In questo articolo, Danilo Maggi spiega come Red Hat intende ampliare le opportunità di sviluppo nei cloud marketplace.

Red Hat

Le imprese di tutti i settori riconoscono sempre di più il valore dell’hybrid cloud come mezzo per la propria trasformazione digitale e competitività e stanno impiegando investimenti e risorse crescenti per far evolvere la propria strategia con l’obiettivo di adottare in modo flessibile e scalabile l’approccio cloud ibrido in tutta la propria infrastruttura. Per farlo, sono costantemente alla ricerca di soluzioni che garantiscano facilità di accesso e velocità di implementazione di software e soluzioni cloud e i marketplace rappresentano il luogo ideale per trovare le migliori opportunità. Secondo IDC, infatti, entro il 2024 il 55% delle organizzazioni utilizzerà cloud marketplace per l’acquisto dei software di cui hanno bisogno e, per Red Hat, questo rappresenta un’importante opportunità.

I cloud marketplace consentono alle organizzazioni di accedere con un semplice clic a centinaia di soluzioni software e servizi cloud per migrare, sviluppare e modernizzare applicazioni in maniera più efficiente, sfruttando gli accordi già in essere con i propri cloud provider e beneficiando di modelli di fatturazione semplificati.

Grazie alle collaborazioni avviate con i più importanti cloud provider al mondo, come AWS, Microsoft e Google, Red Hat è in prima linea per favorire l’accelerazione del cloud ibrido mettendo a disposizione soluzioni open source, compatibili con quasi tutti i modelli operativi cloud aziendali, nei cloud marketplace e all’interno delle stesse console cloud native.

Ad esempio, servizi completamente gestiti come Red Hat OpenShift Service su AWS e Microsoft Azure Red Hat OpenShift possono essere acquistati direttamente attraverso la console del provider con il vantaggio di avere supporto sia da Red Hat che dal partner cloud. Ciò si traduce in una esperienza di acquisto migliorata che accelera l’approvvigionamento, lo sviluppo e l’implementazione di applicazioni nel cloud pubblico, godendo al contempo del vantaggio, offerto dall’open source, di riunire sistemi eterogenei in un’unica cloud footprint ibrida. Ancora, Red Hat e Google Cloud mettono a disposizione gli strumenti e le tecnologie necessarie per creare e gestire ambienti ibridi e multicloud in modo più efficace ed efficiente, grazie a configurazioni open source flessibili e sicure, infrastruttura di rete globale e analisi avanzata dei dati.

Oltre al vantaggio offerto dell’open source, Red Hat si è da sempre impegnata a offrire un modello di business basato su sottoscrizione, per facilitare alle imprese la costruzione di ambienti IT su misura per la propria organizzazione. Le modalità di acquisto e distribuzione dei software, infatti, sono in continua evoluzione; per questo, l’azienda punta a migliore costantemente le proprie pratiche commerciali e introdurre metodi flessibili di acquisto e distribuzione delle proprie soluzioni sul cloud pubblico, investendo in offerte native con i cloud provider, programmi di abilitazione del canale e marketplace cloud.

La stretta collaborazione di Red Hat con i principali cloud provider ha inoltre il vantaggio di riunire i rispettivi ecosistemi di partner. I service provider, i system integrator e i fornitori di software indipendenti (ISV) hanno quindi la possibilità di integrare le soluzioni cloud di Red Hat all’interno delle proprie iniziative di trasformazione digitale, ottimizzando l’utilizzo di tutte le risorse esistenti ed estendendo ulteriormente il supporto ai clienti.

Tra le ultime novità, presentate in occasione dell’AnsibleFest, Red Hat ha annunciato la disponibilità di Ansible Automation Platform nell’AWS Marketplace e Managed Ansible Automation Platform nell’Azure Marketplace.

di Danilo Maggi, Marketing Manager, Red Hat Italia