L’open banking offre ai servizi finanziari la possibilità di rivoluzionarsi e trasformare il modo in cui persone e aziende gestiscono il denaro.

open banking
open banking

In un mondo sempre più complesso, sia i consumatori sia le aziende sono alla ricerca di provider di servizi finanziari. L’open banking offre ai provider un’opportunità unica: trasformare il modo in cui persone e aziende gestiscono il denaro e rivoluzionare il settore dei servizi finanziari.

Tink ha indagato il fenomeno per poter disporre di dati specifici e i risultati sono stati molto incoraggianti. Nel primo report, realizzato nel 2020 e legato all’atteggiamento delle banche nei confronti dell’open banking, si è appreso come le istituzioni finanziarie siano positive verso l’open banking. Nel Bel Paese, infatti, il 60% degli intervistati si è mostrato positivo, segnando un +3% rispetto all’anno precedente.  Dati confermati nel corso dell’ultimo report, secondo cui la spesa media in Europa è compresa tra i 50 e 100 milioni di euro, con il 45% degli istituti finanziari che dispone anche di budget superiori ai 100 milioni.

Detto questo, il rischio è che alcuni istituti finanziari perdano un’occasione, affrontando l’open banking esclusivamente come una questione di conformità alla PSD2.

In Italia, tuttavia, per raccogliere i benefici a breve e lungo termine, le banche hanno iniziato a guardare oltre la compliance, preparandosi ad innovare rapidamente. In questo modo, c’è un’enorme opportunità per anticipare la concorrenza e soprattutto migliorare la customer experience. Come si può raggiungere questo obiettivo?

Sebbene i dati raccolti da Tink mostrino che c’è un’ampia fiducia nell’open banking, è anche vero che molti istituti finanziari non ne comprendono i vantaggi. In definitiva, le istituzioni che sono in grado di tradurre in strategia le opportunità dell’open banking sono quelle che possono già realizzare rendimenti concreti.

La buona notizia è che, in Europa, il 58% indica di avere già una chiara prospettiva.

La verità è che l’open banking offre notevoli opportunità sia nel breve sia nel lungo periodo: si può partire con casi d’uso più basilari e passare poi a quelli più sofisticati nel tempo.

In Europa, sono molti gli istituti finanziari che stanno cercando servizi di open banking per migliorare il processo KYC (know your customer), semplificare l’onboarding ed effettuare il credit scoring in tempo reale.

Oltre ad avere strategie chiare, le banche devono anche investire tempo e sforzi nella creazione di partnership con il mondo fintech. Queste sinergie possono fornire la tecnologia, l’esperienza e la visione per guidare la creazione di valore. Per questo motivo, è particolarmente incoraggiante vedere che, in Europa, il 69% degli istituti finanziari ha aumentato il numero di partenership fintech nel 2019.

Prima di avviare una collaborazione, tuttavia, è importante che le istituzioni finanziarie valutino attentamente l’offerta tecnologica, esaminando, al contempo, le capacità del possibile partner in termini di supporto, sicurezza e integrità.

In conclusione, questo atteggiamento positivo nei confronti dell’open banking è la prova dell’incredibile lavoro che le aziende hanno svolto per rispettare le scadenze normative. Ora che la digital transformation è così centrale nei business di tutta Europa, è il momento dell’open banking.