Sarebbe stata violata da una fonte esterna la rete di Western Digital e gli hacker avrebbero avuto accesso a diversi sistemi rendendoli indisponibili e down

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I problemi relativi alla sicurezza informatica sono all’ordine del giorno in Italia, sempre in cima alla lista dei Paesi maggiormente nel mirino dei cybercriminali, ma anche gli altri Paesi non se la passano certo meglio. Molto spesso gli hacker prendono di mira l’anello più debole della catena, che è rappresentato dal dipendente, che per un attimo di disattenzione può mettere a repentaglio la sicurezza aziendale, anche perché le tecniche dei criminali informatici diventano sempre più sofisticate e quindi diventa difficile distinguere quando, ad esempio, all’interno di una mail c’è qualcosa che non va. Motivo per cui l’unica via per prevenire e arginare i problemi relativi alla sicurezza resta un’adeguato investimento tecnologico che non deve prescindere da una formazione e sensibilizzazione continua dei dipendenti. Non sono immuni agli attacchi cibernetici nemmeno i colossi informatici tanto è vero che il 4 aprile 2023  Western Digital ha rilasciato una dichiarazione circa una violazione dei dati che avrebbe subito in data 26 marzo.

In particolare dalla nota rilasciata emerge che sarebbe stata violata da una fonte esterna la rete di Western Digital e che gli hacker avrebbero avuto accesso a diversi sistemi rendendoli indisponibili e down. L’azienda, come conseguenza dell’attacco, ha anche interrotto l’erogazione di alcuni suoi servizi nel tentativo di tutelarsi: motivo per cui i dispositivi MyCloud hanno smesso di funzionare impedendo agli utenti di potere accedere ai propri archivi sulla ‘nuvola’. In particolare pagina dedicata allo stato di My Cloud indica che il problema riguarda My Cloud, My Cloud Home, My Cloud Home Duo, My Cloud OS5, SanDisk ibi, SanDisk Ixpand Wireless Charger.

I rappresentanti di Western Digital scrivono che l’incidente “ha causato e potrebbe continuare a causare interruzioni in alcune operazioni aziendali”.

Allo stato attuale la società sta lavorando per ripristinare tutto al più presto ma non c’è un’idea precisa sulle tempistiche. Le indagini sono appena all’inizio e sono coordinate dalla società in concomitanza con le forze dell’ordine e con il riscorso anche ad esperti di cyberforensics esterni.

Western Digital al momento non ha condiviso pubblicamente il tipo di dati rubati ma ipotizza che si trattasse di proprie informazioni interne.

 

FONTE: https://www.redhotcyber.com/