L’ultimo studio pubblicato da Chainalysis mostra che nel 2022 le attività illecite legate alle cripto hanno raggiunto i 20 miliardi di dollari.

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Chainalysis ha rilasciato la sezione introduttiva del suo “2023 Crypto Crime Report”, lo studio che analizza le ultime tendenze della cripto-criminalità ed esamina le attività illecite on-chain.

Dalla ricerca emerge come, nonostante la flessione del mercato, il volume delle transazioni cripto illecite sia aumentato per il secondo anno consecutivo, raggiungendo il massimo storico di 20,1 miliardi di dollari. Infatti, per la prima volta dal 2019, la percentuale di tutte le attività di criptovaluta illecite è passato dallo 0,12% nel 2021 allo 0,24% nel 2022. Nel complesso, comunque, l’attività illecita nelle criptovalute rimane una piccola quota del volume complessivo, inferiore all’1%.

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Il 2022 è stato un anno complicato per l’industria delle criptovalute, contraddistinto da un mercato ribassista e dal fallimento di diverse grandi aziende del settore, tra cui Celsius, Three Arrows Capital e FTX.

Questi eventi hanno chiarito che, sebbene le blockchain siano intrinsecamente trasparenti, l’industria ha molti margini di miglioramento: esistono opportunità per collegare i dati off-chain con quelli on-chain e per fornire una migliore visibilità e la trasparenza.

Di seguito alcuni risultati emersi dallo studio:

  • Il volume totale delle transazioni è diminuito con l’inizio del mercato ribassista e il volume delle transazioni illecite è leggermente aumentato. Da agosto, infatti, i volumi di transazioni legittime sono diminuiti più rapidamente rispetto alle attività illecite.
  • Nel complesso, l’attività illecita nelle criptovalute rimane una piccola quota del volume complessivo, inferiore all’1%.
  • La quota di tutte le attività illecite è aumentata per la prima volta dal 2019, dallo 0,12% nel 2021 allo 0,24% nel 2022.
  • I fondi ricevuti dall’entità sanzionata Garantex rappresentano gran parte del volume illecito del 2022.