Il programma Attract to Invest di EIT Health nasce per aiutare le startup ad affrontare e superare gli ostacoli nella ricerca degli investitori. Iscrizioni aperte fino al 21 luglio.

Startup

Le startup sono realtà essenziali e indispensabili per la nostra economia. Ricche di idee e innovazione, rappresentano un vero valore aggiunto. Ma non mancano gli ostacoli e non tutte riescono a sopravvivere a lungo. Una delle difficoltà riscontrate dalle startup è sicuramente la ricerca di potenziali investitori. Trovare i primi investitori è un passo fondamentale per le startup, ma richiede di superare diverse sfide lungo il percorso. EIT Health, la grande rete europea per l’innovazione sanitaria, approfondisce le principali criticità delle startup.

La ricerca di finanziamenti per le startup è un’attività strategicamente importante nelle prime fasi di avvio del business. Ciò è ancor più difficile nei paesi dell’Europa centrale, orientale e meridionale.  Negli ultimi anni, grazie a importanti cambiamenti facilitati dall’Unione Europea e dalle istituzioni nazionali, esistono numerosi programmi che supportano le startup in questo processo e per quest’ultime è diventato più facile trovare finanziamenti. Tuttavia, le startup tendono a cercare investimenti ovunque, invece di concentrarsi sulla ricerca del giusto investitore, in grado di integrarsi in una strategia a lungo termine.

Ostacoli e soluzioni che le startup spesso incontrano

Ci sono diversi ostacoli che le startup possono incontrare nella loro ricerca di investitori, ma esistono anche delle soluzioni. Ne parla approfonditamente Tamás Békási, Business Creation Manager di EIT Health nella regione RIS (Regional Innovation Strategy), un gruppo di 13 nazioni meno avanzato in termini di innovazione.

  1. Preparazione culturale: Le startup spesso non hanno il background culturale necessario per lavorare con gli investitori istituzionali. I fondatori di molte startup provengono da un ambiente familiare e amicale, in cui prevalgono gerarchie flessibili. Tuttavia, quando questi team inesperti e spesso giovani interagiscono con professionisti aziendali esperti, è necessaria una mentalità diversa. Secondo Tamás Békási, “Le startup devono imparare a collaborare e a comprendere le aspettative degli investitori. È fondamentale rendersi conto che gli investitori sono persone orientate al business. Questo problema è particolarmente diffuso nelle startup del settore sanitario, dove studenti e medici spesso prendono l’iniziativa di innovare e formare team, senza il necessario acume commerciale per esplorare il mondo degli investimenti“.
  2. Scegliere l’investitore giusto: Secondo Tamás Békási, la scelta del primo investitore è come un matrimonio. Nel migliore dei casi, la partnership dura tutta la vita. Tuttavia, se la coppia non è compatibile, si può determinare una rottura dolorosa e potenzialmente dannosa. Le startup sono già in uno stato di vulnerabilità, e una separazione può aggiungere ulteriore tensione, portando potenzialmente alla scomparsa dell’azienda. È fondamentale, pertanto, selezionare con attenzione gli investitori che siano in linea con gli obiettivi, i valori e la visione a lungo termine della startup.
  3. Sfatare le idee sbagliate: Molte startup credono erroneamente di avere tutte le carte in mano e che tutti debbano lottare a loro favore perché sono speciali. D’altra parte, anche gli investitori talvolta cadono nella trappola di credere che il proprio denaro garantisca loro il controllo assoluto. “In realtà, si tratta di un rapporto di collaborazione in cui entrambe le parti competono per trarre vantaggio l’una dall’altra. Le startup hanno il privilegio di scegliere i propri partner, ma dovrebbero anche riconoscere il valore che gli investitori portano al tavolo“, sottolinea Tamás Békási.
  4. Investimenti strategici: Investire senza una strategia chiara può essere costoso. Alcune startup vedono negli investitori un modo semplice per fare soldi. Dopo un evento di lancio di successo, gli investitori potrebbero avvicinarsi con un’offerta allettante, ma potrebbe rivelarsi un affare “una tantum” non allineato con i piani a lungo termine dell’azienda. Secondo Tamás Békási, è fondamentale valutare attentamente le proposte di investimento e assicurarsi che siano in linea con gli obiettivi strategici.
  5. Sottovalutare o sopravvalutare l’azienda: le startup spesso devono prendere decisioni difficili nella valutazione della loro azienda. Potrebbero vendere una quota significativa per un piccolo investimento perché hanno un assoluto bisogno di denaro. Tuttavia, potrebbero non considerare le conseguenze per i successivi round di finanziamento, in cui potrebbero dover cedere ancora più capitale. Al contrario, fissare una valutazione troppo alta nel primo round può rendere difficile attrarre altri investitori in grado o disposti a staccare assegni consistenti. Trovare il giusto equilibrio è quindi fondamentale.
  6. La reputazione dell’investitore: La reputazione di un investitore può influire sui futuri sforzi di raccolta fondi di una startup. “Se un investitore ha una reputazione debole o è noto per essere difficile da trattare, può dissuadere gli investitori successivi dal partecipare ai round di finanziamento futuri, poiché devono stipulare un accordo di sindacato tra loro. Sebbene l’investitore del primo round sia spesso fondamentale per la sopravvivenza, è importante considerare le implicazioni più ampie relative alla sua reputazione“, sottolinea Tamás Békási.

Bootcamp di raccolta fondi e simulazioni dei consigli di amministrazione: superare le sfide principali

I programmi incentrati sugli investimenti, come l’Attract to Invest di EIT Health, affrontano queste sfide in modo diretto. Il programma si concentra sul sostegno alle startup che sono già entrate nel mercato e hanno avviato processi di vendita, stimolando l’interesse di potenziali investitori. Il programma comprende due moduli formativi chiave:

  • Bootcamp di raccolta fondi: Questo modulo mira a fornire gli strumenti per superare le sfide descritte in precedenza. I partecipanti non sono principianti, ma hanno partecipato a vari programmi di accelerazione per lanciare il proprio progetto di business. Tuttavia, la presentazione agli investitori richiede competenze e conoscenze diverse, che questo programma fornisce. Vengono inoltre introdotti strumenti chiave come un Term Sheet (che illustra il valore dell’azienda e le prospettive di guadagno) e una strategia di investimento (che delinea l’investimento e la struttura dell’azienda su un orizzonte temporale di cinque anni).
  • Simulazione delle riunioni del consiglio di amministrazione: Questo modulo prepara le startup alla realtà della loro partnership, simulando le riunioni del consiglio di amministrazione. Ad ogni team viene assegnato un investitore reale che li mette alla prova e li interroga ogni due settimane, affrontando argomenti che potrebbero non aver previsto. L’obiettivo è di preparare al meglio la startup alla negoziazione con gli investitori per la ricerca di finanziamenti, guidando il team a riconoscere eventuali insidie ed evitare gli errori descritti in precedenza.

Le borse di studio riservate alle startup

Oltre ai moduli formativi, il programma Attract to Invest offre una borsa di studio non rimborsabile di 25.000 euro, che comprende:

  • 000 euro per il viaggio e l’alloggio durante il bootcamp a Vienna.
  • 000 euro per i servizi di consulenza della rete di mentori e coaches dell’EIT Health. Questa rete comprende centinaia di esperti di diversi settori (legale, comunicazione, vendite, ecc.), specialisti medici (oncologia, radiologia, ecc.) e specialisti di mercati specifici (ad esempio, Norvegia, Germania) disponibili ad assistere le startup.
  • 000 euro, che la startup può stanziare in base al suo piano e ai passi successivi che intende compiere (ad esempio, finanziamenti di avviamento, investimenti di serie A, campagne di crowdfunding). EIT Health non richiede in cambio alcuna quota di partecipazione nella startup.

Candidature aperte fino al 21 luglio

La seconda edizione del programma è attualmente aperta alle candidature. Quest’anno è stato introdotto un elemento aggiuntivo: il Gran Finale che si terrà all’inizio di novembre. I team partecipanti hanno l’opportunità di candidarsi per ottenere ulteriori finanziamenti. Tutti i 15 team si presenteranno alla giuria e i primi tre classificati riceveranno premi in denaro rispettivamente di 25.000, 15.000 e 10.000 euro. L’evento offre preziose opportunità di networking con gli investitori. Le startup interessati a partecipare al programma possono candidarsi entro il 21 luglio sul sito web del programma.