Le donne in possesso di un wallet su Conio sono ancora poche (11%) ma crescono più degli uomini e si mostrano meno emotive.

Conio

È un investitore di lungo periodo, che non vende neppure sui record di prezzo e anzi quasi sicuramente continuerà ad acquistare. Perché è convinto che facilmente, e al massimo entro un anno, la quotazione possa raggiungere i 100mila euro. Questo è il profilo del bitcoiner italiano. È stato fotografato raccogliendo le risposte a un sondaggio somministrato a un campione di circa 1.000 dei 300mila clienti da Conio, piattaforma che ha creato il primo portafoglio Bitcoin italiano e che permette a chiunque di avvicinarsi al mondo di Bitcoin in modo semplice.

Donne: un target in espansione

Le donne, che sono l’11% dell’universo dei possessori di wallet su Conio (sottorappresentate come in tutti i settori, anche più tradizionali, degli investimenti, ma in forte crescita nel caso dell’asset class bitcoin) si mostrano meno emotive degli uomini.
Il 76% delle quote rosa (una quota più alta del campione generale) non ha venduto durante l’ultimo all time high. E questo nonostante la parte femminile sia leggermente più cauta in termini di aspettative sulle quotazioni. Un dato su tutti: se solo il 4,7% del campione generale crede che bitcoin non toccherà mai quota 100mila euro, per le donne la percentuale sale al 9,4%.

I primi acquisti? Il 20% nel 2012

Secondo il sondaggio di Conio, gli italiani mostrano di essere stati abbastanza lungimiranti rispetto a bitcoin, se si guarda alla data del loro primo acquisto. Oltre il 30% dichiara di aver fatto il proprio primo investimento nel 2015 e un altro 30% nel 2016. Ma un buon 20% lo ha fatto nel 2012, ovvero tre anni dopo il lancio del primo coin e quando il valore era inferiore ai 10 euro. Il 68% del campione ha acquistato bitcoin due o più volte, senza seguire uno schema preciso, mentre il 22,8% ha fatto un unico acquisto. I clienti che adottano la strategia del piano di accumulo (ovvero acquisti periodici di importo fisso), probabilmente la più efficace per ottenere rendimenti costanti non viziati dall’emotività, sono poco meno del 9%.

Un investitore che detiene i coin nel lungo termine

Ancora, il bitcoiner italiano è un holder, un investitore di lungo periodo. I due terzi dei possessori della cripto durante l’ultimo recentissimo record di prezzo (oltre i 55mila euro, nel mese di ottobre) non hanno disinvestito e un ulteriore 14% ha venduto solo una piccola quota delle sue monete. Non solo: secondo Conio il 41,6% dichiara che sicuramente acquisterà nuovi bitcoin in futuro e un ulteriore 36,6% che lo farà “probabilmente”. Infine, il 18% farà shopping solo in caso di calo sensibile della quotazione.

Un nuovo “all time high”? Entro fine anno per la metà degli holder

Rispetto alla quotazione però, solo una quota residuale di bitcoiner (il 2,7%) pensa che scenderà sotto i 30mila euro entro fine anno, e il 14% si attende un prezzo in calo nel breve termine. Le attese sono invece che la quotazione si mantenga stabile o aumenti per circa la metà del campione studiato da Conio. Il 46,5% dei rispondenti si aspetta che entro la fine dell’anno si raggiunga un nuovo all time high.

Un nuovo record di sempre. Ma a quale livello? Il 12% dei rispondenti punta sui 100mila euro per fine anno. Un target che appare alla portata della stragrande maggioranza del campione: il 32% crede che si raggiungerà nella prima metà del 2022 e il 21,6% nella seconda parte dell’anno. Mentre il 29,7% punta al 2021. Praticamente tutti, però, non hanno dubbi che avverrà.