Il Tar respinge il ricorso di Asstel, Tim, Vodafone, WindTre, Fastweb e Eolo, e dichiara illegittime le bollette a 28 giorni. Sospesi anche i rimborsi automatici spettanti a partire da giugno 2017. Ma non è detta l’ultima parola: per Altroconsumo gli utenti dovranno vedersi restituito quanto pagato indebitamente.

Simoitel

Il Tar ha respinto il ricorso presentato dalle compagnie telefoniche contro la delibera AGCOM che aveva stabilito la fatturazione mensile come unica possibilità per i gestori, dichiarando illegittime le bollette conteggiate su 28 giorni. Lo stesso Tar ha sospeso i rimborsi automatici annunciati sulle prime fatture mensili a partire da aprile 2018 che avrebbero dovuto restituire ai consumatori quanto pagato in più, proprio a causa delle bollette calcolate su 4 settimane. 
Altroconsumo raccoglie la protesta chiedendo agli utenti di partecipare gratuitamente a Rivogliamo la tredicesima per ottenere indietro quanto pagato in più, grazie ai calcoli con le stime dei rimborsi per ogni operatore. 

Commenta Ivo Tarantino, responsabile Relazione esterne Altroconsumo: “Noi non ci fermiamo: continuiamo a spingere su tutti i soggetti coinvolti, operatori di telefonia mobile, fissa e pay-tv, nessuno escluso, affinché tutti i consumatori ricevano indietro quanto versato indebitamente. Con le fatture a 28 giorni abbiamo pagato un mese in più all’anno. Ci stiamo battendo per ottenere la restituzione dei soldi ai consumatori, chiamando a raccolta tutti gli utenti. La trasparenza delle condizioni contrattuali non può essere accessoria, deve essere un prerequisito, con un doppio effetto benefico: sul sistema, per far funzionare la concorrenza, e sui singoli consumatori, permettendo di valutare scelte più adatte al proprio profilo di utenza”.

Nelle ultime settimane sta arrivando la comunicazione da parte di alcuni operatori che avvisano della nuova rimodulazione tariffaria, con l’adeguamento dell’offerta che torna su base mensile. Manovra che non porterà un risparmio effettivo perché, per garantirsi gli stessi introiti su base annua, gli operatori stanno spalmando il tredicesimo canone sugli altri 12. In più i costi rimarranno invariati nei 12 mesi, ma così non sarà per il traffico disponibile: se 100 minuti avevo in 28 giorni, 100 minuti avrò su base mensile e non 108 o 109. Ciò significa che la rimodulazione sarà, nei fatti, un aumento del costo della tariffa.
Attualmente sono molte le tariffe sul mercato vendute ancora su base 28 giorni: Altroconsumo sconsiglia di sottoscriverle, dal momento che nel giro di meno di due mesi saranno rimodulate.

Le compagnie hanno tempo per adeguarsi fino al 4 aprile 2018. Se dovessero violare la norma dovranno pagare ai consumatori un indennizzo forfettario pari a 50 euro entro una data stabilita dall’Autorità delle Comunicazioni, più 1 euro per ogni giorno successivo alla scadenza. Raddoppiano anche le sanzioni dell’AGCOM: da un minimo di 240.000 euro a un massimo di 5 milioni. Per questo è importante partecipare gratuitamente a Rivogliamo la tredicesima per ottenere indietro quanto pagato in più.