Dichiarazione di Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, in occasione del Digital Italy Summit 2024 organizzato da TIG – The Innovation Group

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Sono attualmente riuniti a Roma, dal 12 al 14 novembre, i partecipanti al Digital Italy Summit 2024 per la nona edizione dell’appuntamento annuale dedicato ai temi di attualità tecnologica, dalle sfide e alle opportunità che l’innovazione offre. Quest’anno, il focus principale è sull’intelligenza artificiale (IA), tecnologia che sta trasformando profondamente il modo di vivere e di lavorare di ciascuno di noi. Durante il summit, vengono esplorati temi come la cybersecurity, la sostenibilità, la modernizzazione della pubblica amministrazione e il futuro del lavoro.

Al summit, occasione ideale per riflettere sul futuro italiano del Mady in Italy e delle Imprese, è intervenuto il Ministro Adolfo Urso che ha parlato delle sfide legate all’introduzione dell’intelligenza artificiale nel tessuto economico italiano. Il Ministro ha sottolineato in particolare l’importanza di un approccio antropocentrico all’innovazione tecnologica, mettendo la persona al centro di ogni processo. Presentiamo alcuni passaggi chiave del suo discorso.

Dal rapporto presentato oggi da TIG – The Innovation Group sullo stato e sulle prospettive dell’innovazione digitale in Italia – emerge che l’introduzione dell’intelligenza artificiale segna un punto di svolta, un’accelerazione dei processi di digitalizzazione di cui anche le istituzioni hanno piena consapevolezza. A Roma, abbiamo lavorato nella trilaterale con i colleghi francesi e tedeschi sul regolamento europeo e successivamente sul disegno di legge del Governo sull’Intelligenza Artificiale che proprio in questi giorni è in votazione in Parlamento.

Ricordando che lo scorso 13 marzo 2024 il Parlamento europeo ha approvato quel regolamento, il Ministro ha sottolineato che questo è stato l’inizio di una via imboccata per tentare di recuperare rispetto nei confronti di grandi attori internazionali.

In qualità di Ministro delle Imprese e del Made in Italy – continua l’onorevole Urso – ho partecipato attivamente, insieme agli altri colleghi, alla realizzazione di questo regolamento e alla piena consapevolezza di quanto sia importante avere un’impronta, una visione antropocentrica anche in questa sfida significativa che l’uomo ha davanti a sé. La persona deve essere al centro di ogni cosa, come abbiamo identificato nell’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci, emblema della Giornata Nazionale del Made in Italy.

Il Ministro ha aggiunto che con la presidenza del G7, quest’anno è continuato l’impegno su questo solco, ponendo le applicazioni industriali dell’AI al centro del dibattito: “Con le due ministeriali industrie e innovazione tecnologica a marzo a Verona e a ottobre qui a Roma, abbiamo infatti discusso ampiamente di come favorire l’adozione dell’intelligenza artificiale da parte delle imprese sottolineando non solo i rischi che ci sono, ma anche – e soprattutto – le opportunità in termini di competitività.”

Esprimendo soddisfazione per il rapporto presentato al Summit, da cui emerge la crescente consapevolezza da parte delle imprese italiane del ruolo dell’AI, il Ministro ha continuato: “Si percepisce una forte propensione delle imprese a sperimentare l’utilizzo di questa tecnologia nei comparti chiave del Made in Italy, dal manufatturiero all’agricoltura, dall’energia sino ai trasporti e alla logistica. Innovare e adottare tecnologie avanzate è la leva indispensabile per acquisire competitività: il nostro ministero è impegnato a favorire l’adozione dell’AI da parte delle imprese, sia con misure incentivanti di natura generale, come il piano transizione 4.0 e 5.0, sia con misure ad hoc, come la Fondazione Intelligenza Artificiale di Torino che interverrà proprio su questi verticali. Con l’avvio della fondazione, si completa il quadro di un’infrastruttura di ricerca industriale italiana volta ad ammodernare il comparto produttivo in tutte le sue componenti critiche. In questo percorso, lo sviluppo delle competenze è fondamentale: dobbiamo investire nella formazione di professionisti in grado di comprendere e utilizzare queste tecnologie in modo etico, consapevole e responsabile. Il sistema educativo italiano sta rispondendo alla domanda di competenze legate all’intelligenza artificiale sia attraverso percorsi universitari avviati in numerosi atenei sia negli ITS che propongono un iter formativo orientati all’applicazione pratica delle tecnologie nei vari settori produttivi, come l’industria manufatturiera, l’automotive, la sanità, il marketing digitale.”

In conclusione al suo intervento l’onorevole Urso ha ribadito: “L’Italia sta compiendo grandi passi in avanti per la diffusione dell’AI integrando il lavoro delle istituzioni e lavorando su strumenti e competenze accademiche pratiche così da sostenere un settore che sarà determinante per il futuro economico del nostro Paese e della nostra Europa. Con voi, abbiamo un elemento in più per fare meglio.”