In questi giorni si sta tanto discutendo delle potenzialità, ma anche dei rischi legati a ChatGPT. I ricercatori di Kaspersky hanno infatti identificato una nuova campagna di malware che sfrutta la crescente popolarità del chatbot di Intelligenza Artificiale di OpenAI I criminali informatici stanno distribuendo il malware attraverso le community di Facebook, proponendo una versione desktop falsa di ChatGPT per rubare credenziali dei social media. Al posto del bot, gli utenti ricevono Fobo, un Trojan che ruba informazioni sensibili, come le credenziali degli account di Facebook, TikTok e Google, oltre a dati finanziari personali e aziendali.
Come funziona l’attacco legato a ChatGPT
I truffatori creano gruppi sui social network che imitano in modo convincente gli account ufficiali di OpenAI o almeno sembrano essere vere e proprie community di sostenitori di ChatGPT.
Questi gruppi fraudolenti pubblicano post all’apparenza ufficiali con le novità sul servizio e promuovono un programma che si finge un client desktop per ChatGPT.
Post sui social media che offre la possibilità di ottenere un account di prova di ChatGPT
Una volta selezionato il link dal post, gli utenti vengono indirizzati a un sito web ben realizzato, che sembra identico a quello ufficiale di ChatGPT, e invitati a scaricare una presunta versione di ChatGPT per Windows, che in realtà è un archivio con un file eseguibile. Il processo di installazione inizia, ma si interrompe bruscamente segnalando che non è stato possibile installare il programma. Di conseguenza, gli utenti potrebbero pensare che l’installazione non sia andata a buon fine e quindi ignorare il messaggio di errore.
Finta pagina web di ChatGPT che offre il download della versione desktop
Il trojan Fobo ruba le credenziali dei social media
In realtà l’installazione del programma procede all’insaputa dell’utente e un nuovo Trojan stealer, Trojan-PSW.Win64.Fobo, viene scaricato sul computer dell’utente. Questo Trojan è progettato per rubare le informazioni relative agli account social salvati su vari browser, tra cui Chrome, Edge, Firefox e Brave. I cyber criminali che si nascondono dietro questo Trojan sono particolarmente interessati a rubare i cookie e le credenziali di accesso dagli account di Facebook, TikTok e Google, soprattutto quelli riconducibili ad aziende. Il Trojan ruba le credenziali di accesso e tenta di ottenere informazioni aggiuntive, come il budget speso per la pubblicità e il saldo attuale dei conti aziendali.
Gli attaccanti stanno prendendo di mira il mercato globale. Il “client desktop” fraudolento per ChatGPT ha attaccato utenti in Africa, Asia, Europa e America.
I consigli di Kaspersky
“Questa campagna che ha preso di mira ChatGPT è un esempio evidente di come i criminali informatici stiano sfruttando tecniche di social engineering per carpire la fiducia che gli utenti ripongono in brand e servizi popolari. È importante che gli utenti capiscano che, solo perché un servizio sembra essere legittimo, non significa che lo sia. Informandosi e prestando attenzione, gli utenti possono proteggersi da questo tipo di attacchi”, ha commentato Darya Ivanova, Security Expert di Kaspersky.
Per proteggersi ed esplorare le nuove tecnologie in modo sicuro, Kaspersky consiglia di:
- Fare attenzione quando si scarica un software da Internet, soprattutto se proviene da un sito web di terzi. Cercare sempre di effettuare il download del software dal sito ufficiale dell’azienda o del servizio che si utilizza.
- Verificare che il sito da cui si scarica il software sia legittimo. È importante cercare sempre l’icona del lucchetto nella barra degli indirizzi e assicurarsi che l’URL del sito inizi con https://.
- Utilizzare password forti e uniche per ogni account e attivare l’autenticazione a due fattori quando possibile. Questo contribuisce a proteggere le credenziali social e non dalla compromissione da parte dei cyber criminali.
- Diffidare da link sospetti o da e-mail provenienti da fonti sconosciute. I truffatori spesso utilizzano tecniche di social engineering per indurre gli utenti a cliccare sui link o a scaricare software dannosi.
- Utilizzare una soluzione di sicurezza affidabile, assicurandosi di aggiornarla frequentemente.