In questo articolo è evidenziato cosa è e come funziona il cashback e quali sono i benefici che si possono ottenere

Guadagnare spendendo è il sogno di ogni persona, soprattutto quando si stanno avvicinando le vacanze di fine anno. Per incentivare gli acquisti e aumentare l’utilizzo di pagamenti virtuali – più tracciabili rispetto a quelli in contante – il Governo italiano ha deciso di dare il via all’operazione cashback.

Cosa vuol dire? Cashback è un termine inglese che significa letteralmente, “soldi indietro”. Nella pratica, indica la possibilità offerta da un’istituzione di ricevere una somma quando si paga un acquisto con carta di credito o con altri strumenti digitali. Il cashback non è un’invenzione recente, anzi, è una delle pratiche promozionali più collaudate e apprezzate dai consumatori più attenti alle opportunità di risparmio. Fra i primi a proporla sono stati i gestori di poker room 888. In particolare, segnaliamo il Bonus Puntualità (o Rakeback) che permette a tutti gli utenti che si registrano in anticipo a un torneo di ricevere indietro il 10% della quota d’iscrizione (buy-in).

Il provvedimento del Governo consentirà quindi, a fronte di una spesa effettuata tramite sistemi di pagamento digitali, di ricevere sul proprio conto una parte di quella somma. Il cashback rientra all’interno del “Piano Italia cashless”: che punta a incrementare l’utilizzo dei pagamenti elettronici dove il nostro Paese, nonostante l’aumento registrato negli anni più recenti, resta agli ultimi posti nella classifica europea.

carte di credito - credit card

Fonte: Pixabay

Per questo, lo scorso 28 novembre è stato varato il decreto attuativo del Mef (Ministero dell’economia e delle finanze), seguito il 4 dicembre dal provvedimento collegato. Cosa prevedono questi testi? L’8 dicembre partirà una prima versione sperimentale, che consentirà di ottenere fino a 150 euro come rimborso degli acquisti fatti in modalità elettronica fino a fine mese. Per ottenere 150 euro sarà necessario spendere 1.500 euro, invece, per le somme inferiori si riceverà il 10% di quanto speso.

Da gennaio 2021 terminerà la fase sperimentale e il provvedimento andrà a regime per il prossimo anno e mezzo. In quel caso si potranno ottenere fino a 150 euro ogni sei mesi fino al giugno 2022. È inoltre previsto un “super cashback” di 1.500 euro netti, sempre su base semestrale, per i 100mila cittadini che effettueranno il maggior numero di acquisti tramite carte di credito e affini.

Come funziona

Dopo avere spiegato cosa si intende per cashback, vediamo ora concretamente cosa bisogna fare per ottenere il rimborso dopo avere effettuato degli acquisti.

La prima cosa da chiarire è che il cashback del Governo italiano non è automatico ma su base volontaria. Bisogna quindi iscriversi, indicando i propri metodi di pagamento e come ottenere il rimborso (per esempio, fornendo il proprio IBAN). Un’altra cosa importante da sottolineare è che non valgono, ai fini dell’ottenimento dei 150 euro, gli acquisti effettuati online. È quindi necessario acquistare all’interno dei negozi fisici e non pagare in contanti.

Lo strumento identificato dal Governo per gestire l’intera procedura è l’app IO, l’applicazione digitale della Pubblica Amministrazione nata nell’aprile del 2020 e realizzata dal Dipartimento per la trasformazione digitale, in collaborazione con PagoPA. L’obiettivo è quello di consentire ai cittadini d’interagire, direttamente dal proprio smartphone, con gli uffici nazionali o locali, della Pubblica Amministrazione.

Come procedere

Per partecipare al cashback è quindi necessario, come primo passaggio, scaricare l’app IO sul proprio smartphone o altro device elettronico (per esempio un tablet). Come fare? È molto semplice: basta andare su un qualsiasi marketplace (Play Store e App Store sono i più noti), digitare nella barra di ricerca “App IO” (caratterizzata da un’icona circolare blu, con all’interno la scritta in bianco “Io.it”) e fare il download. L’operazione è totalmente gratuita e non richiede che pochi minuti.

Una volta scaricata l’app, bisogna inserire le credenziali per potere accedere. Ci sono due modalità: l’accesso con carta d’identità elettronica o quella con Spid. Nel primo caso la registrazione occupa pochi minuti: chi ha già la carta d’identità elettronica può accedere con il proprio codice PIN e poi utilizzare l’app CIEID, che è legata proprio ai possessori del documento d’identità digitale.

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Fonte: Pxhere

Chi non possiede ancora la carta d’identità elettronica deve invece utilizzare lo Spid: il sistema pubblico d’identità digitale già a disposizione di oltre 13 milioni di cittadini, quasi il triplo rispetto all’anno precedente.

E per gli altri italiani? Bisogna procurarsi lo Spid. Come? Per ottenere l’accesso bisogna avere a portata di mano la tessera sanitaria (con codice fiscale), un documento d’identità, un indirizzo email valido e un numero di cellulare. A quel punto si può accedere al sito spid.gov.it, inserire i dati anagrafici, creare le credenziali di accesso ed effettuare il riconoscimento negli uffici abilitati (come le Poste) oppure online tramite webcam (i principali servizi privati sono InfoCert e IdPost).

Attraverso lo Spid, o il Pin della carta d’identità elettronica, si potrà eseguire l’accesso all’app IO. Nella barra inferiore, cliccando su “Portafoglio”, si trova la voce “Cashback”. Che si può attivare inserendo i propri metodi di pagamento elettronici (per esempio, la carta bancomat che si intende utilizzare per gli acquisti) e il proprio IBAN, su cui si riceveranno direttamente le cifre relative al rimborso dovuto (il 10% di quanto speso fino a un massimo di 150 euro).

Attraverso l’app IO, in seguito, si potranno consultare in tempo reale il numero di transazioni effettuate, e pure la propria posizione nella classifica dei primi 100mila italiani che a giugno 2021 riceveranno il super cashback da 1.500 euro. I pagamenti effettuati nei negozi verranno direttamente caricati dal sistema all’interno di IO, senza dover svolgere altre operazioni.

Le alternative per avere il cachback

Ci sono alternative possibili all’app Io per ottenere il cashback? In teoria sì. I provvedimenti governativi spiegano infatti che è possibile utilizzare “issuer convenzionati”: vale a dire banche che attivano il servizio, sistemi di pagamento alternativi (come Satispay), oppure i portafogli virtuali come quelli di Google Pay, Samsung Pay, Apple Pay. Alcune di queste realtà hanno già attivato i servizi relativi ai propri clienti, ma la maggior parte ha comunicato che attenderà con ogni probabilità il mese di gennaio 2021 per partire con il cashback.