Trend Micro e alcuni rappresentanti delle Istituzioni si sono confrontati sulla necessità di elaborare una strategia di cybersecurity indispensabile per l’intero territorio.

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Tra i principali obiettivi in Italia, c’è oggi la digitalizzazione dei servizi della Pubblica Amministrazione. Questa attività sarà supportata dalle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma causerà inevitabilmente anche un aumento dei rischi di subire attacchi informatici, fenomeno purtroppo già in crescita. Secondo le rilevazioni del Documento di Sicurezza Nazionale, infatti, negli ultimi due anni in Italia si è registrato un incremento del 20% di cyber attacchi, orientati per oltre l’80% contro i sistemi IT di soggetti pubblici e in particolare contro le amministrazioni locali. In questo contesto, è fondamentale coinvolgere i territori e le amministrazioni locali nella definizione di piani di cybersecurity a medio-lungo termine, con il duplice obiettivo di proteggere le infrastrutture critiche e sostenere la diffusione di competenze legate ai temi della sicurezza informatica, tra i dipendenti delle PA.

La strategia è emersa in occasione della tavola rotonda “Il ruolo dei territori nelle nuove sfide della cybersecurity” organizzata da Trend Micro, specialista globale di cybersecurity, che ha visto la partecipazione di importanti rappresentanti istituzionali.

Nel dettaglio, sono intervenuti nel dibattito Guido Castelli, Assessore al Bilancio e Enti Locali, Regione Marche; Prof. Andrea Ciccarelli, Coordinatore Master in Innovazione e Trasformazione digitale della PA, Università di Teramo; Francesco Di Norcia – Ceo Performedia; Michele Fioroni, Coordinatore Commissione Innovazione tecnologica e Digitalizzazione, Conferenza delle Regioni; Gastone Nencini, Country Manager, Trend Micro Italia; Michele Pianetta, Vice Presidente, Anci Piemonte e Piero Tatafiore, Direttore The Watcher Post.

Guido Castelli, Assessore al Bilancio e Enti Locali, Regione Marche, ha affermato:
È fondamentale definire al più presto delle linee guida uniformi a livello nazionale sugli standard di sicurezza cibernetica che tutte le PA centrali e locali devono rispettare. Occorre allocare risorse per la costituzione di un team di eccellenza a livello centrale in ACN, al quale le regioni possano contribuire con le proprie competenze, per operare un assessment dei livelli di rischio dei sistemi regionali e immediati interventi laddove necessario in collaborazione con le Regioni stesse. Nel medio-lungo periodo, invece, siamo a disposizione per iniziative da porre in essere in tema di cybersicurezza, a partire dalla formazione di nuove figure professionali esperte nei temi della difesa del patrimonio informatico della PA e per l’innalzamento delle competenze digitali di base di tutto il personale. Oggi è urgente mettere in sicurezza il presente e programmare il medio-lungo periodo per essere pronti alle nuove sfide”.

Andrea Ciccarelli, Coordinatore Master in Innovazione e Trasformazione digitale della PA, Università di Teramo, dichiara: “Il Master in Innovazione e Trasformazione digitale della PA presso l’Università di Teramo va nella direzione di fornire competenze relative alla trasformazione digitale e alla cybersecurity. L’obiettivo è quello di formare una classe dirigente, pubblica e privata, in grado di garantire alti profili manageriali e anticipare le tendenze future. Per questo il ruolo delle Università è fondamentale per rafforzare un ecosistema basato sulla collaborazione pubblico-privata”.

Francesco Di Norcia, Ceo, Performedia, afferma: “La crescente pervasività della digitalizzazione in tutti gli ambiti della vita quotidiana rende la sicurezza informatica una priorità per le imprese, le Pubbliche Amministrazioni e i cittadini. Potenziare la collaborazione pubblico-privato è fondamentale per sostenere e accompagnare le Istituzioni nello sviluppo dell’innovazione tecnologica e dell’educazione agli strumenti digitali. Inoltre, gli investimenti in cybersecurity rappresentano un facilitatore e un fattore di differenziazione per le PMI che, con la massima sicurezza informatica, saranno in grado di trasformarsi digitalmente, migliorare le esperienze di clienti e dipendenti, garantendo il loro successo”.

Michele Fioroni, Coordinatore Commissione Innovazione tecnologica e Digitalizzazione, Conferenza delle Regioni: “Fronteggiare a 360° il rischio cibernetico oggi rappresenta una delle priorità per la sicurezza nazionale e locale e il tema delle competenze si inserisce strategicamente tra le azioni che devono essere intraprese. Le Regioni si propongono come nodo locale di una rete nazionale di sicurezza e, sebbene gli investimenti previsti nel PNRR a favore degli enti locali non siano ingenti, vanno nella direzione di rafforzare il perimetro nazionale. Occorre fare di più. Indispensabile incentivare la potenza di calcolo e le difese infrastrutturali ma, in particolar modo, serve un grande piano strutturato sulle competenze che miri da un lato a potenziare e a formare alte professionalità specifiche e dall’altro che consenta di investire nella formazione continua del personale impiegato nelle Pubbliche Amministrazioni”.

Gastone Nencini, Country Manager Trend Micro Italia, commenta: “A fronte di Pubbliche Amministrazioni Centrali che adottano sempre di più soluzioni per mitigare i rischi di cybersecurity nel loro percorso di trasformazione verso un e-government, si contrappongono, purtroppo, numerose criticità che impediscono di creare sul territorio una rete omogenea con elevati standard di sicurezza. Per questo è fondamentale una linea univoca e complessiva che coinvolga anche i territori e gli enti locali nell’implementazione di una strategia di cybersecurity, approfittando della grande opportunità data dal PNRR”.


Michele Pianetta, Vice Presidente Anci Piemonte
, dichiara: Crediamo che investire nella trasformazione digitale sia fondamentale per la Pubblica Amministrazione. Basti pensare che il PNRR destina un quarto delle risorse proprio alla digitalizzazione e all’innovazione. È una sfida che non può trovarci impreparati: penso soprattutto ai Comuni più piccoli e alle realtà marginali. Si tratta ora di individuare priorità e linee d’azione: la cybersecurity è senza dubbio uno dei temi cruciali dell’agenda politica del nostro Paese”.