La scelta di sottoscrivere una scheda Sim prepagata è molto apprezzata da quanti utilizzano poco il cellulare e soprattutto dalle persone anziane. Inoltre è l’opzione più sfruttata nelle centrali di allarme o nei sistemi per controllo da remoto dell’abitazione. Queste Sim, infatti, sono di facile installazione, non soggette a tasse governative e prive di costi di gestione.
Per tutti i possessori di una scheda Sim di Tim, però, le cose cambieranno dal prossimo 10 aprile. L’operatore ha infatti attivato, su tutte le schede prepagate esistenti, l’opzione Tim Prime. Una funzionalità grazie alla quale è possibile avere minuti ed sms illimitati verso un numero Tim a scelta e navigare in Internet con tecnologia 4G. Per rendere più interessante l’offerta, Tim offre anche la possibilità, dal lunedì al venerdì, di acquistare due biglietti per il cinema al prezzo di uno solo e di partecipare all’estrazione di ricariche, smartphone e tablet ad ogni operazione di ricarica. Il tutto a fronte di un addebito automatico di 49 centesimi alla settimana, ovvero oltre 25 euro all’anno. Un costo non altissimo, ma non gradito a tutti.
Per questo Aduc ha denunciato Tim all’Antitrust. Nelle scorse settimane, infatti, l’associazione di tutela dei consumatori aveva rimarcato che TIM Prime “potrebbe anche interessare qualche cliente, ma questo qualcuno deve richiederlo, non vederselo ‘appioppato’ sul proprio credito telefonico”.
In ogni caso, chiunque volesse disattivare l’opzione Tim Prime, sia prima che dopo il 10 aprile, può chiamare il numero 409162 seguendo le istruzioni della voce guida oppure effettuare l’operazione sul sito ufficiale, nella pagina dedicata.
Inoltre, in seguito alle modifiche apportate al piano tariffario, il cliente ha il diritto di recedere senza penali dal contratto. Occorre però ricordare che, qualora avesse sottoscritto l’acquisto di uno smartphone, dovrà pagare le rate residue in un’unica soluzione.