L’app di digitalizzazione documentale Kipy presenta le nuove implementazioni tecniche in via di sviluppo. Tra queste gratuità della versione Basic.

KIPY

Il 2022 è l’anno di nuove implementazioni tecniche, dello sviluppo della versione Android e della definizione della gratuità, anche per gli anni a venire, della versione basic per l’app Kipy. L’applicazione per digitalizzare i documenti è nata in versione Beta, solo per utenti Apple, a fine 2021. Il team tecnico, in base a un lavoro di analisi e ai feedback ricevuti nei mesi intercorsi dal lancio, ha definito le tempistiche del piano di sviluppo dell’applicazione.

Kipy è un’app di digitalizzazione documentale nata con l’obiettivo di semplificare la vita delle persone nell’archiviazione di diverse tipologie di documenti di uso comune, è un sistema pratico che permette di averli sempre a portata di smartphone, ricevere notifiche sulle loro scadenze e condividerli, anche temporaneamente, con altri utenti in maniera protetta.

Le novità in sviluppo e in rilascio da marzo 2022 

Kipy è attualmente disponibile gratuitamente per gli utenti Apple ma il rilascio per Android è previsto nella tarda primavera. Da inizio anno si è lavorato anche per lo sviluppo, previsto in questi mesi, di dettagli tecnici specifici per aumentare il livello di sicurezza: dall’inserimento di un watermark prima di condividere un documento per proteggere le informazioni riservate ed evitare che venga usato in modo improprio, alla protezione di specifici documenti mediante l’inserimento di un pin personale. Tra le nuove funzionalità, anche il caricamento diretto di documenti già in formato digitale senza che vi sia la necessità di farne una scansione.

La versione base, che consentirà sempre di svolgere le principali operazioni di digitalizzazione e archiviazione documentale, resterà gratuita per sempre mentre chi desidera sfruttare le diverse potenzialità messe a disposizione da Kipy con la versione Premium, dal 2023, potrà sottoscrivere un abbonamento mensile. Una decisione presa a inizio anno dalle founder anche a fronte dei tanti download ricevuti in questi mesi di sviluppo.

Kipy“Siamo una neonata startup che investe ogni risorsa per crescere e migliorare Kipy, il nostro primo progetto digitale. I feedback ricevuti dagli utenti in questi mesi sono stati per noi utilissimi per implementare il nostro progetto, al punto che abbiamo deciso di definire prossimamente una modalità di interazione sempre più diretta con loro, affinché Kipy diventi un’app sviluppata con gli utenti, per soddisfare le loro specifiche esigenze relative all’archiviazione documentale digitale. Lasciare la versione Basic gratuita per sempre e la versione Premium gratuita per il 2022 con tutte le diverse funzioni in via di sviluppo, sarà un vantaggio oltre che per l’utente, anche per noi, perché ci aiuterà a capire come rendere l’app sempre più performante”, affermano le Fondatrici di Kipy, Maria Vittoria e Ludovica Lupi.

Come funziona l’algoritmo di Kipy?

Kipy integra strumenti di sicurezza e intelligenza artificiale nascondendoli dietro ad un’interfaccia decisamente pop per proporsi quale facilitatore burocratico o, a seconda delle necessità, assistente personale e archivio. Una volta caricato il documento, grazie al sistema di scansione che identifica i bordi e ottimizza l’immagine, un sistema OCR estrae le informazioni salienti, permette di riconoscerlo e di classificarlo”, spiegano le founder e imprenditrici under 30.

Il sistema di archiviazione digitale di Kipy è organizzato in nove categorie specifiche per le quali l’algoritmo è in grado di identificare automaticamente le tipologie di documenti che si desidera scansionare e caricare. Il riconoscimento automatico è un aspetto fondamentale di questa tecnologia, in quanto consente all’app di individuare le date di scadenza dei documenti, notificarle al bisogno e suggerire in automatico la cartella migliore nella quale archiviare quanto è stato scansionato.

Le categorie presenti sono relative a documenti di diversa tipologia: anagrafici, assicurativi, bancari, per la casa, lavorativi, per i veicoli, scolastici e anche per gli animali domestici. Ognuna ha sottocartelle specifiche in cui organizzare il proprio database digitale al meglio. Vi è anche la possibilità di aggiungere file non compresi nelle sezioni elencate, inserendoli in una cartella specifica nominata “Altro” dentro cui potranno essere organizzati grazie ai tag, vere e proprie etichette attraverso cui è possibile affinare la ricerca di documenti utili a un medesimo scopo.