A cura di Mauro Bonfanti, Regional Director Italy, Pure Storage
Il “gap” delle competenze richieste nell’ambito dell’intelligenza artificiale (AI) è destinato ad aumentare e di conseguenza l’anno prossimo assisteremo ad una vera e propria corsa per accaparrarsi i migliori talenti.
L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo del lavoro, ridefinendo le strategie di business e supportando le aziende nella valorizzazione dei dati. Figure come il Data Scientist e l’AI Specialist rappresentano ormai una necessità e non più solo un vantaggio competitivo.
La vera sfida? Non ci sono abbastanza figure qualificate per soddisfare queste esigenze. La formazione dei Data e AI Specialist non è abbastanza veloce e i migliori talenti vengono assunti dalle grandi aziende in grado di stanziare maggiori risorse sul piano economico.
Ciò potrebbe causare un “gap” d’innovazione delle PMI e delle start-up.Da una recente ricerca commissionata da Pure Storage al MIT Tech Review Insights, è emerso come la mancanza di risorse e di professionisti con le giuste competenze sia uno dei maggiori ostacoli per una migliore gestione dei dati che sono, senza ombra di dubbio, la nuova valuta del business: di conseguenza, questi ostacoli devono essere superati rapidamente.
In quest’ottica ci aspettiamo una maggiore collaborazione tra aziende di piccole e grandi dimensioni con le università e i centri di formazione, allo scopo di formare gli studenti, per contribuire allo sviluppo delle competenze necessarie alle aziende moderne. Sarà quindi necessario creare opportunità di stage specifiche per l’intelligenza artificiale, e programmi di studio universitari flessibili, in grado di stare al passo con i rapidi cambiamenti tecnologici. Questi fattori contribuiranno, insieme ad altri, ad accelerare la formazione di futuri data scientist.