Sebbene la gig economy non sia nuova, i suoi benefici sono stati evidenti durante la pandemia.

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È stato un anno difficile per coloro che si occupano di fare consegne dal punto A al punto B. Supply chain in crisi, blocco nel canale di Suez, lavoratori portuali in sciopero e il crescente ricorso all’e-commerce hanno complicato il lavoro dei professionisti del trasporto e della logistica. Così come l’industria logistica in generale, anche il last mile delivery ha trovato un modo per adattarsi alle condizioni mutevoli e imprevedibili.

Sebbene la gig economy non sia nuova, i suoi benefici sono stati evidenti durante la pandemia. In Italia, le stime del mercato del food delivery, che rappresenta una parte della gig economy, indicano che nel 2020 abbia toccato i 900 milioni di euro di fatturato (quasi il doppio dell’anno precedente e il quadruplo del 2018) e che solo quattro delle principali società del settore impieghino circa 60mila lavoratori. La gig economy ha sicuramente aiutato a colmare le lacune nella forza lavoro, ma ha anche comportato un cambiamento drammatico nel modo in cui opera il last mile delivery e la ricerca di più personale per aumentare la capacità è solo metà della sfida. Nelle fasi finali dell’evasione dell’ordine, quando avviene il contatto personale con il cliente, un servizio scadente può lasciare un’impressione indelebile sia sulla società di delivery che sul retailer. In molti casi, l’adozione della tecnologia è ancora carente, rendendo più difficile attrarre e trattenere i talenti che sono alla ricerca delle migliori aziende per cui lavorare in un mercato competitivo. Mai come ora è importante assumere nuovi lavoratori e servire il cliente finale in modo efficiente.

La tecnologia a supporto del last mile

Le soluzioni che sfruttano app per i dispositivi mobile, spesso all’interno di un modello BYOD (bring your own device), COPE (corporate owned, personally enabled) o ibrido, sono già parte del toolkit tecnologico del last mile per oltre due terzi (67%) dei fornitori di servizi postali e di logistica. Ogni modello offre diversi vantaggi, dalla flessibilità offerta da un solo dispositivo piuttosto che da più dispositivi, alla capacità di standardizzare i requisiti IT, alla maggiore produttività e alla sensazione dei lavoratori di ricevere un vantaggio o un beneficio. Le aziende di logistica possono facilmente adottare gli smartphone su scala e coinvolgere i lavoratori, risparmiando e semplificando i processi. Inoltre, hanno il vantaggio di non avere dispositivi dedicati alla scansione che rimarranno inattivi nei periodi più tranquilli.

Poiché il 27% di coloro che non hanno ancora fatto il passaggio dall’uso di dispositivi dedicati alla scansione agli smartphone ha dichiarato di aver preso in considerazione una strategia BYOD, è probabile che vedremo ancora più aziende beneficiare del BYOD in futuro.

Ad esempio, come parte della propria strategia digitale, il corriere britannico Yodel ha implementato un programma di trasformazione per sostituire i propri terminali portatili e sostituirli con dispositivi mobile che utilizzano un’app. Yodel gestisce oltre 145 milioni di pacchi ogni anno e ha rapporti con l’85% dei principali retailer del Regno Unito. Con molti dei propri corrieri indipendenti, l’azienda aveva bisogno di un’app di scansione che funzionasse su un’ampia gamma di smartphone, a supporto della propria politica BYOD, e che aiutasse a inserire rapidamente nuovi autisti per far fronte ai picchi di lavoro.

I fattorini sono in grado di scaricare rapidamente un’app che permette loro di scansionare più articoli in una volta sola e di visualizzare le istruzioni e le informazioni grazie a un layer di realtà aumentata (AR) in sovraimpressione, per aiutare a velocizzare la fase di carico nei magazzini e a ridurre il tempo necessario per trovare i pacchi all’interno dei furgoni. Questo aiuta a incrementare la produttività nei centri servizi e durante la consegna.

Prepararsi al picco

Abbandonare i dispositivi dedicati alla scansione permette di risparmiare tempo, velocizzando l’onboarding e la formazione di nuovi fattorini, particolarmente importante per un settore che vive di picchi di domanda. Ad esempio, quando le consegne devono essere potenziate durante eventi come il Natale o il Black Friday, è facile assumere nuovi lavoratori della gig economy, senza dover tenere lunghi corsi di formazione tecnologica. Essenzialmente, possono scaricare un’app, che può fornire loro istruzioni man mano che procedono, tramite AR. Si tratta di una situazione vantaggiosa per tutti, poiché consente di risparmiare tempo sia per i lavoratori che per le aziende del last mile.

I benefici per coloro che hanno già approfittato del BYOD sono evidenti in tutta Europa. Secondo la ricerca di Scandit, l’81% di coloro che ha fatto il passaggio dai dispositivi dedicati alla scansione alle app per smartphone afferma che di aver ottenuto i vantaggi che si aspettava. Uno dei principali risparmi che si ottengono passando da un modello di dispositivo dedicato condiviso a un modello di smartphone COPE è un costo totale di proprietà (TCO) inferiore. L’aggiunta o l’opzione di un modello BYOD conferisce l’agilità necessaria per adattarsi ai requisiti di onboarding e ai periodi di picco.

Adottare gli smartphone nel last mile è anche più conveniente per i fattorini, poiché possono lavorare da un dispositivo con cui hanno già familiarità e utilizzare la tecnologia fin dall’inizio. Questo aiuta a far sentire i lavoratori meglio equipaggiati per il lavoro e più inclini a rimanere, il che è importante in un mercato del lavoro così competitivo. Inoltre, poiché alcuni fattorini possono lavorare in più aziende, questo modello può rendere la giornata lavorativa significativamente più flessibile necessitando solo di scaricare un’app.

Offrire ai clienti un’esperienza seamless

In ogni aspetto della nostra vita, ci siamo abituati ad essere mobile-first e il last mile delivery non è diverso. Per essere pronti per il futuro, a breve e a lungo termine, le aziende del last mile delivery hanno bisogno che la propria organizzazione sia il più possibile fluida ed efficiente. Il cliente di oggi si aspetta un’esperienza senza soluzione di continuità e una consegna in ritardo, o anche solo un fattorino insoddisfatto, può causare danni alla reputazione del brand che influiscono sulla fedeltà a lungo termine.

Le aziende di maggior successo stanno facendo investimenti a lungo termine nella tecnologia per aumentare la propria efficienza operativa, per ridurre i costi e per dotarsi du strumenti efficaci per aiutare ad attrarre e mantenere i lavoratori del last mile e migliorare la user e la customer experience. Il settore non può permettersi di aspettare un’altra crisi prima di evolvere per rispondere alle esigenze del mercato. È il momento di essere a prova di futuro investendo nelle persone e nella giusta tecnologia per snellire i processi e garantire che le richieste dei clienti e del personale siano soddisfatte.

A cura di Samuel Mueller, CEO di Scandit