Adiconsum propone un aumento del 30% dell’indennizzo, nel caso l’operatore di telefonia abbia costretto l’utente ad attivare la conciliazione per veder soddisfatto il proprio diritto

Allarme internet

l meccanismo degli indennizzi dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, finora applicato, non ha, purtroppo, favorito l’erogazione degli indennizzi automatici da parte degli operatori di telecomunicazioni. Il valore dell’indennizzo automatico, infatti, – dichiara Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale –  non cambia sia che venga erogato automaticamente al verificarsi del disservizio, sia che venga erogato su richiesta dell’utente addirittura dopo una conciliazione paritetica. È ovvio, quindi, che l’operatore preferisce farsi chiamare in conciliazione, confidando nella possibilità che l’utente rinunci al suo diritto.

Purtroppo, la revisione della delibera sugli indennizzi posta in consultazione dall’Autorità non ha prodotto i correttivi sperati – continua De Masi – La nuova proposta di Regolamento, di fatto, non favorisce l’applicazione degli indennizzi automatici ed, anzi, impedisce l’accesso dell’utente al procedimento di definizione, nel caso in cui l’operatore decida di pagare l’indennizzo “automatico” 10 giorni dopo aver concluso negativamente la conciliazione.

Affinché sia dato impulso agli indennizzi automatici – prosegue De Masi – Adiconsum propone che, nel caso in cui l’operatore abbia costretto l’utente ad attivare la conciliazione per ottenere quanto gli spetta, l’indennizzo sia aumentato di una percentuale del 30%. Esprimiamo, inoltre, un giudizio critico nei confronti della proposta di riduzione, ed in alcuni casi di dimezzamento, degli indennizzi AGCOM applicabili in sede di definizione, poiché sminuiscono la portata dissuasiva che, invece, tali indennizzi dovrebbero esercitare nei confronti di comportamenti inadempienti degli operatori.