Quasi la metà del fatturato generato dalla rete del valore dell’eCommerce viene da imprese della Lombardia

Settore eCommerce

Degli oltre 3 milioni di utenti Internet di Milano ed area metropolitana e nelle province di Lodi e Monza Brianza, quasi 2 milioni sono acquirenti digitali, ossia il 63%, una percentuale superiore al trend nazionale che si attesta al 59%. L’area lombarda esaminata supera la media italiana anche per gli importi di spesa: lo scontrino medio degli acquisti online dei residenti a Milano, Lodi, Monza Brianza è di €133, superiore di circa il 27% rispetto a quello del totale Italia, pari a €105. In particolare, gli acquirenti abituali effettuano il 91% delle transazioni del trimestre con scontrino medio superiore alla media.  Si tratta di alcune delle evidenze che sono state rilevate dalla XIV edizione della ricerca Netcomm NetRetail[1] che, per la prima volta, contiene un approfondimento sugli acquirenti online di Milano ed area metropolitana e delle province di Lodi e Monza Brianza. Se ne è discusso questa mattina presso la sala Colucci di Confcommercio Milano, in corso Venezia, 47, a Milano, alla presenza del Presidente di Netcomm, Roberto Liscia; del Segretario Generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, Marco Barbieri, e della Presidente di EDI Confcommercio, Paola Generali.“La Lombardia, significativamente orientata all’innovazione, fa da traino al nostro Paese guidando i trend del digital retail. Si pensi che dei circa 68 miliardi di euro di fatturato generati dalle imprese della rete del valore dell’eCommerce e del digital retail a livello nazionale, quasi la metà (più di 50 miliardi di €) è generata da quelle situate in Lombardia” commenta Roberto Liscia, Presidente di Netcomm. “L’area metropolitana di Milano, insieme alle province di Lodi e Monza Brianza, indagata dalla ricerca Netcomm NetRetail, rappresenta un campione particolarmente significativo che prova come l’integrazione tra canali fisici e digitali sia un efficace binomio per le aziende che intendono offrire un’esperienza d’acquisto sempre più completa e integrata ai propri clienti”.“I touch point consultati prima di un acquisto, seppur tradizionale, sono sempre di più: sito del brand, sito di un eRetailer, comparatori, reviews, articoli. Se l’online aiuta l’acquisto tradizionale, il consumatore è sempre più informato e digitale e pertanto l’offerta di soluzioni e servizi, anche per il delivery, deve essere articolata – commenta Paola Generali, Presidente EDI Confcommercio – I dati non servono solamente a comprendere scenari attuali ma devono necessariamente insegnare ad anticiparli. Bisogna rimanere concentrati nel sostenere le imprese nel comprendere i processi di cambiamento e innovazione, per renderle sempre più consapevoli delle opportunità offerte dalla trasformazione digitale.I dati presentati in Netcomm NetRetail 2023 ci confermano l’attenzione che dobbiamo dare al territorio. E lo facciamo impegnandoci nella crescita degli SPIN, gli Sportelli Innovazione che costituiscono alle aziende, di qualsiasi categoria e settore, un presidio territoriale sempre più strategico e abilitante. Siamo costantemente impegnati nel potenziarli dando loro strumenti, formazione, autorevolezza.” Digitale e fisico si integrano sviluppando modalità di convivenza e crescita sinergica. I consumatori – afferma Marco Barbieri, Segretario Generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza – sono sempre più consapevoli e alla ricerca di esperienze d’acquisto maggiormente orientate all’omnicanalità. Questo è uno dei tanti elementi che emerge dai risultati di Netcomm NetRetail 2023, la ricerca che analizza il ruolo del digitale negli acquisti degli italiani e che quest’anno, in collaborazione anche con Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, ha profilato lo stato dell’arte dell’eCommerce e del retail nei nostri territori.  A Milano, Lodi, Monza e Brianza il digitale guida anche le vendite offline. Oltre il 21% di chi acquista online provvede al ritiro dei prodotti nei punti vendita e ritiro, contro il 16% della media nazionale. Nell’area milanese quasi 1 consegna su 10 avviene attraverso i locker disponibili.Capire questi trend è fondamentale per pianificare le strategie attraverso cui è possibile intercettare pubblici nazionali e internazionali con bisogni differenti, ma accomunati da una ricerca sempre più evoluta di strumenti di acquisto e pagamento tecnologici e avanzati. Le imprese che riescono a cogliere appieno queste opportunità, possono ottenere vantaggi competitivi significativi, migliorare la customer experience e ampliare la propria base di clienti”.Digitale e fisico: un canale rafforza l’altro e viceversa
L’ecosistema dei servizi digitali e interattivi sta ridefinendo il modo di acquistare di milioni di italiani e il suo ruolo non si limita a creare una nuova modalità di acquisto a distanza. L’ambiente digitale influenza, infatti, in misura notevole, anche gli acquisti tradizionali: prepara il terreno della decisione di acquisto che poi viene conclusa in un punto vendita e fa da supporto all’acquirente durante il momento decisivo dell’acquisto in store. Se si considera il totale delle categorie, il 41% degli acquisti in negozio effettuati da residenti nelle aree di Milano, Lodi e Monza Brianza è influenzato da (almeno) un touchpoint digitale (la quota è simile alla media nazionale). Il sito del brand è il touchpoint digitale più utilizzato, seguito dai motori di ricerca e da siti di eRetailer.In queste aree si osserva una maggiore rilevanza dello store fisico nel determinare la scelta di acquisto online di un prodotto: il 32% degli acquisti online di prodotti è preceduto da una visita in store (+3,7 p.p. rispetto al totale Italia). Prima di un acquisto online vengono consultati tra i 3 e i 4 touchpoint; il passaparola di persona è più diffuso di quello via social mentre il ricorso al consiglio sul sito dell’acquisto è un’esperienza limitata a meno di un acquirente su 6.Il digitale sta modificando anche l’esperienza di pagamento in negozio. Nel 5,4% dei casi si paga alla cassa con il proprio smartphone (tramite carta smaterializzata o App) e quest’abitudine è – seppur di poco – più diffusa in quest’area lombarda analizzata rispetto a quanto avviene nel resto d’Italia (+1,2 punti percentuali).Il profilo degli acquirenti onlineNegli acquirenti online a Milano, Lodi e Monza Brianza vi è una leggera prevalenza di uomini (52% vs. 48% donne), come osservato anche nel totale Italia. Rispetto al profilo degli acquirenti online in Italia, si osserva una composizione degli acquirenti online più concentrata sulla fascia d’età 35-44 anni: la penetrazione degli acquirenti online in questa fascia d’età è massima e raggiunge l’87% (vs. il 77% nel totale Italia), mentre il 73% degli under 25 sono acquirenti online (vs. il 78% nel totale Italia). Gli acquirenti online si concentrano maggiormente tra le persone con un titolo di studio elevato (laurea o dottorato), mentre diminuisce la concentrazione di acquirenti online tra le persone con un titolo di studio basso. Questo stesso fenomeno si osserva anche nel totale Italia: su 10 persone con diploma di scuola inferiore, 6 sono acquirenti online; su 10 persone laureate, 9 sono acquirenti online.  Le categorie degli acquisti onlineNegli ultimi sei mesi la categoria che ha avuto la massima incidenza nella base degli acquirenti online è stata quella dei prodotti per la salute e il benessere, seguita dalla spesa alimentare: acquistati almeno una volta rispettivamente dal 35% e dal 33% dei 2,5 milioni di acquirenti online. In questa macrocategoria si osserva una maggiore concentrazione di tutte le categorie di beni e servizi digitali – biglietti di viaggio e soggiorni vacanza, biglietti per eventi, food delivery, assicurazioni, coupon – con uno scontrino medio decisamente superiore alla media. Tra i prodotti fisici si osserva, invece, una maggiore incidenza delle categorie legate al food: spesa alimentare, prodotti per la casa, cibi per animali (+8,5% rispetto al totale Italia) e prodotti di enogastronomia come vino, olio, prodotti dop, etc. (+5,6% rispetto al totale Italia).La consegna del prodotto e il post acquistoPer quanto riguarda il processo di consegna dei prodotti fisici, in oltre otto casi su dieci il bene è stato recapitato dal sistema di consegna presso un indirizzo (più spesso in casa, talvolta un ufficio o un luogo terzo). Nel 21% dei casi i prodotti fisici acquistati online sono ritirati dal cliente presso un punto vendita o un punto di ritiro indicato dal merchant. Il fenomeno del ritiro dell’acquirente è quindi significativamente più diffuso rispetto alla media nazionale (16%) e rileva un comportamento peculiare dei consumatori di quest’area metropolitana che riflette un’evoluzione dell’offerta di soluzioni e servizi per il delivery particolarmente articolata. Il locker come soluzione per il ritiro è particolarmente utilizzata ed apprezzata e quasi 1 consegna su 10 avviene attraverso questo sistema.