Cresce la connettività Internet, l’adozione della banda larga, la preparazione al 4K e il mobile Internet secondo i dati Akamai

[section_title title=Stato di Internet: trend positivi in Europa – Parte 2]

Adozione 4K in Europa: crescono disponibilità e adozione di connettività ultraveloce

4K

In seguito all’introduzione della misurazione dell’adozione 4K nel rapporto a partire dal primo trimestre 2014, Akamai prosegue il lavoro di identificazione delle regioni con la maggiore probabilità di poter sostenere velocità di connessione superiori a 15 Mbps: i flussi Ultra HD a bitrate adattivo richiedono infatti connessioni tra i 10 e 20 Mbps. I risultati non tengono conto di altri fattori che possono influire sulla readiness, come la disponibilità di contenuti codificati 4K o di televisori e media player abilitati.

Nell’ultimo trimestre del 2014, nove dei Paesi europei considerati avevano almeno un indirizzo IP su cinque connesso alla rete Akamai a velocità medie superiori a 15 Mbps: Svezia, Svizzera, Paesi Bassi, Romania, Norvegia, Regno Unito, Danimarca, Finlandia e Repubblica Ceca.

Scesa al 45esimo posto a livello mondiale, l’Italia registra solo il 2,2% delle connessioni superiori ai 15 Mbps, nonostante un aumento del 39% rispetto allo stesso periodo del 2013 (Q4) e del 5% rispetto al terzo trimestre 2014.

Il tasso di adozione più alto si è registrato in Svezia, col 31%, seguita di poco da Svizzera e Paesi Bassi con il 30%. Una forte crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è stata osservata in tutti i Paesi europei; in tre Paesi – Romania (320%), Portogallo (204%), Spagna (102%) – i tassi di readiness sono più che raddoppiati rispetto al quarto trimestre 2013, mentre in altri 8 Paesi la crescita è stata superiore al 40%: Ungheria (94%), Slovacchia (68%), Svezia (61%), Finlandia (55%), Danimarca, Svizzera, Norvegia  (50%), Regno Unito 42%.

IPv4 e IPv6: i Paesi europei all’avanguardia nell’adozione di IPv6

Nel quarto trimestre 2014, circa 803 milioni di indirizzi IPv4 da 239 paesi unici si sono connessi alla Akamai Intelligent Platform. Il numero di indirizzi IPv4 unici visti globalmente da Akamai è aumentato di circa 12 milioni rispetto al trimestre precedente. Tra i primi dieci Paesi, Regno Unito e Sud Corea hanno mostrato l’aumento più consistente (+8,1% e +6,6% rispettivamente) rispetto al trimestre precedente.

L’Italia scende di una posizione, attestandosi alla decima posizione nella top ten globale, nonostante un lieve aumento dello 0,9% rispetto al trimestre precedente (Q3 2014), causato da una pesante diminuzione del 5,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Q4 2013) assestandosi a poco più di 18 milioni e mezzo di indirizzi connessi (18.783.459).

I paesi europei continuano a dominare la top ten globale per quanto riguarda l’adozione di IPv6. La Norvegia entra nel gruppo dei primi dieci grazie a un aumento del traffico IPv6 pari all’88%, mentre il Belgio mantiene la prima posizione con un 32% delle richieste di contenuti su IPv6, una percentuale più che doppia rispetto alla Germania che occupa la seconda piazza. Come già osservato nei trimestri precedenti, sono i fornitori di connettività cablata e wireless (molti dei quali impegnati a diffondere IPv6 nei rispettivi Paesi)  i principali responsabili dell’incremento del numero di richieste IPv6 fatte a Akamai. Per Verizon Wireless e Brutele, addirittura più della metà delle richieste ad Akamai sono state fatte su IPv6, con Telnet a seguire. Per i carrier tedeschi Kabel Deutschland, Kabel BW e Unitymedia ancora una volta le richieste a Akamai su IPv6 hanno rappresentato più di un quarto del totale.

Connettività mobile: con 16 Mbps, il Regno Unito registra la più alta velocità media di connessione

Nella sezione dedicata alla connettività mobile del rapporto sullo Stato di Internet relativo al quarto trimestre 2014, sono stati considerati 50 Paesi. Il Regno Unito è risultato avere, con 16 Mbps, la velocità media di connessione più alta, seguito dalla Danimarca con 8,8 Mbps.

La velocità media di connessione mobile di picco mostra una notevole variabilità, passando dai 157,3 Mbps di Singapore ai 7,5 dell’Argentina. In Europa, solo il Regno Unito (61,8 Mbps)  ha raggiunto velocità superiori a 50 Mbps.

Il rapporto esamina anche la percentuale di connessioni ad Akamai da reti mobili a velocità broadband (più di 4 Mbps). Danimarca e Svezia hanno registrato un livello del 97% di velocità broadband, raggiungendo Venezuela e Arabia Saudita ai vertici della classifica.

Nel trimestre in esame, in Italia la velocità media di connessione mobileraggiunge i 5,2 Mbps con picchi medi poco oltre i 41Mbps. Possiamo aspettarci che questi dati cambino presto in futuro, grazie al fatto che molti paesi iniziano a lanciare tecnologie mobili più veloci come LTE-a. Ad esempio, a novembre Telecom Italia ha annunciato l’avvio di un progetto che prevede l’implementazione di tecnologia Lte-A in 60 città italiane, con velocità di connessioni fino a 180 Megabit al secondo (e prossimamente arriverà a 225Mbps per il 2015).