Il 74% dei decision maker responsabili di sicurezza in USA e in Europa dice che i controlli e le procedure sono diventati più complessi; il 73% fatica a gestire la crescita delle minacce

Sicurezza del lavoro da remoto - smart working

“È stato come cambiare il motore di un aereo mentre era in volo.” Ecco come un responsabile della sicurezza ha descritto il passaggio al lavoro da remoto che la pandemia ha obbligato ad adottare lo scorso anno. E le cose non sono diventate più facili, come emerge anche da The State of Security in a Hybrid World, una ricerca condotta su 1.250 decision maker nel settore della sicurezza in medie e grandi aziende in USA, UK, Francia, Germania e Paesi Bassi realizzata da Citrix Systems, Inc. (NASDAQ: CTXS),

Mettere in sicurezza il futuro del lavoro 

Con gli utenti che lavorano ovunque – e in alcuni casi utilizzando dispositivi personali per accedere alle app su cloud e alle risorse aziendali – la superficie di attacco è più grande di quanto non lo sia mai stata fino a oggi e molte organizzazioni IT stanno faticando a difenderla. Come evidenzia lo studio di Citrix:

  • Il 74% dei decision maker responsabili della sicurezza dice che le procedure e i controlli sono diventati più complessi con la transizione delle loro organizzazioni al lavoro da remoto e al lavoro ibrido.
  • Il 73% sta combattendo per tenersi al passo con il crescente volume delle minacce che questo modello crea.   

Migliorare l’esperienza di lavoro 

Oggi chi lavora desidera la flessibilità per poterlo fare dove, quando e come vuole, utilizzando le applicazioni e dispositivi che preferisce. Oltre ai decision maker responsabili della sicurezza, Citrix ha anche intervistato 3.603 lavoratori della conoscenza e il 66% ha detto che poter lavorare da remoto, da casa o da qualsiasi dispositivo è “estremamente” o “molto importante”.

Le organizzazioni più accorte lo riconoscono.

  • L’86% degli intervistati nella survey di Citrix dice che è “estremamente” o “molto importante” creare un’esperienza di lavoro ottimale e
  • Circa 9 su 10 misurano l’impatto della sicurezza delle informazioni sull’esperienza dei dipendenti e sulla produttività

Cambiare le carte  

“Le organizzazioni IT iniziano a capire che nel momento in cui adottano modelli di lavoro ibridi, il loro approccio alla sicurezza deve cambiare” ha detto Kurt Roemer, Chief Security Strategist di Citrix. «Piuttosto di strategie dal classico stile “commando e controllo”, è necessario adottare un approccio più intelligente e focalizzato sulle persone e capace di proteggere chi lavora senza impatti negativi sulla sua esperienza.»

La maggior parte degli intervistati nella ricerca di Citrix lo sta facendo. In effetti il il 79% dei decision maker dice che la pandemia ha creato un’opportunità per ripensare completamente alla loro strategia di sicurezza a lungo termine con questi obiettivi ben presenti.

Naturalmente le sfide rimangono. Tra le tre principali citate dai lavoratori che hanno partecipato alla ricerca:

  • Connettività di bassa qualtià (43%)
  • Navigazione virtuale dei problemi tecnici (34 %)
  • Impossibilità di avere supporto IT velocemente e facilmente (32%)

Investire nel futuro 

Non ci sono però solo cattive notizie. Se il 46% dei decision maker responsabili della sicurezza si sentiva “abbastanza preparato” per il lavoro da remoto nel momento in cui è esplosa la pandemia, l’84% si sente oggi “molto” o “abbastanza preparato” per mettere in sicurezza un forza lavoro ibrida, che si trovi in ufficio o a casa.

  • Il 58% dice che gli investimenti in sicurezza sono aumentati di una media del 40% negli ultimi 12 mesi
  • Il 71% afferma che l’ambiente IT della sua azienda oggi è più sicuro di prima che arrivasse la pandemia.

E questa è una cosa estremamente importante, perché come chiarisce The State of Security in a Hybrid World, Il 52 % dei decision maker responsabili della sicurezza crede che la maggior parte della propria forza lavoro sarà per sempre ibrida o da remoto.

“Nel far sì che questo sia realizzabile” ha detto Roemer. Il modello ibrido è il futuro del lavoro, e l’IT giocherà un ruolo fondamentale” ha detto Roemer. “Con la giusta tecnologia, è possibile offrire accesso sicuro, coerente e affidabile alle risorse di cui i dipendenti hanno bisogno per performare al meglio ovunque essi si trovino.”

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Lo studio 

The state of security in a hybrid world esamina attitudini ed esperienze di decision maker e lavoratori della conoscenza in medie e grandi aziende (500+ dipendenti negli USA; 250+ in tutti gli altri mercati) in un momento in cui l’economia della conoscenza sta vivendo una transazione a un modello strategico di lavoro ibrido. Citrix, in partnership con Sapio Research, ha realizzato un sondaggio di opinion indipendente intervistando 1250 decision maker responsabili della sicurezza (tra cui Manager, Senior Manager, Direttori e Vice Presidenti), in grandi e medie aziende. Gli intervistati si trovavano negli USA (413 intervistati), in UK (203), in Francia (218), Germania (209) e Paesi Bassi(207). Inoltre, lo studio ha anche intervistato 3603 lavoratori della conoscenza che si trovano in organizzazioni medie o grandi in USA, UK, Francia, Germania e Paesi Bassi.