Oxford Economics ha redatto uno studio sui costi dell’esclusione di Huawei, da alcune reti europee e sulla limitazione della concorrenza nelle infrastrutture di rete 5g.

esclusione di Huawei
esclusione di Huawei

L’istituto britannico, di analisi e ricerca, Oxford Economics ha redatto uno studio dettagliato sui costi, derivanti dall’esclusione di Huawei da alcune reti europee. A seconda dello scenario, tali spese potrebbero ammontare ad oltre 3 miliardi di euro l’anno. Ciò rappresenterebbe un aumento annuo del 19%, che si tradurrebbe in 479 milioni per la Germania e 3 milioni per l’Islanda. Inoltre, un ritardo nell’introduzione del 5G comporterebbe un rallentamento dell’innovazione tecnologica e una riduzione della crescita economica.  In uno scenario intermedio, si assisterebbe ad una riduzione del PIL nazionale, in Francia e Islanda, che perderebbero rispettivamente 7,3 miliardi e 13 milioni di euro entro il 2035, mentre mantenendo i prezzi del 2020, il calo del PIL sarebbe stimato intorno ai 40 miliardi di euro.

Nel suo studio “Limitazione della concorrenza nelle infrastrutture di rete 5G in Europa”, Oxford Economics evidenzia il ruolo che le infrastrutture digitali svolgono nel sostenere l’economia, soprattutto in questa fase di ripresa post-pandemica:

  • Una velocità di connessione maggiore e potenziali nuovi usi sono cruciali per aumentare i livelli di produttività.
  • Durante l’apice della crisi, le reti di telecomunicazione hanno mantenuto attivi servizi sanitari, scolastici e di emergenza, permettendo alle imprese di continuare ad operare e alle persone di rimanere in contatto con familiari e amici.
  • L’introduzione del 5G può contribuire a stimolare la ripresa economica, nel breve termine.

 Un mercato delle telecomunicazioni efficiente nell’Unione Europea.

L’esclusione di Huawei avrebbe conseguenze drammatiche per l’Europa, in termini di perdite economiche nel lungo termine. La restrizione della concorrenza porta ad un aumento dei prezzi e impedisce ad un fornitore di competere nel mercato delle reti 5G, limitandone la competizione. Tutto ciò comporterà un rallentamento dello sviluppo e dell’innovazione tecnologica, una riduzione dei redditi delle famiglie e una più lenta ripresa dalla recessione. Si stima che oltre 56 milioni di persone avranno un accesso ritardato al 5G fino al 2023.

Il 5G stimolerà la ripresa economica dopo la pandemia

Il 5G offre enormi opportunità ai Paesi che ne agevolano l’ampia diffusione. Poiché il distanziamento sociale è diventato una norma, l’infrastruttura digitale svolge un ruolo, sempre più importante, nel sostenere l’economia di una nazione.

L’incredibile velocità di connessione e i numerosi campi di applicazione contribuiranno ad aumentare i livelli di produttività dei Paesi, durante la fase di ripresa economica. Inoltre, la realizzazione della rete 5G può rappresentare un incentivo per una ripresa in tempi brevi.