Il presidente Manfredini di Aipsa: “Serve un riconoscimento normativo del ruolo del security manager”

Securuty

Così si esprime Alessandro Manfredini, presidente di AIPSA, l’Associazione Nazionale dei Security Manager, in occasione dell’anniversario della sua fondazione 34 anni fa, e promotrice da sempre di una cooperazione tra pubblico e privato per lo sviluppo e il rafforzamento del sistema di sicurezza nazionale.

“In un quadro di crescente instabilità internazionale, il sistema-Paese non può più permettersi di considerare la sicurezza, pubblica e privata, fisica e cibernetica, come componenti a sé stanti. La nuova frontiera delle minacce internazionali alla sicurezza nazionale è costituita da attacchi ibridi, che non colpiscono più solo obiettivi pubblici, ma sempre più operatori privati di infrastrutture critiche in tutti i settori economici, dall’energia ai trasporti, dalla sanità al manifatturiero. L’Italia deve adeguare le proprie contromisure”.

“Sempre più spesso assistiamo alla replica di strategie militari e mezzi bellici nel contesto privato. I droni utilizzati nei conflitti russo-ucraino, sono stati usati anche per condurre attacchi cyber-fisici su aziende in America, e non passerà molto tempo prima che questo accada anche in Europa – spiega Manfredini -. A nostro avviso occorre istituire una task force, alle dirette dipendenze di Palazzo Chigi, che si incarichi di monitorare e segnalare ogni tipo di attività ostili ibride nel nostro Paese, creando una circolarità informativa anche tra le imprese private per il tramite dei loro security manager. A cominciare da quelle che vedono come bersaglio le imprese che gestiscono servizi o infrastrutture strategiche”.

“Perché sia realmente efficace – aggiunge il presidente AIPSA – è opportuno che questa task force sia composta da esponenti delle Forze dell’Ordine, dell’intelligence di Stato ma anche da Security manager privati, in grado di declinare eventuali best practice sulle realtà aziendali: è tempo che venga riconosciuto per legge il ruolo del security manager”.

Si assottiglia il confine tra sicurezza fisica e  cibernetica

Una proposta maturata nell’ambito delle attività del Gruppo di Lavoro sulle minacce ibride istituito un anno fa all’interno di AIPSA e coordinato da Tiziano Li Piani, Corporate Security Unit Manager di Spike Reply.

“L’ibridizzazione delle minacce è una tendenza ineluttabile e in drammatica ascesa – sottolinea Li Piani – La progressiva integrazione di sistemi e dispositivi dell’IOT e IIOT contribuisce a creare mesh di sistemi cyber- fisici sempre più integrati nelle strutture e infrastrutture delle nostre città, che diventano così smart. Questo porta a significativi benefici economici e sociali, ma allo stesso tempo espande la superficie del rischio e rende più labile il confine tra il dominio digitale e quello tangibile, ossia tra la sicurezza fisica e quella cibernetica. Da qui la necessità di un approccio olistico alla sicurezza aziendale, da maturare a livello organizzativo, metodologico, ma anche relazionale, attivando forme di cooperazione e sinergie tra gli specialisti della sicurezza digitale e fisica, tanto quanto degli operatori della law enforcement e della sicurezza aziendale”.