In vista della giornata mondiale dell’ambiente, REMIRA Italia propone azioni pensate per rendere la supply chain sostenibile

green supply

Eventi meteorologici estremi come inondazioni, uragani e siccità, sono ormai sempre più frequenti. A causa proprio di questi ultimi, le catene di supply chain subiscono gravi interruzioni che comportano tempi di consegna più lunghi, costi più elevati e una produzione inferiore. Come le aziende possono minimizzare questi impatti? Secondo una ricerca di Economist, è bene sfruttare al meglio i vantaggi dell’Intelligenza Artificiale e, fortunatamente, il 98% delle aziende utilizza già l’IA in almeno un’attività della catena di fornitura, come la previsione della domanda o l’ottimizzazione delle scorte.

In occasione della giornata mondiale dell’ambiente, REMIRA, azienda specializzata nell’offerta di soluzioni software avanzate per la gestione della supply chain con oltre 20 sedi in Europa e nel Mondo, ha individuato quattro azioni che le aziende possono mettere in pratica, con l’aiuto della  tecnologia e  dell’intelligenza artificiale, per una supply chain più sostenibile.

  1. Ottimizzare il processo di reverse logistic

Il volume medio dei resi genera dal 3% al 9% delle emissioni di gas serra, dovute allo shopping online, al packaging e alla spedizione. Per adottare una strategia di restituzione dei resi efficiente, cioè in grado di ridurre gli sprechi e aumentare la sostenibilità, è bene impostare un accurato processo di reverse logistic, o logistica inversa, per elaborare i resi il più rapidamente possibile e reintrodurli nel ciclo di vendita velocemente. Il software RMX (Returns Management System), in particolare, messo a punto da REMIRA Italia, è un valido alleato per la logistica inversa, che ha aiutato brand come Antony Morato nel settore fashion ad aumentare del +30% l’ottimizzazione del processo di reso e diminuito del -25% gli sprechi nella filiera. Il software, specializzato nella gestione ottimale di tutti i resi, nei punti vendita, nel magazzino e nel negozio online, permette di verificare la congruità della merce di cui si richiede il reso, controllando, dove necessario, la corrispondenza con quanto spedito al cliente e con le quantità previste dagli accordi commerciali, risolvendo e velocizzando alla fonte gran parte delle criticità.

  1. Attuare il controllo qualità dei prodotti

Taglia errata, vestibilità non corretta, prodotti difettosi o qualità non idonea sono tra le cause principali che spingono le persone a fare resi. Controllare in anticipo lo stato e gli eventuali difetti di produzione di un articolo, contribuisce a diminuire notevolmente il tasso di resi tecnici e, quindi, anche degli sprechi nella filiera. A tal proposito, il software QUALITYX di REMIRA è stato progettato per ottimizzare proprio l’intero processo di controllo qualità di produzione di un’azienda, sia presso i fornitori sia presso i centri logistici. Questa soluzione permette di ridurre del -25% gli sprechi e del -40% il time-to-market, cioè il tempo di reperibilità di un prodotto sul mercato.

  1. Pianificare i viaggi di ritiro e consegna delle merci

Per le aziende che operano nel settore dei trasporti, la riduzione dei costi medi stradali per tonnellata – alla luce dell’incremento di quasi il +20%e la transizione ecologica sono gli obiettivi centrali per la sostenibilità. Travel Web è il modulo di ottimizzazione proprietario e scalabile di REMIRA che permette di pianificare i viaggi di ritiro e consegna delle merci, utile non solo per registrare un notevole risparmio dei costi di carburante, ma anche per avvicinare le aziende del settore alla transizione ecologica. Il software di ottimizzazione, basato sul sistema GIS integrato, riduce i mezzi impiegati su strada e le conseguenti emissioni, oltre a permettere una riduzione dei costi carburante fino al -10%.

  1. Adottare il Passaporto Digitale dei Prodotti

Dopo il via libera definitivo al testo del Regolamento Ecodesign, la nuova normativa che impone che i prodotti di abbigliamento immessi sul mercato UE siano progettati per essere ecocompatibili e sostenibili, vi sarà l’obbligo di adottare il Passaporto Digitale dei Prodotti (DPP), volto a spingere i consumatori e le aziende a intraprendere scelte più consapevoli per l’ambiente. Questo asset supporterà la circolazione dei prodotti sul mercato libero, risolvendo i principali problemi legati all’attività di realizzazione delle etichette, come il rischio di ricevere spiacevoli sanzioni o blocchi alla dogana dovuti a un’errata applicazione delle norme degli specifici mercati di destinazione. Il Passaporto Digitale dei Prodotti sviluppato da REMIRA, adottato già da importanti brand nel mondo della moda come Guess, permette, attraverso un QRCode, di accedere anonimamente a una pagina web in cui sono state raccolte tutte le informazioni del prodotto, per promuovere la sostenibilità nel comparto moda, contribuendo così alla transizione verso un’economia più circolare.

“Oggi più che mai, costruire una supply chain in grado di definirsi “sostenibile” è, indubbiamente, una sfida, ma rappresenta anche una scelta etica e una strategia intelligente per il successo a lungo termine delle aziende in un contesto globale in rapida evoluzione. Oltre a ridurre l’impatto ambientale, una supply chain sostenibile permette di aiutare le aziende a conformarsi alle normative, a ridurre i costi a lungo termine e a migliorare le relazioni con gli stakeholder, investitori, i dipendenti, i clienti, sempre più attenti alle pratiche che rispettano l’ambiente” afferma Matteo Sgatti, CSO di REMIRA Italia.