventa sempre più rilevante, sia in ambito privato che lavorativo. C’è molta sensibilizzazione in merito e gli utenti iniziano ad avere familiarità sui diversi termini e tecnologie utilizzati in questo campo. Dieci anni fa, per esempio, molti avrebbero sostenuto che le Virtual Private Network, ovvero rete privata virtuale, erano un prodotto per “smanettoni” fissati con la tecnologia. Ora, quasi il 60% degli italiani dice di sapere cos’è una VPN, e uno su quattro sostiene di utilizzare questo strumento per la cybersecurity. Questi sono solo alcuni dei dati emersi dal recente sondaggio sull’uso delle VPN condotto da NordVPN.

Inoltre, le donne italiane usano le VPN molto più frequentemente rispetto a quelle degli altri Paesi coinvolti nel sondaggio. Circa il 50% del campione statistico italiano ha coinvolto infatti utilizzatrici di questa tecnologia.

Rispetto ad altri Paesi, i risultati fatti registrare dall’Italia sono molto positivi. In altre realtà, infatti, le VPN vengono usate principalmente dagli uomini, mentre le donne navigano sulla rete senza protezione. In alcuni Paesi, il rapporto è 30% donne e 70% uomini”, ha dichiarato Adrianus Warmenhoven, consulente in ambito cybersecurity di NordVPN. “Detto questo, gli italiani hanno ancora molta strada da fare: la consapevolezza in tema di Virtual Private Network è sotto la media e circa il 40% degli utenti opta ancora per soluzioni inaffidabili come le VPN gratis”.

Il sondaggio annuale di NordVPN sull’uso delle VPN viene commissionato con lo specifico scopo di rilevare e comprendere le abitudini d’uso riguardanti le VPN. Il sondaggio, condotto per la prima volta nel 2020, nel 2023 ha coinvolto 18 Paesi.

Molti italiani usano ancora le VPN gratis

Più di 2 persone su 5 (40,4%) in Italia fra gli utilizzatori di VPN, preferiscono ancora servizi gratuiti, nonostante vengano considerati meno affidabili.

Le VPN gratis non prevedono abbonamenti mensili o annuali: proprio per questo motivo attirano molte persone. Bisogna però essere consapevoli che questi servizi devono comunque fare profitto, spesso attraverso il tracciamento degli utenti al fine di vendere i dati raccolti a soggetti terzi, bombardare i clienti con pubblicità di ogni tipo o applicando strategie di marketing molto aggressive per spingere gli utenti a passare ad abbonamenti a pagamento”, ha continuato Adrianus Warmenhoven.

Solo 1 utilizzatore italiano di VPN su 3 (35,3%) si affida a VPN a pagamento, considerate solitamente più sicure.

In Italia, la consapevolezza in tema di VPN è sotto la media

La consapevolezza in ambito VPN è sotto la media in Italia se confrontiamo i dati raccolti in altri Paesi: poco meno di 6 italiani su 10 sanno cosa sia una VPN. I dati sono invece più confortanti per quanto riguarda l’utilizzo, con 1 italiano su 4 che fa uso di una rete privata virtuale.

Il tipico utilizzatore di VPN in Italia è uomo e ha un’età compresa fra 25 e 54 anni. Quasi 4 persone su 10 (36,5%), fra gli utilizzatori di VPN, si affidano a questo strumento per proteggere la propria privacy online. Una percentuale simile (37,3%), invece, dice di farlo per tenere al sicuro i propri dispositivi e gli account online.

Un promemoria importante in tema cybersecurity per tutti gli italiani

Sarebbe sempre meglio scegliere una VPN affidabile con abbonamento mensile o annuale per evitare di pagare il prezzo di un servizio con i propri dati. Bisogna ricordare che le VPN offrono molti vantaggi fra cui la possibilità di navigare online mantenendo la privacy, utilizzare le reti Wi-Fi pubbliche in sicurezza e risparmiare sulle prenotazioni delle vacanze online”, ha concluso Adrianus Warmenhoven, che ha ha stilato una breve lista con tre consigli utili per aumentare la cybersecurity e navigare online in maniera più protetta per coloro che non usano ancora una VPN:

  • Usa password impenetrabili: scegli password diverse per ogni account e conservale in un password manager con sistema crittografico. Crea password formate da almeno 20 caratteri fra lettere, numeri e simboli.
  • Usa software anti-malware: quelli che spesso vengono chiamati antivirus, sono software utili che riducono il rischio di scaricare file dannosi sul tuo dispositivo, proteggendoti anche da quei programmi capaci di rubarti dati preziosi.
  • Non condividere troppe informazioni sui social: più cose riveli online, più sarà semplice usare queste informazioni contro di te.