Per essere resilienti le aziende devono investire su soluzioni digitali, dati affidabili e un cambio di mentalità

Resilienza

Un’azienda che vuole avere successo dovrà sicuramente digitalizzarsi ed affidarsi all’intelligenza artificiale basata su dati affidabili. A confermalo è una recente ricerca SAP realizzata per determinare tra oltre 4000 manager di tutto il mondo quali fossero le sfide attuali e del futuro per le aziende nelle quali operano.

In particolare è emerso dallo studio come la resilienza sia il fattore determinante che le imprese devono riuscire a raggiungere così da affrontare al meglio gli imprevedibili scenari che stanno caratterizzano l’attuale contesto socio economico. I manager hanno quindi evidenziato alcuni degli elementi che potrebbero rendere la propria organizzazione maggiormente resiliente. Il primo è l’accesso a dati affidabili e che devono inoltre essere disponibili in real-time: soltanto attraverso informazioni corrette, ottenibili in tempo reale e che riguardano la situazione di quell’esatto momento, le aziende saranno capaci di prendere decisioni il più possibile ottimali.

“Investire nei dati è essenziale. Una delle caratteristiche delle aziende resilienti è il loro elevato grado di accesso ai dati. Si può essere cinture nere in ogni disciplina sportiva, ma tutta questa esperienza e tutti questi sforzi verranno ridotti nel migliore dei casi e sprecati nel peggiore dei casi se non si hanno i dati per sapere come funzionano i processi attuali. Senza questa conoscenza, è più difficile sapere quali processi necessitano di essere corretti per rendere la propria azienda più resiliente”, ha evidenziato Carla Masperi, Amministratore Delegato di SAP Italia.

Il secondo elemento identificato dai manager per consentire alle aziende per accrescere la propria resilienza è l’innovazione. Ad oggi però sono stati riscontrati alcuni freni che limitano l’effettivo sviluppo ed implementazione di una vera strategia digitale: la difficoltà di abbandonare gli attuali modelli di business (37%) e l’esistenza di silos tra le diverse funzioni aziendali (37%) sono considerati i maggiori fattori limitanti. Appare quindi chiaro come sia necessario anche un cambio di mentalità oltre alla mera implementazione di tecnologie all’avanguardia così come lo sviluppo di competenze adeguate. Solo quando le aziende saranno totalmente aperte alla trasformazione digitale e i le sue risorse dispongono di adeguate competenze, allora le soluzioni digitali potranno garantire il massimo dei benefici.

Le aziende che si affidano alle tecnologie intelligenti come l’AI hanno maggiori opportunità di crescita, sono più attrezzate a rispondere ai rischi e a prosperare nei ricavi, perché in grado di adattarsi rapidamente alle avversità e ai cambiamenti sia attuali sia futuri. E non si limitano a superare le sfide, ma emergono più forti di prima” ha aggiunto Carla Masperi evidenziando il ruolo giocato da SAP in questo contesto. “Operiamo da 50 anni a fianco delle imprese di tutto il mondo e abbiamo creato basi dati affidabili che permettono di sfruttare al meglio i vantaggi dell’intelligenza artificiale”.

A confermarlo sono le oltre 26 mila aziende di tutto il mondo che hanno scelto l’AI dell’azienda tedesca per far crescere il loro business. Tra queste sono numerose anche le realtà attive nel nostro Paese che utilizzano le tecnologie SAP ottenendo grandi benefici per il loro business: Gruppo De’ Longhi e Fondazione Banco Alimentare hanno infatti presentato la loro case history in occasione del SAP NOW, svoltosi oggi a Milano.

Il Gruppo De’Longhi, che opera nel settore degli elettrodomestici con clienti in 130 Paesi, da oltre trent’anni utilizza le soluzioni SAP con le quali ora è in grado di gestire dati altamente affidabili ed in real-time che permettono un’univocità interpretativa e l’abbattimento dei silos aziendali. La Fondazione Banco Alimentare Onlus è in grado ora, grazie a SAP, di coordinare al meglio il lavoro di dipendenti e volontari oltre che gestire i 21 banchi alimentari presenti in Italia, i trenta magazzini oltre che le 7700 strutture caritative con cui collabora. La partnership con l’azienda tedesca è iniziata nel 2011, ma sono dal 2021 il software SAP è diventato maggiormente pervasivo all’interno della Onlus: l’attuale transizione verso Sap HANA avrà l’obiettivo di rifondare i processi e ottimizzare il lavoro delle risorse.