Immagina di camminare nel reparto prodotti del supermercato dove vai solitamente a fare la spesa e vedere gli scaffali, una volta pieni di frutta e verdura colorata, improvvisamente vuoti; di non avere più latte di mandorla da versare nel caffè; o di non mangiare più hamburger a causa della carenza di carne bovina. Questa sarebbe la realtà di un mondo senza api da miele, responsabili per l’80% delle colture alimentari, influenzando uno dei quattro bocconi di cibo che mangiamo.
Eppure, dall’inizio degli anni 2000, le colonie di api sono in lento declino, in gran parte a causa delle monocolture. Se le popolazioni di api continueranno a diminuire, ciò avrà un forte impatto sulla produzione alimentare.
Eccoci quindi alla nostra storia, che dimostra come il duro lavoro e l’esperienza scientifica, combinati con la creatività e la dedizione, possano portare a soluzioni che cambiano il mondo in meglio, per tutti.
Dal 2017, SAS ha iniziato ad ospitare alveari presso i propri campus aziendali, ma il leader degli analytics ha deciso ben presto d’impiegare la propria expertise al servizio delle api e del pianeta.
Utilizzando analisi avanzate e l’elaborazione dei flussi di eventi, SAS ha trasformato i propri alveari in un progetto di innovazione IoT. Dopo aver collegato i sensori all’alveare, l’azienda ha iniziato a trasmettere i dati dall’alveare al cloud in modo da poter misurare continuamente:
- Il peso dell’alveare.
- La temperatura all’interno e all’esterno dell’alveare.
- L’umidità all’interno dell’alveare.
- L’acustica o il “ronzio” all’interno dell’alveare.
Un sistema che rilevi le fluttuazioni di queste misure può fornire agli apicoltori un indicatore precoce di problemi all’interno dell’alveare e l’azienda ha condiviso con il mondo ciò che ha appreso dalle proprie sperimentazioni, nella speranza che possa fungere da modello per misurare la salute dell’alveare quando e dove è più necessario. Il tutto ci ricorda che, sebbene queste azioni possano sembrare di piccola entità, contribuiscono in realtà a creare grandi cambiamenti, proprio come il lavoro di centinaia di migliaia di api che culmina in chili di miele e in un’intricata rete di favi.