Solo il 17% dei professionisti è donna. Servono un cambio di mentalità e interventi strutturali per colmare il divario. Il punto di Hunters Group

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Luca Meleri, Industry Leader ICT & Digital di Hunters Group

Il settore ICT in Italia presenta ancora margini di miglioramento in termini di parità di genere, con un gender gap più evidente rispetto ad altri ambiti. Secondo una recente analisi di Istat, infatti, le donne rappresentano soltanto il 17% degli specialisti ICT, un dato che si abbassa ulteriormente se si considerano ruoli specifici come ad esempio DevOps, Sistemisti o Machine Learning Engineer per i quali la presenza femminile è addirittura inferiore al 15%. Si registrano lievi segnali di miglioramento, seppur ancora contenuti, nel comparto della cyber sicurezza, all’interno del quale si registra una partecipazione femminile leggermente più elevata, ma sempre bassa se rapportata al numero di colleghi uomini.

“Questi dati – commenta Luca Meleri, Industry Leader ICT & Digital di Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale qualificato – confermano quanto ancora ci sia da fare in termini di equità di genere all’interno del mondo Ict. Ma non si tratta soltanto di questioni ideologiche e/o sociali, ma di una vera e propria esigenza in termini di innovazione, di competitività e di business perché se non si valorizzano le diversità (anche di genere), si rischia di perdere una parte fondamentale di talento disponibile sul mercato soprattutto in un settore, come quello hi-tech, nel quale trovare le giuste competenze è sempre più difficile”.

Il gender gap nell’Ict aumenta man mano che si sale la piramide gerarchica. La differenza di genere tra i professionisti, come abbiamo visto, è molto alta e aumenta man mano che si percorre la gerarchia aziendale verso l’alto: più il ruolo è avanzato, meno donne ci sono.

“La situazione del gender gap nel mondo dell’Ict – aggiunge Luca Meleri – dipende da una combinazione di più elementi: in primo luogo si tratta sicuramente di un fattore culturale poiché le discipline STEM sono ancora percepite, erroneamente, come percorsi più adatti ai ragazzi, ma anche di un problema strutturale, poiché manca un orientamento scolastico adeguato, che valorizzi da un lato il potenziale delle studentesse e degli studenti e, dall’altro, quello occupazionale perché, non dimentichiamolo, il comparto hi-tech è tra quelli con la domanda di personale più alta e il mismatch più critico. È indispensabile, arrivati a questo punto, un’azione sinergica tra scuola, università, imprese e istituzioni per abbattere stereotipi, creare opportunità concrete e costruire un ambiente di lavoro capace di attrarre e trattenere il talento (anche femminile) nel lungo periodo, risolvendo una questione che non è solo di rappresentanza, ma che sta diventando una vera e propria emergenza occupazionale nel mondo dell’Ict”.

In questo momento, le figure più richieste nell’Ict sono:

· Software developer: progetta, scrive, testa e mantiene programmi e applicazioni informatiche. Il settore dello sviluppo software offre una crescita retributiva costante, con uno sbocco naturale verso ruoli manageriali o di coordinamento tecnico. La

Retribuzione Annua Lorda (RAL) media per un profilo mid-level varia tra i €35.000 e i €45.000, mentre per una figura senior con più di 8 anni di esperienza, può partire dai €50.000.

· Data analyst: si occupa di raccogliere, pulire, trasformare e interpretare grandi quantità di dati per estrarre informazioni significative e supportare le decisioni aziendali. In pratica, trasforma i dati grezzi in insight utili. La RAL media di un profilo di livello intermedio varia tra i €32.000 e i 45.000. Per una figura senior con più di 10 anni di esperienza, può superare i €60.000.

· Security engineer: un professionista IT specializzato nella progettazione, implementazione e manutenzione di architetture e sistemi di sicurezza robusti per proteggere un’organizzazione da minacce informatiche. Per una figura che ha dai 3 ai 10 anni di esperienze, la RAL oscilla tra i €38.000 e i €48.000, mentre per un profilo senior, la RAL può superare i €50.000.