
Come si sta evolvendo il panorama Fintech italiano, quali sono le dinamiche che caratterizzano maggiormente questo mercato e qual è l’impatto del quadro regolamentare di riferimento. Questi i principali obiettivi dell’Indagine sugli operatori Fintech italiani non vigilati lanciata in questi giorni dalla Banca d’Italia e che resterà aperta fino al 10 aprile del 2025.
L’indagine si rivolge agli operatori non vigilati che offrono prodotti o servizi innovativi in ambito finanziario, bancario, assicurativo o nel settore dei pagamenti e chiede loro di condividere la propria esperienza per contribuire attivamente alla definizione del panorama Fintech nazionale.
Come partecipare all’indagine?
Gli operatori potranno partecipare all’indagine accedendo al presente link dove, oltre al questionario, è possibile consultare una sezione introduttiva con le istruzioni necessarie alla compilazione. I risultati dell’indagine confluiranno in un report che verrà presentato in occasione di un workshop organizzato dal Canale Fintech della Banca d’Italia e al quale saranno invitati tutti gli operatori che avranno risposto al sondaggio.
Canale Fintech è il punto di contatto con il quale gli operatori possono dialogare in modo rapido e informale con la Banca d’Italia presentando progetti nel campo dei servizi finanziari e di pagamento basati su tecnologie innovative o proponendo soluzioni tecnologiche indirizzate a banche e intermediari finanziari.
La Banca d’Italia, oltre che al dialogo con gli operatori del mercato attraverso il Canale Fintech, lavora per accompagnare l’evoluzione digitale del mercato finanziario nazionale anche nell’ambito dello sviluppo del quadro regolamentare, partecipando alla Sandbox regolamentare, e per supportare lo sviluppo di progetti innovativi e l’attività di ricerca, attraverso Milano Hub, il luogo fisico e virtuale nel quale la Banca d’Italia assiste gli operatori e favorisce la qualità e la sicurezza di specifiche innovazioni.
Con periodicità biennale, la Banca d’Italia conduce inoltre un’indagine conoscitiva su un campione di intermediari vigilati – selezionati sulla base della loro rappresentatività nel sistema finanziario italiano – per rilevare lo stato di adozione delle innovazioni tecnologiche applicate ai servizi finanziari.