Uno studio del MISE evidenzia diverse curiosità riguardanti gli startupper del nostro Paese

Supporto alle startup

Un recente studio pubblicato dal MISE in collaborazione  con l’Istat sulle startup italiane ha evidenziato anche le principali risultanze emerse riguardanti il background familiare, lavorativo e di istruzione dei soci e dei dipendenti delle startup; nonché le motivazioni che hanno spinto i fondatori delle startup ad intraprendere l’attività imprenditoriale.

I 4.363 soci operativi delle imprese rispondenti sono di genere maschile nell’82 per cento dei casi e presentano un’età media di 43 anni. Hanno conseguito un titolo di studio pari o superiore alla laurea triennale nel 72,8 per cento dei casi, per lo più in materie tecnico-ingegneristiche ed economico- manageriali, con una concentrazione molto più alta di soci con master e dottorato tra le startup che presentano il codice Ateco Ricerca e Sviluppo (R&S).
E’ interessante notare come la maggior parte dei soci laureati (88 per cento) dichiari di svolgere mansioni coerenti con il proprio percorso di studi e come il 50 per cento di coloro che hanno avuto esperienze professionali prima di fondare una startup (l’87,1 per cento dei soci) svolga nella stessa delle attività in linea con i precedenti impieghi. La quasi totalità dei soci (96 per cento) dichiara altresì di conoscere almeno un’altra lingua oltre l’italiano (l’inglese nella maggior parte dei casi, seguito dal francese e dallo spagnolo), mentre la metà ha fatto esperienze di studio o lavoro in altri Paesi.

Il radicamento territoriale dei soci appare molto elevato: per l’83 per cento la regione sede della startup è la medesima nella quale sono state condotte le principali esperienze formative o lavorative. I contesti familiari di provenienza si caratterizzano per una forte eterogeneità: meno della metà (40,5 per cento) dei rispondenti dichiara di avere un padre imprenditore o lavoratore autonomo, percentuale che scende al 16 per cento se si considera la madre.

Dal punto di vista motivazionale, la ragione soggiacente all’avvio dell’impresa che ricorre con maggiore frequenza è la realizzazione di prodotti o servizi innovativi, seguita dall’ambizione di avviare un’impresa di successo e redditizia. Infine, la metà dei soci dichiara che l’avvio della startup non ha ancora prodotto effetti significativi sul proprio reddito.

Spostando la lente sui dipendenti delle startup innovative, emerge come il 59,4 per cento delle imprese intervistate ne impieghi almeno uno, per un totale di 5.704. Circa la metà di essi è di età compresa tra i 25 e i 34 anni, e circa tre su quattro sono uomini. Da notare che quasi 1.500 dipendenti sono soggetti a forme contrattuali atipiche, per lo più contratti a progetto, e che l’incidenza dei dipendenti donna è decisamente più bassa tra i dirigenti che tra gli impiegati e i tirocinanti. Il titolo di studio più diffuso è il diploma di scuola superiore e l’area professionale quella tecnologico-ingegneristica. Come per i soci, il radicamento territoriale risulta molto pronunciato, mentre la coerenza tra mansioni ricoperte e ambito di studio aumenta con l’aumentare del livello di istruzione.

Analizzando le variazioni territoriali e settoriali a seconda del genere e dell’età emerge che vi sono in proporzione più soci donna nelle startup del Centro e del Mezzogiorno e in quelle operanti nel settore R&S (soprattutto per le classi di età 25-34 e 35-44 anni) e Consulenza gestionale, mentre la prevalenza maschile

E’ più forte nei settori Software (particolarmente per la classe di età 45-64 anni) e Macchinari. Quest’ultimo, insieme alle Altre attività di consulenza, tende a presentare soci più maturi (over 45), mentre gli under 35 sono relativamente più concentrati nei settori dell’Elaborazione dati e del Design. Il rapporto presenta un approfondimento circa le caratteristiche socio-economiche dei soci effettuato mediante una cluster analysis, giungendo a profilare 5 raggruppamenti sulla base di variabili sociodemografiche quali genere, età, titolo di studio, conoscenza di almeno una lingua straniera ed esperienza all’estero.