Il Presidente di AIPSA Alessandro Manfredini sottolinea l’importanza di una partnership pubblico-privato per una cybersicurezza nazionale più forte.

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È stata presentata la Relazione annuale in Parlamento da parte della Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e, in questa occasione, il Presidente di AIPSA, Alessandro Manfredini, ha espresso la sua opinione e quella dell’intera Associazione Italiana Professionisti Security Aziendale che guida, affermando quanto segue:
La creazione, nel 2021, dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ha rappresentato un punto di svolta, positivo, nel contrasto alle minacce cibernetiche ai danni del nostro Paese e la relazione annuale presentata al Parlamento ne è la conferma più concreta. Se vogliamo, a questo punto, fare un ulteriore salto in avanti, cominciando a ragionare e operare in una logica di sistema, occorre consolidare e incrementare le partnership con le imprese private, a cominciare da quelle che gestiscono servizi e infrastrutture di pubblica rilevanza. In quanto security manager in forza alle grandi e medie aziende private, noi di Aipsa siamo pronti a fare la nostra parte per facilitare ulteriormente lo sviluppo di queste intese”.

Che ci sia ancora molta strada da fare nella cooperazione tra imprese private e istituzioni pubbliche”, aggiunge il Presidente Alessandro Manfredini, “lo dimostra il fatto che le segnalazioni di infiltrazioni ai danni dei sistemi delle imprese private sono ancora troppo limitate. Se da un lato questo dato potrebbe rappresentare la prova che i sistemi di sicurezza nel privato sono efficienti e aggiornati, dall’altro significa anche che ci sono ancora dei miglioramenti da applicare a livello di relazioni. Occorre aumentare il livello di fiducia tra i soggetti, uscendo dal paradigma della colpevolizzazione nei confronti di chi subisce un attacco o una violazione. Come detto, siamo pronti a fare la nostra parte per facilitare questa cooperazione, iniziando, magari a livello preventivo, a lavorare insieme sui requisiti tecnologici e di processo da dover adottare, per rendere resiliente la filiera di fornitura”.