L’85% desidera che la tecnologia dell’Intelligenza Artificiale lo aiuti a definire meglio il proprio futuro

Lavoro: l’82% delle persone pensa che un robot con AI sia meglio degli umani

Dopo aver affrontato una pandemia che ha lasciato un senso di solitudine e di disconnessione nella vita di tutti, oggi le persone si rivolgono ai robot, ovvero all’Intelligenza Artificiale (AI), per il loro sviluppo professionale nel lavoro: è quanto emerge da un nuovo studio condotto da Oracle e Workplace Intelligence, società di ricerca e consulenza nel settore risorse umane.

La ricerca, che ha coinvolto oltre 14.600 tra impiegati, manager, responsabili HR ed executive e C-Level di 14 paesi, svela che i lavoratori di tutto il mondo si sono sentiti bloccati a livello personale e professionale, ma ora sono pronti a riprendere il controllo del loro futuro.

In tutto il mondo del lavoro le persone si sentono sole, disconnesse e senza controllo

Oltre un anno di lockdown e la persistente incertezza legata alla pandemia hanno messo a dura prova lo stato emotivo di molti lavoratori, che sentono di avere perso controllo sulla loro vita e sulla loro carriera.

  • L’80% degli interpellati riporta un impatto negativo dovuto agli eventi dell’ultimo anno: molti hanno problemi finanziari (29%); hanno visto declinare il loro benessere o la loro salute mentale (28%); hanno perso motivazione sul lavoro (25%); si sono sentiti disconnessi dalla loro vita (23%).
  • Il 62% dichiara che il 2021 è stato l’anno lavorativo più stressante mai vissuto finora. Oltre la metà (52%) ha avuto maggiori difficoltà legate al benessere mentale sul lavoro nel 2021 – rispetto al 2020.
  • La quantità di persone che sentono di avere poco o nessun controllo sulle loro vite professionali e personali è più che raddoppiata dall’inizio della pandemia. Gli interpellati nella ricerca segnalano di aver perso controllo sul proprio futuro (43%), sulla vita personale (46%), sulla carriera (41%) e sulle relazioni (59%).
  • Il 75% delle persone si sente bloccata a livello personale e professionale, è ansiosa rispetto al futuro (31%), si sente intrappolata nella stessa routine (27%) e si sente sola come non mai (26%).

Le persone hanno voglia di cambiare ma per farlo devono affrontare grandi sfide

Nonostante le difficoltà dell’ultimo anno, le persone desiderano cambiare le loro vite professionali.

  • Il 93% ha usato l’ultimo anno per riflettere sulla propria vita e l’88% ha dichiarato che il significato del termine “successo” è cambiato, per loro: ora le priorità sono l’equilibrio tra vita e lavoro (42%), il benessere mentale (37%) e la flessibilità lavorativa (33%)
  • Il 75% si sente bloccato professionalmente, perché non ha opportunità di crescita per un avanzamento di carriera (25%) e si sente troppo oberato per pensare di apportare un qualsiasi cambiamento (22%)
  • Il 70% delle persone dichiara che questo sentirsi bloccati professionalmente ha avuto un impatto anche sulla vita personale, causando ulteriore stress e ansietà (40%), contribuendo a farli sentire bloccati anche a livello individuale (29%) e a distogliere l’attenzione dalla vita personale (27%).
  • L’83% è pronto a cambiarema il 76% dichiara di dover affrontare grandi ostacoli: i principali ostacoli sono l’instabilità economica (22%), il non sapere quale cambiamento professionale abbia senso fare, per loro (20%), non vedere opportunità di crescita nella propria azienda (20%), non sentirsi abbastanza sicuri per cambiare (20%).
  • Guardando al 2022, lo sviluppo professionale è al primo posto per molti, che sarebbero disponibili a rinunciare a benefit come ferie (52%), bonus monetari (51%) e perfino parte del salario (43%) pur di avere nuove opportunità di carriera.
  • In ogni caso, ben l’85% della forza lavoro globale non è soddisfatta di come è supportata dalla propria azienda. Si desidera che le organizzazioni offrano più possibilità di formazione e di sviluppare competenze (34%), salari più elevati (31%) e opportunità di coprire nuovi ruoli in azienda (30%).

I lavoratori di tutto il mondo hanno fame di nuove competenze e cercano aiuto nella tecnologia

Per trattenere e far crescere i migliori talenti in un contesto in cui le dinamiche di lavoro stanno cambiando, le aziende devono fare più attenzione che mai alle esigenze dei dipendenti e sfruttare la tecnologia per supportarli meglio.

  • L’85% degli interpellati nello studio vuole che la tecnologia AI li aiuti a definire il loro futuro: per  identificare le competenze che hanno bisogno di sviluppare e proporre modi per acquisirle (36%) o per suggerire passi da compiere per perseguire gli obiettivi di carriera (32%)
  • Il 75% delle persone farebbe dei cambiamenti nella propria vita sulla base di raccomandazioni ottenute da strumenti basati sull’AI
  • L’83% ritiene che queste tecnologie AI siano un miglior supporto, rispetto a un essere umano, per quanto riguarda le scelte di carriera, perché danno raccomandazioni non influenzate da bias/pregiudizi (37%), rispondono velocemente (33%) e aiutano a trovare nuove posizioni lavorative in linea con le competenze possedute (32%).
  • L’87% degli interpellati pensa che l’azienda in cui lavora dovrebbe ascoltare di più i suoi bisogni e il 55% afferma che resterebbe più probabilmente fedele a un’azienda che usi tecnologie AI per supportare lo sviluppo di carriera.