Il Machine Learning Checkup è il nuovo strumento gratuito – nato dalla collaborazione tra Google e la School of Management del Politecnico di Milano – che permetterà alle imprese italiane di valutare la propria maturità per l’adozione di soluzioni di intelligenza artificiale (IA) e comprendere come sfruttare al meglio le sue applicazioni nel proprio settore di riferimento.
Annunciato ieri a Roma in occasione dell’evento L’economia dell’intelligenza. Machine Learning: il futuro delle imprese, il Machine Learning Checkup è disponibile su leconomiadellintelligenza.it e offrirà un report personalizzato sui potenziali benefici dell’IA, insieme alle migliori applicazioni in base al settore di riferimento dell’azienda e al suo posizionamento nella filiera produttiva. Oltre al report, le aziende interessate potranno accedere alla consulenza dedicata di Unioncamere – attraverso i Punti Impresa Digitale delle Camere di Commercio sul territorio – e agli incentivi del Ministero dello Sviluppo Economico.
Attraverso una ricerca commissionata da Google, la School of Management del Politecnico di Milano ha individuato per i settori a maggiore potenziale di adozione dell’IA in Italia – agroalimentare, tessile, arredamento, metalsiderurgico e metalmeccanico – 65 applicazioni IA e 230 diverse possibilità applicative, concentrate principalmente sulle aree di analisi predittiva e riconoscimento delle immagini e dei suoni.
Per alcune applicazioni, come per esempio l’agricoltura di precisione, in cui l’IA aiuta a definire trattamenti e piani di coltivazione personalizzati per ciascuna pianta, la ricerca ha evidenziato come esistano potenzialità di risparmio fino all’80% nei costi e nell’utilizzo dei fattori produttivi (acqua, diserbanti, insetticidi, ecc.). Riduzione dei costi, dei tempi di produzione e di risposta ai clienti, aumento dell’efficienza e miglioramento dei prodotti, controllo della qualità e pianificazione avanzata sono gli aspetti su cui l’IA può portare i maggiori benefici.
Insieme a Google, Politecnico e Unioncamere, sul palco dell’evento sono intervenute anche due aziende italiane che rappresentano un esempio di adozione matura dell’IA in Italia.
Nata nel 1939 per produrre sacchi da vecchi tessuti, Saccheria Franceschetti conta oggi 50 addetti ed è il terzo distributore di imballaggi flessibili in Europa. Attraverso l’adozione di soluzioni IA per l’ottimizzazione dei magazzini e della logistica, riesce a monitorare in tempo reale i processi aziendali dalle forniture alla consegna.
“Grazie anche a questo efficientamento, ha detto il Presidente dell’azienda, Luigi Franceschetti, il fatturato è salito dai 16 milioni del 2015 ai quasi 20 previsti nel 2019 e la marginalità è raddoppiata. Dato ancora più interessante, il numero di contestazioni per errori occasionali si è enormemente ridotto, fidelizzando ulteriormente i nostri clienti.”
Agrintesa, azienda che riunisce una comunità di 4.000 aziende agricole prevalentemente di piccole e medie dimensioni, utilizza grazie all’IA il riconoscimento visivo per selezionare parte della sua produzione da oltre 440.000 tonnellate l’anno.
“I risultati sono stati evidenti: si sono ridotte le contestazioni dei clienti per la qualità del prodotto e il processo è diventato più rapido ed efficiente, afferma Federico Cavassi, Responsabile Magazzini e Logistica di Agrintesa. Entro due anni contiamo di vedere anche un miglioramento consistente della marginalità.”
“Il quadro che emerge dalla nostra ricerca è quello di un ventaglio decisamente ampio di possibilità applicative per le nostre PMI, con possibili ricadute in grado non solo di migliorare i risultati della singola impresa, ma di contribuire a un’innovazione dei loro modelli di business, aiutando il nostro sistema industriale a valorizzare le proprie eccellenze e a superare alcune debolezze strutturali, dalla scalabilità delle soluzioni offerte al miglioramento dell’efficacia dell’azione commerciale. Non si tratta né di soluzioni appannaggio esclusivo di grandi imprese, né di formule “magiche” per la trasformazione delle imprese. Si tratta di soluzioni che a livello internazionale stanno trovando crescente applicazione e rispetto alle quali è importante posizionarsi anche per non perdere competitività”, ha affermato Lucio Lamberti, docente della School of Management del Politecnico di Milano e Responsabile Scientifico della ricerca.
“Questa iniziativa permetterà a tanti imprenditori di accedere con facilità ai servizi delle Camere di commercio per la digitalizzazione. Sono i servizi di informazione, formazione, assistenza, orientamento e sostegno offerti dagli 88 Punti impresa digitale del sistema camerale che hanno già raggiunto oltre 70mila imprese. In particolare finora 15mila aziende hanno misurato il proprio livello di maturità digitale attraverso l’assessment offerto dai Pid per conoscere i propri punti di forza e debolezza sui cui investire per competere cavalcando la quarta rivoluzione industriale”, ha detto Giuseppe Tripoli, Segretario generale di Unioncamere.
“L’intelligenza artificiale rappresenta oggi una nuova opportunità per il Paese e per noi è fondamentale che sia al servizio delle persone e accessibile a tutti. Da molti anni siamo impegnati in Italia in progetti di alfabetizzazione digitale e approfondimento delle competenze necessarie per trovare un lavoro o potenziare la propria attività grazie a Internet: con il Machine Learning Checkup facciamo un ulteriore passo in questa direzione”, ha concluso Fabio Vaccarono, Managing Director Italia, Google.